Una visione poetica, un racconto per immagini capace di fermare attimi e personaggi e farli divenire storie semplici e rarefatte ma a tratti surreali. Questa è la visione pittorica e scultorea di Giampaolo Talani (1955-2018), un artista poliedrico che, riappropriandosi della figurazione, ne reinventa i significati, ammantandola di quel lieve sentore di precarietà, di quella patina di malinconia che cattura lo spettatore e innesca una serie di riflessioni sul mondo e le sue mete, sul presente, sul senso stesso del vivere umano.
Nelle tele o nei tanto amati affreschi affiora un moto di leggerezza e di fragilità della visione, di provvisorietà, di sottile confine tra l’intimità gelosamente custodita e il forse imminente disvelamento.
Fonte foto: Abetone
L’aspetto cromatico
Il cromatismo e vivido, intenso,”allegro”. Nella sua tavolozza i colori vivaci si equilibrano e si rapportano sapientemente in impasti fluidi, ricercati e puntuali, in pennellate e campiture composite, in un susseguirsi di movimento e staticità, per costruire spazi nei quali la presenza umana rimane in bilico, tratteggiata, espressa a suggerire il senso dell’indeterminatezza e dell’inquietudine.
Fonte foto: L'immagine arte
Le realizzazioni pubbliche
Numerose sono le opere pubbliche che si trovano collocate in spazi di molto conoscuìiti: nella stazione di Santa Maria Novella di Firenze troviamo il grande affresco “Partenze” e sempre a Firenze dal 2016 in Piazza San Jacopino si trova “Fiorenza”, scultura in bronzo dedicata alla città ed a tutte le donne. Suoi dipinti e bronzi sono presenti al Quirinale, al Museo Centrale del Risorgimento del Vittoriano ed al Senato della Repubblica. Talani è stato il solo artista straniero invitato dal Parlamento berlinese per aprire le celebrazioni del ventennale per la caduta del muro con un altro bronzo dal titolo “Partenza” alto 4 metri, scelto dalla municipalità di Berlino per la piazza antistante la stazione ferroviaria della città. Altri bronzi di grandi dimensioni sono collocati in Italia ed all’estero. Il tema del viaggio, il sogno, la partenza, il mare accompagnano, da sempre, l’avventura artistica di Talani. Gli ultimi interventi, con le sue opere proiettate sui muri delle facciate, diventano un modo per raccontare l’arte in una maniera personale, una vita che invade gli spazi del quotidiano e diventa racconto magico e misterioso.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.