Fonte foto: vogheraseitu.it
La fiera di San Martino è un’antica celebrazione che ha luogo in provincia di Pavia. Precisamente a Godiasco Salice Terme, paese situato nella splendida cornice dell’Oltrepò Pavese.
Ogni 11 novembre, proprio il giorno in cui si celebra San Martino e da cui prende il nome, gli abitanti del paese e della provincia si ritrovano nella piazza del Centro Storico sin dal mattino. Qui, per tutto il giorno, nelle Corti della Fiera ci sono mercatini con prodotti tipici locali e antichi giochi di legno. E poi gruppi folkloristici accompagnati dalla musica popolare della tradizione pavese, artisti di strada ed esposizioni di trattori d’epoca. Il tutto si conclude la sera, al Teatro Cagnoni dove dalle ore 21 in poi ci si può rifocillare e godere musica per grandi e piccini.
Una tradizione molto sentita
Questa fiera è talmente tanto antica e amata che nel 2022 è giunta alla sua 352esima edizione. Ed è tornata lo scorso anno dopo due anni di stop, a causa della pandemia. Una tradizione troppo sentita dagli abitanti della zona per essere messa nel dimenticatoio. Ed infatti ha avuto come sempre un grande successo.
Per l’occasione si è voluto far partecipare anche le scuole primaria e secondaria di Godiasco con l’iniziativa “un sasso per amico”. I bambini hanno dipinto dei sassi che sono stati poi nascosti in diversi luoghi del paese. E chi li ha trovati ha potuto tenerli come suovenir, dopo averli fotografati e condivisi sui canali social. Inoltre la Biblioteca Comunale ha voluto organizzare un tour guidato nel borgo antico. Non solo. Ci sono state anche, come ogni anno, testi sulla storia locale, una mostra di fotografie storiche e manifesti con tutte le iniziative che ci sono state nel corso degli anni. E poi l’immancabile gruppo degli Alpini del paese, che come da tradizione non hanno fatto mancare le caldarroste e il vin brulè.
Fonte foto: oltrepolombardo
Lunga vita ancora all’Antica Fiera di Godiasco Terme, quindi. E se vorrete partecipare anche voi, non vi resta che segnarvi la data sul calendario. Non mancate!
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.