Fonte foto: Wikipedia
Sono passati ormai tre anni dall’ultima volta che Per un pugno di libri è stato trasmesso in televisione: dal 2020 infatti, complice una iniziale pausa dovuta alla pandemia da Coronavirus, il programma è stato interrotto.
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Per un pugno di libri: il gioco culturale che coinvolge i ragazzi
Sin dagli albori (nel 1998), la trasmissione è stata impostata come un gioco a quiz: un duello tra due squadre, solitamente due classi liceali provenienti da diverse parti di Italia, che tentano di rispondere a domande su cultura generale e letteratura. Ogni puntata si ispirava a un libro, che veniva presentato all’inizio, e i quesiti per la sfida riguardavano tutto ciò che gravitava attorno ad esso: la biografia dell’autore, la trama e così via. Negli anni si sono susseguiti diversi presentatori: prima Patrizio Roversi, poi Neri Marcorè affiancato dal giornalista Piero Dorfles, Veronica Pivetti e infine Geppi Cucciari.
Cosa sappiamo della nuova edizione
Secondo il sito Davidemaggio.it, il format non cambierà di molto, mantenendo l’obiettivo primario di promuovere la cultura e il patrimonio letterario italiano e mondiale. Geppi Cucciari verrà invece sostituita da Maurizio De Giovanni, autore di romanzi gialli. Per un pugno di libri, secondo indiscrezioni, dovrebbe andare in onda dal 18 dicembre 2023, dal lunedì al venerdì, alle 15:15 su Rai 3. Per il momento però si tratta solo di rumors provenienti dal web: né l’ufficio stampa Rai né il nuovo conduttore hanno rilasciato comunicati stampa a riguardo. Per avere informazioni più dettagliate bisognerà aspettare l’autunno.
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I cambiamenti in Rai
Tuttavia, questi non sono gli unici cambiamenti che verranno apportati al palinsesto Rai: già da tempo si respira aria di novità. Durante la presentazione del nuovo piano di intrattenimento, l’amministratore delegato dell’azienda, Roberto Sergio, ha dichiarato:
“L’offerta è più pluralista che in passato. Abbiamo fatto un grande sforzo per aggiungere, innovare, sperimentare e mettere a punto palinsesti arricchiti di personalità, competenze, contenuti: abbiamo 30 nuovi programmi. Parecchi talent in più, specie tra access prime time e seconde serate. Aggiungere vuol dire essere ancora più pluralisti di come la Rai è stata in passato: un obiettivo che siamo riusciti a raggiungere, e che è anche un investimento per il futuro della Rai.”
Fonte: Rai News
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.