La battaglia legale tra Justin Baldoni e Blake Lively che sta scuotendo il mondo del cinema a Hollywood, è iniziata nel dicembre scorso.
Dopo l’uscita l’anno scorso del film It Ends With Us, tratto dal libro omonimo di Colleen Hoover, di cui la Lively è protagonista e Baldoni attore e regista, lei lo ha denunciato per presunte molestie sessuali, comportamenti inappropriati sul set e una campagna diffamatoria. Il regista ha respinto le accuse: ha contrattaccato e avviato una controquerela da 400 milioni di dollari per diffamazione e estorsione, coinvolgendo anche il marito di Lively, l’attore Ryan Reynolds, e la loro addetta stampa, accusati di estorsione e diffamazione.
La vicenda legale
Il film ha avuto successo al botteghino, ma ha fatto emergere gravi tensioni dietro le quinte. Il 20 dicembre l’attrice ha presentato una denuncia in California e accusato Baldoni e il produttore Jamey Heath di molestie sessuali e comportamenti inappropriati sul set: Lively ha parlato di commenti sessualmente espliciti, improvvisazioni non concordate di scene con baci, intrusioni non autorizzate nel camerino dell’attrice mentre stava allattando o era semivestita. Lively sostiene che, dopo aver fatto la denuncia, Baldoni abbia orchestrato una campagna diffamatoria nei suoi confronti.
L’udienza è fissata per il 9 marzo 2026 presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Sud di New York, sotto la presidenza del giudice Lewis J. Liman.
Il ruolo di Taylor Swift
Ma cosa centra in tutto questo Taylor Swift, popolarissima cantante in tutto il mondo? alcune testate hanno confermato la voce secondo cui Swift sarebbe stata citata in giudizio nella causa tra Baldoni e Lively.
La portavoce della cantante ha criticato duramente la citazione, dichiarando a Rolling Stone US che il coinvolgimento di Swift nel film It Ends With Us si è limitato alla concessione in licenza di una sua canzone.
«Taylor Swift non ha mai messo piede sul set di questo film, non ha avuto alcun ruolo nelle decisioni di casting o creative, non ha composto la colonna sonora, non ha mai visto un montaggio né fornito alcuna nota sul film», ha dichiarato la portavoce, aggiungendo: «Non ha nemmeno visto It Ends With Us fino a settimane dopo la sua uscita pubblica, ed era in viaggio in tutto il mondo tra il 2023 e il 2024, impegnata nel tour più grande della storia».
Le incongruenze del caso
Questa dichiarazione però appare essere stata contraddetta da diversi fattori: e proprio per questo in precedenti documenti presentati in tribunale, il team legale di Baldoni ha suggerito che Taylor Swift potrebbe essere a conoscenza delle opinioni di Blake Lively sulla causa e su alcuni eventi rilevanti legati alla disputa.
Lo stesso Baldoni aveva infatti raccontato che durante un incontro nell’attico di Lively a Tribeca per discutere una riscrittura di una scena, una celebrità, poi rivelatasi essere Taylor Swift, sarebbe passata casualmente e avrebbe sostenuto il lavoro di scrittura di Lively. In seguito, secondo un messaggio incluso nella causa legale di Baldoni, Lively avrebbe definito Reynolds e Swift i suoi “draghi”, in riferimento a Game of Thrones. Inoltre, l’attrice di It Ends With Us Isabela Ferrer aveva dichiarato a Extra che Swift l’avrebbe aiutata a ottenere il ruolo della versione giovane del personaggio interpretato da Lively nel film.
«L’unico legame che Taylor ha avuto con questo film è stato autorizzare l’uso di una canzone, My Tears Ricochet» ha ribadito il portavoce della Swift.
«Considerando che il suo coinvolgimento si è limitato alla licenza di un brano, come hanno fatto altri 19 artisti, questa citazione in giudizio è stata concepita unicamente per sfruttare il nome di Taylor Swift, attirare l’attenzione del pubblico e generare clickbait da tabloid, invece di concentrarsi sui fatti della causa»
Ad oggi resta incerto se Taylor Swift avrà effettivamente un ruolo decisivo nella vicenda legale. È noto che tra lei e l’attrice esiste un’amicizia datata e documentata, sia in ambito privato che pubblico, ma è difficile comprendere come questo possa renderla testimone utile rispetto alle presunte molestie, o alla loro assenza, sul set di It Ends With Us.