L’atmosfera inebriante della Sicilia approda sulle pagine del The Guardian

Foto copertina: Trovaspiagge.it

Cosa accade quando una giornalista del prestigioso quotidiano londinese The Guardian decide di trascorrere qualche giorno di vacanza nel sud della Sicilia? Succede che questa terra dai mille colori e sapori riesce a permeare attraverso la sua pelle, arrivandole dritta al cuore e allo spirito.

Inebriante. Questa la parola utilizzata dall’autrice per descrivere l’atmosfera che l’ha avvolta durante il suo soggiorno di fine estate. Questo, invece, ciò che ha dichiarato nel suo articolo – uscito sul portale online del giornale il 17 agosto: “C’è una sensazione di fine stagione, come se i ritardatari stessero rubando i raggi finali dell’estate. In realtà, la stagione è appena iniziata”.

Dire che la nostra isola l’abbia colpita sembra alquanto riduttivo. Non solo chilometri e chilometri di spiaggia libera e incontaminata, ma anche, e soprattutto, buon cibo e gente accogliente: ecco tutti gli ingredienti che hanno contribuito a rendere indimenticabile l’esperienza della signora Seymour.

Come si legge in un altro estratto del suo reportage estivo – “Dune colorate di verde e rosa da arbusti sempreverdi e buganvillee si estendono in entrambe le direzioni: ad ovest verso la città portuale di Pozzallo e ad est verso Portopalo di Capo Passero, la punta più meridionale della Sicilia, dove il Mar Ionio incontra il Mediterraneo” – le località visitate si trovano lungo la punta meridionale dell’isola, dove avviene l’incontro tra i due mari che ne bagnano le coste. Più precisamente, la giornalista si è intrattenuta lungo la spiaggia di Santa Maria del Focallo, per poi proseguire il suo tour siciliano verso Portopalo di Capo Passero, l’Isola delle Correnti, per terminare con una visita nel cuore del barocco siculo: le città di Noto, Modica e Scicli.

La penna del Guardian, questa volta in veste personale, è rimasta talmente colpita dalla nostra terra che la descrive come un luogo incontaminato e tutto da esplorare, dove le ottime pietanze a base di pesce crudo non fanno assolutamente sentire la mancanza del “cugino” giapponese.