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Le studiamo, le amiamo, le imitiamo perché queste donne, icone di stile e ambasciatrici di eleganza hanno fatto la storia della moda. Sono immortali e come tali influenzano tutt’oggi il nostro modo di vestire, il più delle volte inconsapevolmente.
Marlene Dietrich, con il suo total look maschile, rivoluziona gli schemi indossando abiti ad esclusivo appannaggio maschile. A lei dobbiamo la fine di un’epoca in cui le donne non osavano indossare abiti mannish come lo smoking, che lei, l’Angelo Azzurro, elegantemente alternava ad un look iperfemminile e sensuale. Una femme fatale dal magnetismo rivoluzionario che l’ha elevata a diva per sempre.
Coco Chanel non ha bisogno di molte presentazioni. Chi non vorrebbe indossare un little black dress o una bag con le due C incrociate. In pochi sanno che era capace di tessere pubbliche come il più grande genio del marketing. A lei dobbiamo l’emancipazione fashion della donna, sempre alla ricerca dell’eleganza mista a comodità, opera sua la maglia a righe marinière, il primo profumo a prendere il nome da uno stilista, l’iconico tessuto chanel e la giacca da donna, oltre al già citato immortale tubino nero.
Marylin Monroe. La conturbante bionda dall’aria svampita e l’animo sensibile. Marylin sdogana l’immagine della donna libera di mostrarsi, in tutta la sua bellezza e fragilità, anche nuda non risultava mai volgare. Amava esaltare la sua figura a clessidra con abiti succinti, tacchi a spillo, pantaloni capri e cappotti animalier. Iconico il suo taglio di capelli platino, tra i più imitati del secolo.
Grace Kelly. L’eleganza del ”less is more”. Bellezza eterea e viso d’angelo enfatizzati dall’immancabile filo di perle, che non manca mai di indossare. Minimalismo come stile di vita, e non solo, a lei, la maison Hermès dedica una borsa, la famosa Kelly ancora oggi desiderio primo di tutte le fashion addicted.
Audrey Hepburn, occhi da cerbiatta e fisico danseuse. Musa ispiratrice dello stilista e amico Givenchy, è lo stile Parisian Chic fatto donna. Il trench coat, il foulard sul capo, gli occhiali neri e la frangetta corta sono l’impronta intramontabile che ci ha donato. Ancora oggi intere generazioni di donne tentano di copiare il suo più famoso outfit nei panni di Holly in Colazione da Tiffany. La forza e l’eleganza in un sorriso che mai dimenticheremo perché, come citava Audrey, il sorriso è l’accessorio più bello che una donna possa indossare.
Jacqueline Kennedy è la “signora del colore”, dei guanti e dei “capri”, famosi pantaloni a sigaretta che spopolano tra le teenager del tempo. I suoi abiti dallo stile pulito, Chanel mood, vengono spesso disegnati dallo stilista connazionale Oleg Cassini. Messer Gucci le dedica la famosa bag “Jackie O” e la First Lady fa tendenza a livello internazionale, tanto da meritarsi l’appellativo nella moda di “Jackie Look Style”.
Brigitte Bardot è rivoluzione e sensualità. I top con le rouches, i cerchietti, i pantaloni corti e il quadretto rosa e bianco Vichy. Pochi sanno che le ballerine le introdusse BB come scarpa da tutti i giorni, forse spinta dalla nostalgia da ballerina di danza degli esordi. Effertless- senza sforzi- come amava definire il suo stile la iconica BB. Ancora oggi tra i tagli di capelli più richiesti, spopola la frangia a tendina, così come il famoso scollo ”alla bardot”.
Twiggy Lawson. La modella londinese, famosa negli anni ’60 per il make up, il capello corto e la fisicità esile e minuta in dicotomia con il cliché dell’epoca. Un capo la innalzerà a pioniera della rivoluzione di stile: la minigonna. Mary Quant, l’ideatrice del capo iconico, sceglie Twiggy per interpretare la sua creazione visionaria.
Cher è la trasformista per eccellenza, famosa per il suo portamento e il forte carisma. Capello da sirena, lunghissimo e liscio, osa e continua a farlo anche se ha superato i 70 anni. Longilinea, occhi grandi corredati da ciglia a ventaglio, voce e personalità ineguagliabili e con piume, paillettes e perline in ogni dove, conquista tutti sin dagli inizi tanto da diventare un punto di riferimento per i giovani della sua generazione.
Lady D. Infine lei, la principessa del popolo, la più fotografata al mondo. Lo stile della principessa del Galles è quello dell’etiquette Royal, ma Diana si spinge oltre con le sue maniche a sbuffo e i pois, le spalline imbottite e i colli ampi e ricamati. Diana Spencer lancia le mode, non le imita. Ricordiamo la famosa collana portata all’incontrario o i guanti mismatched. Indossa occhiali da vista anche se ci vede benissimo e usa clutch di diverse dimensioni per coprire il suo scollo quando esce dalle auto. Le chiama simpaticamente “cleavage bags” e dobbiamo dire che i suoi look sono ancora oggi tra i più imitati tra i reali.
Ognuna di queste icone ha influenzato lo stile delle donne, ieri, oggi come lo sarà domani. Perchè la moda passa, ma lo stile resta.
Giornalista | Imprenditrice | Style Coach
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