Sarebbe dovuta iniziare il 29 novembre 2020 la mostra dedicata a Giovanni Boldini, progettata da Vittorio Sgarbi e curata da Tiziano Panconi e Beatrice Avanzi che trova spazio al Mart di Rovereto.
In mostra oltre 150 opere dell’artista che è stato capace di riportare su tela il profumo della Belle Epoque attraverso il suo tratto definibile come: grafico, impetuoso, violento. Nei suoi quadri le pennellate ci mostrano il ritmo nervoso del suo segno che rompendo ogni schema legato alle correnti artistiche dell’epoca, ci regala delle vere e proprie esplosioni sugli abiti e sugli sfondi dei soggetti ritratti.
Il tema scelto per celebrare il novantesimo anno dalla morte di Giovanni Boldini è una bella ventata di aria fresca che ci fa dimenticare per un istante questo anno di pandemia, forse un augurio: che l’anno possa davvero finire con le parole di Gabriele D’Annunzio “l’anno moriva assai dolcemente […]Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio ”. Infatti la mostra titola: Il Piacere e non a caso, il percorso si sviluppa mettendo in relazione la poetica di D’Annunzio con la pittura di Giovanni Boldini.
Questo scambio e confronto fra i due grandi artisti e il loro lavoro è possibile grazie ad alcune amicizie femminili comuni, spicca su tutte la Marchesa Casati. Quest’ultima coltiva sin da piccola la passione per l’arte e per il disegno, al quale dedica diverse ore della giornata, e diventa una grande collezionista di opere. Visto che il suo amore per l’arte e la vita amorosa condivisa con D’Annunzio sono parte attiva del gioco di scambio della mostra, mi permetto questa piccola curiosità: D’Annunzio chiama la Marchesa Casati la sua Corè (in onore della regina degli inferi Kore), mentre per la Marchesa Casati D’Annunzio è il suo Ariel (in riferimento al dio britannico shakespeariano della tempesta).
Tornando alla mostra, il Mart ha deciso di regalare agli appassionati d’arte la possibilità di assaporare una piccola e succulenta anteprima di come il capriccioso narcisismo di D’Annunzio riesca a danzare sulle violente pennellate di Boldini sulla loro pagina facebook.
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.