Fan di Britney Spears sparsi per il mondo, unitevi in coro per cantare Happy Birthday to you alla vostra icona pop del cuore! Infatti, il 2 dicembre compie 39 anni una delle figure più uniche, iconiche e problematiche della storia del pop anni 2000, Britney Jean Spears.
Nata in una piccola cittadina della Louisiana da Jamie e Lynn Spears, fin da bambina Britney ha dimostrato di avere un particolare talento nel canto e nella danza: amava passare il suo tempo davanti allo specchio a cantare e ballare le canzoni più in voga degli anni ’80. Vedendo quanto questo la rendeva felice, i genitori decisero di appoggiare questo suo talento, iscrivendola ad un corso di danza appena compiuti i 3 anni. Durante la sua infanzia, oltre ai corsi di ballo, seguì anche corsi di canto e di ginnastica artistica, iniziando ad esibirsi sui palcoscenisci degli eventi cittadini nella sua città, ma partecipò anche a diversi talent show per bambini.
All’età di 8 anni sua madre decise di fare i bagagli per portarla ad Atlanta, dove si stavano svolgendo le audizioni per il “Mickey Mouse Club“. Il direttore del casting la notò immediatamente ma, essendo troppo piccola per lo show, la fece entrare nella Professional Performing Arts School di New York, dove studiò tantissimo e riuscì a muovere i suoi primi passi nel mondo del “vero” spettacolo. Nel 1992 ebbe finalmente l’età giusta per entrare nel Mickey Mouse Club, dove si esibì con altre piccole future star come Keri Russel, Ryan Gosling, Justin Timberlake e Christina Aguilera.
Nel 1998 arrivò il suo primo album “…Baby One More Time“, anticipato dall’omonimo singolo, e con esso arrivò anche il successo planetario. All’epoca fu un vero e proprio caso mediatico perché scatenò il fenomeno del lolitismo, ossia adolescenti, poco più che bambine, che vengono ritratte come donne smaliziate, seducenti, trasgressive ed ammiccanti, termine derivante dal noto romanzo “Lolita” di Vladimir Nabokov. Con il suo album d’esordio, la Spears fu nominata ai Grammy Awards nella categoria “Best Female Pop Vocal Performance” e nella categoria “Best New Artist“, premiò che però vinse la sua nemica/amica di sempre, Christina Aguilera. A soli 17 anni Britney si ritrova ad avere la fama mondiale, il suo primo tour da affrontare e una marea di attenzioni diffici da gestire. Solo per curiosità: il suo primo singolo “…Baby One More Time” ha il record per essere stato il singolo a vendere più velocemente nella storia delle artiste donna e, ad oggi, può contare qualcosa come 550 mlioni di visualizzazioni, solo su Youtube.
Da quel momento la strada fu tutta in discesa per Britney (o in salita, dipende dai punti di vista): nel 2000 uscì il suo secondo album, “Oops!… I Did it Again” che vendette 1,3 milioni di copie solo durante la prima settimana di uscita (24 milioni di copie totali); nel 2001 vide la luce il suo terzo album, “Britney” ed il primo singolo estretto da questo cd, “I’m a Slave 4 U” entrò nelle classifiche top ten di tutto il mondo. In quell’anno diventa anche testimonial della Pepsi mentre, nel 2002, sbarca anche a Hollywood recitando nel film “Crossroads – Le strade della vita“.
Negli anni a seguire tutto scorre liscio e pieno di successi per Britney. Nel 2004 sposa il ballerino Kevin Federline; nel 2005 la coppia ebbe il primo figlio, Sean Preston Federline mentre, quasi esattamente un anno dopo, nacque il secondo figlio, Jayden James Federline. In quel momento tutto sembrava idilliaco, ma poco dopo arrivò la prima crisi: il divorzio, per differenze inconciliabili, con Federline e l’abuso di droghe ed alcool la portarono, nel 2007, ad avere un crollo emotivo e psichico. Rimarranno nella mente di tutti le foto dove lei, con un rasoio in mano, si taglia tutti i capelli.
Da quel momento si alterneranno, nella vita della pop star, momenti di crisi profonda, che porteranno la cantante in numerose cliniche, a momenti di lucidità, dove continuerà la sua carriera sfornando altri dischi e facendo tour come se niente fosse. Dalla primi crisi nervosa del 2007, la carriera e la vita di Britney sono nelle mani di suo padre Jamie, che è diventato suo tutore legale: il termine giusto è “conservatorship” che in America si ottiene per tutelare persone che hanno problemi mentali o per chi è incapace di intendere e volere. Questa cosa è parsa molto strana a chi segue la Spears, perché da quando è stata rilasciata la prima volta dalla clinica, nonostante altre crisi successive, ha continuato la sua carriera, sia cinematografica, comparendo in diverse serie TV come guest star, che musicale, uscendo con ben 4 dischi, facendo tour mondiali e partecipando addirittura come giudice ad X Factor.
Nasce così, nel 2019, il movimento #FreeBritney dove tutti i fan della cantante, ma anche star internazionali come Miley Cyrus o Chiara Ferragni, si uniscono insieme per richiedere, a gran voce, che la Spears sia finalmente liberata dalla tutela del padre, che viene vista da chiunque come totalitaria e decisamente molto sospetta; infatti Britney non può fare nulla senza il consenso/controllo del genitore. Guidare, bere un caffè, vedere i figli, fare shopping o incontrare amici sono tutte azioni che lei può fare solo se controllata. Appare strano a molti che non sia in grado di decidere quando bersi un caffè ma che possa tranquillamente essere capace di fare da giudice per un concorso musicale. Nell’ultima udienza per la tutela della pop star, che si è svolta a settembre di quest’anno, il giudice si è espresso a suo favore e, in attesa della prossima udienza, Britney sembra vedere finalmente la possibilità di liberarsi da questo regime totalitario che controlla la sua vita.
Noi auguriamo il meglio a Britney Spears, soprattutto in occasione del suo 39esimo compleanno, sperando che il movimento #FreeBritney sia stato veramente utile a restituire una vita ad una persona realmente in difficoltà.