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Se siete amanti della vita di lago, non potete certo farvi mancare quello di cui andremo a parlare in questo articolo. Ci troviamo in Valcamonica, e precisamente a Borno in provincia di Brescia. Qui potrete trovare il lago di Lova, artificiale ed alpino, a ben 1300 metri di altitudine. Si trova tra le montagne, alle pendici del monte Arano, tra il gruppo montuoso del Pizzo Camino e il monte Mignone.
Una meta spettacolare, in particolar modo per gli amanti della natura e per chi è alla ricerca di un bel posto per passeggiare. Vi sono infatti dei sentieri molto piacevoli da percorrere, anche in compagnia della vostra famiglia e dei cani. Una volta arrivati a destinazione potrete ammirare distese infinite di abeti rossi e un pascolo incantevole. Il posto ideale per chi vuole staccarsi dalla routine cittadina, per ritrovare un po’ di pace.
Un po’ di relax immersi nella natura
La meta si raggiunge dopo circa un’ora di camminata, totalmente circondati dagli alberi di pino. Il lago si è creato in seguito alla costruzione di una diga, ed è anche per questo motivo particolarmente suggestivo. Se siete interessati a questa meta, sappiate che potete parcheggiare la vostra automobile in località Navertino, dove vi è anche un ristorante in cui potete decidere di rifocillarvi. Se invece preferite approfittare della natura, potete optare perché no, anche per un bel picnic.
Fonte foto: agenziarivadossi.it
Il sentiero che andrete a percorrere è particolarmente ombreggiato. Per questo potrete decidere di visitare il lago di Lova anche nei giorni più caldi dell’anno. Tuttavia, per via dei meravigliosi colori che ci sono in autunno, noi vi vogliamo suggerire di andarci proprio in questo periodo dell’anno. Oltre al ristorante poco fa citato, troverete anche lo chalet Lova, dove potrete gustare ottime specialità locali. Una meta perfetta per rifocillarsi, dopo una lunga passeggiata.
Natura, relax, buon cibo. Cosa chiedere di più per trascorrere una bella gita fuori porta? Buona passeggiata allora, e buon divertimento.
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.