Il 4 dicembre 2020 è uscito “Ahia!”, l’ultimo EP dei Pinguini Tattici Nucleari. La traccia numero 4 s’intitola “Pastello bianco”. Scritta da Riccardo Zanotti e prodotta da Enrico Brun e Fabrizio Ferraguzzo, in sole due settimane ha superato le 420.000 visualizzazioni su YouTube.
Un brano dal sapore dolceamaro, perfetto per chi non riesce a dimenticare una persona che ha saputo lasciare il segno sia nella vita che nel cuore. E non ha nessuna importanza se sono passati anni dall’ultima volta in cui vi siete visti: resterà sempre nei tuoi pensieri, nelle tue abitudini, nei posti che ti ricordano lei.
“E se m’hai visto piangereSappi che era un’illusione otticaStavo solo togliendo il mare dai miei occhiPerché ogni tanto per andare avanti sai, avanti saiBisogna lasciar perdere i vecchi ricordi”
“Mi chiedi come sto e non te lo diròIl nostro vecchio gioco era di non parlare maiCome due serial killer interrogati all’FBII tuoi segreti poi a chi li racconteraiTu che rimani sempre la mia password del Wi-FiE chi sa se lo sai”
“Per favore non piangereE non ci rimanere malеChe noi due ci conosciamo benеDalla prima elementareE scrivevo tutti i miei segretiCol pastello bianco sul diarioSperavo che venissi a colorarliE ti giuro sto ancora aspettando”
“Perché un addio suona troppo serioE allora ti dirò bye byeSeduti dentro un bar poi si litigheràPer ogni cosa pure per il conto da pagareLo sai mi mancherà”
“Tu mi hai insegnato la differenza tra le ciliegie e le amareneE io non la dimenticherò più”
“E ti auguro il meglio, i cieli stellati,
le notti migliori
e le docce di altri
Dove tu forse non stonerai più”
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.