Nola: l’emozionante festa dei gigli

Nola: l’emozionante Festa dei Gigli

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Fonte foto: cosedinapoli.com

La Festa dei Gigli di Nola è una tradizione ed un evento essenziale per i nolani. Un momento in cui folklore e cultura si incontrano e si mescolano, mostrando, anche a chi arriva da lontano, la capacità di questa splendida comunità di festeggiare. 

Scopriamo la storia della festa: 

Origini

La Festa dei Gigli è una festa cattolica popolare, originaria di Nola, la quale è entrata a far parte del Patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Ormai da più di mille anni è entrata a far parte della tradizione di questa città, che ogni anno ricorda e festeggia il proprio santo. 

Ci troviamo nel 431 d.C., quando i nolani festeggiarono il rientro del loro vescovo, Ponzio Meropio Paolino, dalla prigionia dei barbari. 

Papa Gregorio I raccontò del sacrificio di San Paolino, il quale donò se stesso e tutti i suoi averi ai Visigoti, in cambio della liberazione del suo popolo, ormai schiavo della dominazione barbarica. 

Il santo fu immediatamente liberato quando i visigoti vennero a conoscenza della sua posizione di vescovo, così al suo ritorno venne accolto da Nola, con numerosi gigli, simbolo di nobiltà e purezza d’animo.

Nola: l’emozionante festa dei gigli

Fonte foto: santodelgiorno.it

Alcuni pensano che la festa sia stata ispirata al rito pagano, che prevedeva la presenza di grandi alberi adornati con diversi simboli e portati in processione, per aver un potere protettivo. 

Festa dei gigli 

Ad oggi la festa si svolge ogni anno il 22 giugno, ma si estende per tutta la settimana precedente. 

A caratterizzare questo evento sono i suggestivi Gigli, e la cosiddetta Barca. La comunità si impegna per costruire ogni anno 8 enormi “gigli”, ovvero degli enormi obelischi in legno adornati con simboli sacri, i quali prendono i nomi dalle arti e dai mestieri tipici di questa città: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro, Sarta. 

Nola: l’emozionante festa dei gigli

Fonte foto: reteitalianaculturapopolare.org

Tutti i Gigli sfilano a ritmo di musica, sviluppando un movimento ondulatorio, che darà il nome a chi porta gli obelischi di “cullatori”, infatti per tutta la durata della settimana, ci si allena per l’incredibile abilità di forza, che verrà superata dalla determinazione e la fede dei nolani. 

Un’altra importante costruzione è quella della Barca, dove al suo interno si introdurrà la statua del santo, per il suo ritorno in patria. 

La celebrazione 

La festa dei gigli, ha dei particolari momenti, in cui tutto si viene a svolgere. Per ogni corporazione viene scelto il “Maestro di Festa”, incaricato di costruire il Giglio, che verrà affidato alle famiglie esperte dei diversi mestieri. Il maestro, inoltre, sceglie il cosiddetto “Capo paranza”, ossia colui che guiderà il gruppo di oltre 200 persone, definito Paranza. 

La cerimonia è molto lunga e complessa e richiede una lunga organizzazione durante l’anno, ecco alcune delle fasi: 

  1. A Cacciata, la prima fase si apre con un corteo con fanfara per presentare a tutti il Maestro di Festa.
  2. A Caparra; così chiamata per il compenso che il Maestro di festa offre ai musicisti e ai costruttori dei gigli.
  3. Lo scambio, è la consegna della bandiera del vecchio Maestro di Festa al nuovo.
  4. A Tavuliata, è la costituzione del comitato che provvederà alle spese di costruzione dell’obelisco.
  5. A Canzone, qui si presenta il motivo musicale che accompagnerà la cerimonia.
  6. Aizata d’’a borda, questa fase avviene agli inizi di Giugno e qui inizia la costruzione della struttura in legno.
  7. O’ juorno ca ‘se provocano ‘e spalle, è il giorno in cui il giglio veine portato a casa del Maestro di festa, che dovrà scegliere le paranze.
  8. A vesta nova, prevede gli addobbi del Giglio.
  9. O’ sant pe’ vie, inizia la processione, con la presenza del santo vestito d’argento, tra le strade di Nola.
  10. A serata Magica, accade il sabato sera e si procede per le strade con la ballata dei gigli.
  11. O juorno cchiu’ bello, ossia proprio quello della festa, che inizia dalle nove del mattino, con la SS. Messa, la ballata dei gigli e la benedizione del popolo e del suo santo, da parte del vescovo in piazza Duomo. Infine i gigli delle diverse paranze faranno il giro della città.

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