David di Donatello 2023: i momenti migliori

David di Donatello 2023: i momenti migliori

Foto in evidenza: donnemagazine.it

Un grande anno di cinema”, per dirla con le parole di Carlo Conti, si conclude simbolicamente con la cerimonia dei David di Donatello, trasmessa sulla Rai in diretta dai celebri Cinecittà Studios di Roma. Il 2023 ha portato una fresca ventata di novità al cinema italiano, tra vecchie conoscenze e nuove scoperte, che ha acceso la voglia di tornare al cinema, anche dopo il periodo incerto della mascherina obbligata nei luoghi chiusi.

Conti, affiancato nella conduzione del programma da una sfavillante Matilde Gioli, ci guida durante la cerimonia per scoprire chi, secondo l’Accademia del Cinema Italiano, ha meritato i prestigiosi premi.

David di Donatello 2023: i momenti migliori

Foto: Lanostratv.it

Elodie con “Proiettili”

Elegantissima con un nude look, in un abito firmato Valentino, nero e trasparente, Elodie è alla sua prima candidatura. Vince con il brano “Proiettili”, scritto – insieme a Joan Thiele ed Elisa – per il film “Ti mangio il cuore”, al quale la stessa cantante prende parte.

Incredula, nel sentire il suo nome si guarda intorno spaesata, e la sua reazione ovviamente ha fatto il giro dei social.

Lei stessa una volta sul palco dichiara

“Sono veramente molto, molto emozionata. Non me l’aspettavo, ma perché io non vinco mai… Comunque non è questo l’importante. L’importante è avere l’opportunità di fare cose belle, di incontrare persone generose.”

Che dire! Elodie come sempre ci ruba il cuore con la sua bellezza e la sua semplicità.

David di Donatello 2023: i momenti migliori

Uno screenshot della reazione di Elodie. Qui il video completo.

Michele Placido e “L’Ombra di Caravaggio”

 Il film ha ricevuto il David di Donatello per la Categoria David Giovani, assegnato da una giuria nazionale di studenti delle scuole superiori.

L’Ombra di Caravaggio” vede Riccardo Scamarcio nei panni del pittore maledetto del XVII secolo. Con questa pellicola, finalizzata a restituire tutta la dimensione terrena, umana, dolorosa e carnale dell’artista e del suo tempo, Michele Placido – al suo quattordicesimo lavoro come regista – ottiene la vittoria.

Una simpatica gag ha accompagnato l’annuncio della premiazione: Placido sentendo il suo nome chiamato da Carlo Conti è sobbalzato sulla poltrona come se si fosse svegliato all’improvviso, e una volta in piedi si è anche stropicciato gli occhi con fare stupito. Sembrerebbe una reazione studiata a tavolino, ma in realtà in molti sul web si domandano se l’attore non si fosse addormentato sul serio…

 

Emanuela Fanelli, una nuova scoperta

Chi ha visto “Una pezza di Lundini” lo sa, sa di chi stiamo parlando. Svampita e pungente al tempo stesso, dopo la sua collaborazione con Valerio Lundini, Emanuela Fanelli sperimenta il cinema – non il primo ruolo che le era stato dato da Claudio Caligari in “Non essere cattivo”, però il primo dopo la popolarità televisiva – e lo fa anche molto bene, visto che è stata premiata come Miglior attrice non protagonista per il film “Siccità” di Paolo Virzì. L’attrice, incredula ha abbracciato Claudia Pandolfi, sua co-star, tra le lacrime e poi è salita sul palco per i ringraziamenti.

“Grazie a Paolo Virzì che mi ha guardato. Non so come abbia pensato a me guardando solo un piccolo sketch (uno sketch umoristico sulla città di Roma ndr.). Lo ringrazio per voler così bene agli attori e agli esseri umani”.

Poi la battuta:

“Mi è sembrato di esordire in Champions League con voi, non so perché ho usato questa metafora visto che non capisco di calcio”, ha detto l’attrice riferendosi alla semifinale disputata la sera di mercoledì 10 maggio.

Come non amare il suo umorismo nonsense!

Emanuela Fanelli durante i ringraziamenti.

Miglior film per “Le Otto montagne”

Le Otto montagne dei registi belgi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh è il Miglior Film della 68esima edizione dei David di Donatello. Il film di amicizia vede protagonisti gli affiatati Alessandro Borghi e Luca Marinelli, duo talentuoso del cinema italiano contemporaneo. Il film, che conquista anche miglior fotografia, sceneggiatura non originale e suono, è tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti vincitore del Premio Strega 2017 (si può dire quindi doppiamente vincitore). Una storia di amicizia tra due ragazzi, in un viaggio avventuroso e spirituale ambientato sulle vette alpine.

“Un viaggio incredibile. Perché due belgi fanno un film in Italia? Era una storia molto bella, da un libro che mi hanno mandato i produttori e ho detto: sì, lo faccio”

Dichiara  Felix Van Groeningen.

“Grazie per questa dichiarazione d’amore. Noi amiamo l’Italia”,

aggiunge commuovendosi Charlotte Vandermeersh.

Sul palco anche i due interpreti protagonisti Alessandro Borghi e Luca Marinelli. Borghi dichiara:

“Fare questo film è stato un regalo incredibile per la mia vita. Un incontro meraviglioso condividere questa cosa con mio fratello che sta qua” riferendosi a Marinelli.

Un affetto il loro che è iniziato dai tempi di “Non Essere Cattivo” (2015) e si spera approderà ancora a tante meravigliose collaborazioni.

4 statuette importanti per “Esterno Notte”

Grandi e meritate soddisfazioni anche per il film “Esterno Notte”. Il premio come Miglior attore protagonista è andato a Fabrizio Gifuni, un intenso Aldo Moro, e il regista Marco Bellocchio è stato a sua volta premiato per la miglior regia.

Grazie alla straordinaria interpretazione, Gifuni ha battuto i colleghi Ficarra e Picone (“La stranezza”), Luigi Lo Cascio (“Il signore delle formiche”, film che purtroppo è stato scarsamente considerato) e il magico duo Alessandro Borghi e Luca Marinelli. Per l’attore si tratta del secondo David di Donatello, dopo quello ricevuto nel 2014 come miglior attore non protagonista per il film “Il capitale umano”.

“Non me l’aspettavo, ma lo accetto. Quando si diventa vecchi non bisogna fermarsi, mi auguro di avere ancora tempo per fare belle cose.”

Così Marco Bellocchio, 83 anni, non nasconde i sentimenti e ammette di essere anche “moderatamente emozionato”.

Dal canto suo Fabrizio Gifuni, con un discorso di ringraziamento a cuore aperto, dichiara:

“Ringrazio la mia lentezza, la mia fragilità, ringrazio il gioco, la fantasia, l’immaginazione, che sono il grande antidoto a questi tempi così aggressivi e molto decadenti”

E poi:

“Voglio dedicare questo premio ad una persona che non c’è più e che avrebbe visto decine e decine di volte Esterno Notte, e che mi manca molto, e che da qualche piattaforma stellare sicuramente lo avrà visto ed era mio padre.”

Il film “Esterno Notte” è disponibile in esclusiva su RaiPlay.