Sabato 16 marzo, a Siderno, cittadina in provincia di Reggio Calabria, si terrà il corso Autosvezzamento, guida teorico, pratica, emotiva al corretto approccio alimentare nei primi mille giorni del bambino.
Si tratta di un pomeriggio pensato per i genitori, gli educatori e tutte le figure di riferimento per i bambini, soprattutto i piccolissimi. Vediamo insieme i dettagli.
Gli organizzatori
L’organizzazione è a cura dell’associazione Uniti Per te, un ente di volontariato e servizio di ambulanza nella Locride che si pone l’obiettivo di accompagnare i cittadini in un processo di miglioramento della propria salute e del proprio stile di vita e di supportarli nei momenti critici.
Il fondatore è Danilo Lizzi, infermiere, che si occuperà proprio del corso di autosvezzamento. Insieme a lui ci saranno Mariagrazia Galluzzo (logopedista), Marta Femia (logopedista), Chiara Deni (puericultrice), Angela Sanci (dietista), Adriana Gioberti (psicologa) e Francesca Muià (educatrice).
L’autosvezzamento
Negli ultimi anni si parla moltissimo di autosvezzamento, ma cosa si intende esattamente?
L’autosvezzamento è un metodo di introduzione dei cibi solidi che enfatizza l’autonomia e l’autoregolazione del bambino durante l’alimentazione. A differenza del tradizionale svezzamento con i genitori che danno da mangiare al bambino, consente al piccolo di esplorare in modo indipendente il cibo solido, manipolarlo e portarlo in bocca da solo. Fondato sull’idea che i bambini, quando sono pronti, possono iniziare a gestire il proprio processo alimentare, questo approccio favorisce lo sviluppo di abilità motorie, coordinazione occhio-mano e un rapporto positivo con il cibo. I sostenitori credono che coinvolgere attivamente il bambino durante l’alimentazione contribuisca a formare il gusto e a instaurare una relazione più sana con il cibo.
L’intervista
Quali sono gli obiettivi del vostro corso, in cosa consiste e quando e dove si svolge?
“Il corso ‘Autosvezzamento, guida teorico, pratica, emotiva al corretto approccio alimentare nei primi mille giorni del bambino’ si pone come obiettivo quello di informare chi si prende cura dei bambini sui diversi modelli di svezzamento, sul come e quando iniziare, illustrare le linee guida dell’OMS, fornire consigli sul come favorire il corretto approccio alimentare ed emozionale al cibo. Gli argomenti di questo corso saranno esposti dal punto di vista di diversi professionisti, i quali al termine saranno lieti di accogliere tutti i dubbi dei partecipanti.
Il corso si svolgerà sabato 16 marzo alle 14:30, presso la sede dell’associazione Uniti Per Te, sita in via della sport 17 a Siderno.” (Mariagrazia Galluzzo, logopedista)
Chi sono i professionisti che si occuperanno del corso?
“Il corso è tenuto da varie figure professionali, al fine di dare una visione dell’argomento il più completa possibile; nello specifico la dietista, per l’importanza della corretta alimentazione del bambino, l’educatrice, importante nella gestione e nell’approccio al pasto sia a casa che in altri contesti, come al nido, la psicologa, per gli aspetti emotivi legati al cibo e alla relazione genitore-bambino; la logopedista che si occupa di come l’alimentazione impatta sul corretto sviluppo delle funzioni orali, la puericultrice, che segue mamma e bambino in toto, quindi anche il percorso dell’autosvezzamento, l’infermiere, che illustrerà come essere pronti a fronteggiare eventuali difficoltà. “ (Marta Femia, logopedista)
Cos’è l’autosvezzamento?
“L’autosvezzamento non è, come molti pensano, una moda ma uno strumento che abbiamo a disposizione per introdurre gli alimenti solidi in maniera naturale nella dieta dei bambini. Il bambino imparerà ad adeguarsi alle abitudini alimentari della famiglia senza tabelle, schemi e costrizioni. Il bambino si ‘svezzerà da solo’ perché spinto dalla curiosità e dall’imitazione dell’adulto assaggerà spontaneamente il cibo con le modalità e quantità che preferisce. Piano piano gli assaggi diventeranno sempre più consistenti fino a che il cibo solido diventa un pasto bilanciato vero e proprio.” (Chiara Deni, puericultrice)
Come si può approcciare in modo sicuro ad esso?
“È importante innanzitutto riconoscere le caratteristiche che un bambino deve avere prima di questo importante passo, indipendentemente dall’età e dalla tipologia di svezzamento bisogna capire se il proprio bambino è pronto! Imparare il modo sicuro in cui va offerto il pasto quindi consistenze e tagli sicuri. E sicuramente conoscere le manovre di disostruzione pediatrica, al di là, ripeto, dal tipo di svezzamento che si sceglie di seguire bisogna sapere agire in caso di soffocamento! Il corso verte, ovviamente, su tutto questo. Cercheremo di dare ai genitori quella consapevolezza e sicurezza che spesso manca per affrontare con serenità questa fase della vita del bambino.” (Angela Sanci, dietista)
L’approccio sereno o, al contrario, ansioso all’alimentazione può incidere già nella primissima infanzia?
“Certo, è indispensabile già durante l’arco di questa fase dello sviluppo psico-emotivo del bambino costruire una relazione sana e serena col cibo quale fattore di protezione dai disturbi del comportamento alimentare. L’alimentazione non consiste semplicemente nell’introdurre sostanze nutritive necessarie al nostro funzionamento fisiologico, ma rappresenta una dimensione carica di significati psicologici, relazionali e simbolici fondamentali per il benessere psicofisico del bambino che progressivamente conquista la sua autonomia e organizza il suo Sé.” (Adriana Gioberti, psicologa)
I disturbi alimentari possono manifestarsi fin da piccoli?
“Studi epidemiologici rilevano un’incidenza piuttosto elevata di questa classe di disturbi, circa il 25-45% nei bambini con sviluppo normotipico e addirittura in più dell’80% dei bambini con ritardo dello sviluppo. Attualmente alcuni autori propongono come più adatta la definizione ‘feeding disorders‘, appunto ‘disturbi della nutrizione’, proprio per sottolineare la dimensione relazionale sottesa. In età infantile l’individuo non è infatti in grado di regolare autonomamente i suoi bisogni e scelte alimentari, dunque le dinamiche relazionali hanno un peso importante.” (Adriana Gioberti, psicologa)
E in qualche modo può contribuire anche il modo in cui svezziamo i nostri figli?
“Lo svezzamento è una tappa fondamentale dello sviluppo del bambino. Abbandonare l’alimentazione con il solo latte e cominciare ad assaggiare sapori e consistenze nuove non è sempre facile, ma l’importante è viverle questo momento con serenità, curiosità e senza stress.
Fare svezzamento senza stress è fondamentale sia per i genitori che per il bambino. Rispettare alcune regole per far sì che questo non succeda è fondamentale:
- Niente fretta
- Divertimento
- Fiducia nel bambino e nella sua capacità di autoregolarsi
- Sul cibo niente premi o punizioni, ma tanta pazienza
- Comprensione.
La scelta che prende il genitore se fare svezzamento e auto svezzamento, come ogni cosa può avere i suoi pro e i suoi contro, vero è che l’autosvezzamento fa sviluppare nel bambino autonomia e autostima, aumenta la propensione all’ascolto e soprattutto stimolo di coordinazione muscolare- visiva e psicologica molto più accentuata.
Non dimentichiamoci mai che ogni bambino è a se, ogni bambino ha i suoi tempi, i quali vanno rispettati!” (Francesca Muià educatrice)
Su cosa verteranno i prossimi incontri?
“Le tematiche trattate saranno molteplici. La nostra associazione come obbiettivo cardine intende fare informazione e formazione. Chiunque, genitore, nonno o semplice cittadino, ha a che fare con i bambini, ma non solo, deve conoscere le più semplici manovre salvavita. Pochissimi infatti sanno come comportarsi in situazioni di emergenza. Particolare attenzione è riservata in ambito pediatrico dove simuleremo vari scenari di bambini/lattanti in difficoltà.Altro argomento non meno importante è quello dell’alimentazione ad esempio selettività alimentare, corretta alimentazione in ambito pediatrico, autosvezzamento e molto altro ancora.Altri corsi verteranno su formazione di autisti/soccorritori, badanti e corsi sul trauma come PHTC.”
(Danilo Lizzi, infermiere)
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.