Il gofri è una cialda semplice, croccante fuori e morbida dentro che trova le sue origini nel Piemonte del’Ottocento e che può avere una farcitura sia dolce che salata.
La storia
Si tratta di cialde che vengono create nelle zone montane al confine con la Francia, e che prendono ispirazione dai più famosi waffles, conosciuti anche con il loro secondo nome di gaufres. Infatti il nome del dolce piemontese non è che una italianizzazione dell’originale francese. Il periodo storico in cui questa cialda nasce con tanta naturalezza seguendo la sorella maggiore francese, non fa che sottolineare come il Regno di Sardegna e la sua famiglia reggente senta il legame con il territorio limitrofo. Ma sotto la loro superficie goffrata non sono identici! Infatti il gofri è un sostituto del pane che, come sappiamo, in questo periodo storico non è esattamente la pietanza più digeribile al mondo. Il gofri permette di riempire la pancia, senza appesantire troppo la digestione grazie alla poca mollica.
Goffratura
La superficie goffrata è merito dell’utilizzo dei ferri per gaufres, padelle che intorno all’anno 1000 viene ideate dai preti per realizzare le ostie. La griglia che dona la quadrettatura tipica è in ghisa e non determina la forma del gofri, che può essere: tondo, rettangolare o quadrata, romboidale e chi più ne ha più ne metta!
Che cosa cambia?
Come abbiamo detto si tratta di una ricetta che si ispira a quella già esistente e che differisce per prima cosa nello spessore. Il gofri piemontese è più sottile e questo lo rende, nel complesso, più croccante del waffle francese. Anche la finalità è differente. Il waffle nasce come dolce mentre il gofri è una ricetta popolare fatta di pochissimi ingredienti. I gofri non contengono latte, uova, zucchero, burro e vaniglia presenti nei waffles. Il loro impasto è composto semplicemente da: acqua, farina e lievito di birra.
Da ricetta povera a street food
Oggi questa ricetta tipica della Germanasca e del Chisone è ancora in auge e oggi come ieri si può trovare alle fiere di paese ma anche in gofreria! Un consiglio? buttate un occhio nella sezione experience per scegliere una meta del Piemonte da visitare e cercateli anche lì! Per una giornata tra boschi, borghi, vino e gofri.
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.