Fonte foto: Green Day Italy
Billie Joe Armstrong meglio conosciuto come “Billie Joe” nasce ad Oakland il 17 febbraio 1972 ed è un cantautore polistrumentista statunitense, frontman e chitarrista della punk band Green Day, con precedenti in altri gruppi punk come Foxboro Hot Tubs, di cui è anche il principale autore.
Nasce in California da una famiglia povera ed il più giovane di sei fratelli. A quattro anni, si trasferì con la famiglia a Rodeo, un quartiere nei pressi di Berkeley. All’età di cinque anni, da vera rockstar, registrò la sua prima canzone dal titolo Look for Love, brano che uscì come singolo successivamente in un’edizione limitata di circa ottocento copie. A quest’età che si recava spesso all’ospedale della sua città a cantare canzoncine e canzonette per rallegrare i pazienti degenti nella struttura. Forse perché nella sua vita il rapporto con la malattia comincia fin dai primi anni dell’infanzia quando il padre, Andy, al quale è dedicata la dolcissima e famosissima “Wake Me Up When September Ends”, camionista e musicista part-time di musica jazz morì di tumore all’esofago nel settembre 1982. All’epoca Billie Joe aveva solo 10 anni. Da allora fu cresciuto dalla madre Ollie, una cameriera al Raod’s Hickory Pit, rimasta vedova e dalla sorella maggiore Anna. Il padre Andy gli lasciò nell’ultimo periodo uno dei regali forse più significativi per un musicista: una chitarra chiamata da lui Blue, che ha poi sostituito con Blue2, una Fender Stratocaster. Oltre che a quelle ereditate del padre Blue, Armstrong è molto legato ad un’altra chitarra, la sua Frankenstein, chiamata in questo modo perché formata da una combinazione di diverse parti di altri strumenti acquistati presso un negozio Fender. Il nostro caro Billie, inoltre sa suonare molto bene anche l’armonica, il mandolino, la batteria, il pianoforte e recentemente si sta pure impegnando per imparare a suonare il sassofono. Insomma neppure all’ombra del mezzo secolo si smette di imparare. Nell’anno 2007 la Gibson decide d’intitolare una chitarra a suo nome.
Sì, perchè Billie dal ragazzetto che spacciava marijuana al liceo, non è solo diventato il leader di una delle band punk rock più acclamate su scala mondiale, ma è anche un artista a 360 gradi che il 2 luglio 1994 all’età di 22 anni, ha messo la testa e il cuore a posto conseguendo una laurea in psicologia alla Mankato State University, in Minnesota….e sposandosi! Insomma, cantante, psicologo, polistrumnentista, rockstar un po’ tra le righe, bad boy e uomo innamorato della sua Adrienne Nesser, che si è unita a lui in matrimonio e dalla quale ha avuto due figli Joseph Marciano (Joey in onore di Joey Ramone) nato il 28 febbraio 1995, e Jakob Dangernato il 12 settembre 1998.
Quasi cinquant’anni di cuore e Green Day con qualche inciampo qua e là, ma chi ne non fa? E a Billie Joe si perdona tutto, solo per il fatto che ai suoi concerti, fa salire i bimbi sul palco e fa sì che i loro sogni, come quelli di suonare la sua stessa chitarra, al suo fianco, succedano per davvero.
Buon compleanno Billie (sempre con i cornini all’insù)
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.