Campania Libri Festival: Premio Serao e trentennale de' "Il Postino"

Campania Libri Festival: Premio Serao e trentennale de’ “Il Postino”

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Domenica 6 ottobre ultima giornata al Campania Libri Festival, la rassegna letteraria ideata da Massimo Adinolfi tornata per una terza e ricca edizione nel 2024. Tanti gli ospiti e numerosi gli eventi  tenutisi nelle sale del Palazzo Reale di Napoli, accompagnati tutt’intorno nei porticati dalla parte fieristica che offre un ampia veduta sul panorama letterario contemporaneo e non.

Un incentivo alla lettura l’idea di Adinolfi,  Professore di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, che è riuscito magnificamente anche quest’anno, accogliendo più di 35mila curiosi che hanno riempito la fiera dell’editoria. “Corpi, tracce, paesaggi, poteri” sono state le parole chiave del Campania Libri Festival 2024, diventato anche itinerante grazie all’approdo in altre provincie campane, con un omaggio particolare alle Operette morali di Giacomo Leopardi.

Campania Libri Festival: Premio Serao e trentennale de' "Il Postino"

Nella giornata di chiusura del festival abbiamo assistito a due eventi di particolare importanza: la consegna del Premio letterario Matilde Serao VII edizione, istituito dal Mattino nel 2017, in  omaggio alla cofondatrice del quotidiano partenopeo e pioniera del giornalismo italiano; nella sala Prometeo del Palazzo è poi andato in scena l’omaggio a Massimo Troisi nel trentennale della sua scomparsa e del film “Il postino”, con la presenza di vari ospiti.

Premio Serao a Donatella Di Pietrantonio per “L’Età Fragile”

Durante la cerimonia per la consegna del Premio Serao erano presenti vari ospiti tra cui Peppe Lanzetta, Marcella Jo Pirillo e Cristina Donadio; quest’ultima, interprete di numerose donne forti e coraggiose come Lady Macbeth o Medea, ha ricordato la sua Chanel nella serie tv “Gomorra”: “ È talmente trasversale l’amore per questa figura … Paradossalmente è un personaggio che racconta l’orrore, eppure aveva una sorta di umanità che l’ha resa affascinante in una maniera diversa”.

Campania Libri Festival: Premio Serao e trentennale de' "Il Postino"

 

Donatella Di Pietrantonio ha con Matilde Serao molte similitudini, due donne del Sud che hanno raccontato gli aspetti più amari del loro territorio, del lor modo di vivere legato ad una solida tradizione patriarcale. L’Abruzzo, area natale dell’autrice di L’Arminuta, somiglia molto in tutto alla nostra Campania, ma paradossalmente lei stessa afferma:

“Io ho capito che sto bene solo al sud. Dei nord del mondo Nord ammiro molto l’organizzazione, la precisione, un certo stile di vita, ma dopo un po’ io me ne devo andare. È proprio una questione biologica, ho bisogno del sole, di un certo tipo di paesaggio, soprattutto umano … Io ci sto bene in questo calore, in questo disordine.”

Campania Libri Festival: Premio Serao e trentennale de' "Il Postino"

In “L’età fragile” , già Premio Strega 2024, la protagonista e narratrice è impegnata a ricostruire un rapporto con la figlia ventenne durante il lockdown per il coronavirus, per cui la giovane donna è rientrata da Milano, dove studia all’università, in Abruzzo. Il romanzo racconta anche una storia di gioventù della madre, un episodio drammatico in cui era stata coinvolta la sua amica più cara.

Trentennale del film “Il Postino”, il ricordo di Massimo Troisi

Sempre nel contesto del Campania Libri Festival, Enzo Decaro, la sorella di Massimo, Rosaria Troisi e Maria Grazia Cucinotta hanno incontrato il pubblico nel ricordo dell’anteprima mondiale di “Il Postino” alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1994, a poche settimane dalla morte dell’attore e regista. Un’occasione per rivivere l’inconfondibile poesia e delicatezza artistica di Troisi, capace di raccontare il cinema con uno sguardo unico.

La celebrazione napoletana, annunciata proprio a Venezia dal governatore campano Vincenzo De Luca lo scorso 6 settembre nell’iniziativa gemella programmata da La Biennale per l’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, è realizzata, a partire da un’idea di Maria Grazia Cucinotta, da Hollywood Communication, Regione Campania, Film Commission Regione Campania e Fondazione Campania dei Festival.

Si è parlato di come Massimo abbia lasciato, a distanza di trent’anni dalla sua morte, un grande vuoto nel cinema e nella cultura popolare. Per questo motivo probabilmente si è sviluppato tra i fan e tra amici e familiari il bisogno di riempire quel vuoto e di diffondere il suo patrimonio con tante iniziative, che rendono il ricordo di Massimo indelebile.

Campania Libri Festival: Premio Serao e trentennale de' "Il Postino"

Enzo De Caro, collega e amico fraterno di Troisi, ha ricordato l’importanza della poesia e di come l’attore stesso ne scrivesse alcune che poi De Caro si impegnava a musicare. Ha ricordato quanto Massimo odiasse la scuola, tanto da ripetere ogni anno del liceo per almeno due volte e da prendere un 36 stentato al diploma; tutto questo per ribadire l’importanza, che va oltre gli studi, di seguire i propri sogni e di lasciarsi andare al proprio estro creativo, proprio quello che ci ha regalato un personaggio come Massimo Troisi.

Rosaria Troisi è da anni impegnata nel tener vivo il ricordo di suo fratello attraverso incontri nelle scuole con i giovani, i ragazzi che di Massimo hanno visto fino alla noia i suoi film e gli sketch televisivi e che conoscono a memoria ogni sua battuta. La sorella di Massimo ha raccontato vari aneddoti. Un fatto curioso, che dimostra la grandezza dell’artista e l’eredità che ha lasciato al mondo, è che ancora oggi ci sono persone che scrivono lettere a Massimo indirizzandole alla sua abitazione di San Giorgio a Cremano. Alcune di queste lettere Rosaria Troisi le ha raccolte e le ha pubblicate in un libro dal titolo ” Caro Massimo ti scrivo perché…”, che si avvale della prefazione di Roberto Vecchioni e i cui proventi sono destinati a Medici senza frontiere.

Infine, Maria Grazia Cucinotta è intervenuta alla conferenza in videochiamata, (per impegni di lavoro che le hanno impedito di venire a Napoli) ricordando come Massimo l’abbia fatta sentire a proprio agio durante le riprese de’ “Il Postino”, nonostante lei fosse molto giovane e fosse al suo primo ruolo da protagonista in un film così importante. Ha ricordato la sua dolcezza e la sua pacatezza, che non sfociava mai in un’aria di superiorità. Cucinotta ha ribadito infine il valore del film “Il Postino”, un’ opera-testamento che ha avuto un successo internazionale e ha diffuso lo straordinario messaggio di Massimo in tutto il mondo.


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