Lina Sastri sale ed illumina il palco del Teatro Acacia con Voce ‘e notte, opera scritta e prodotta dall’attrice partenopea, in scena fino a domenica 24 novembre.
Il sipario si apre su un palco minimale: lampioni sullo sfondo, una sedia, un pianoforte, dietro il quale prende posto il maestro Adriano Pennino. Sarà lui ad accompagnare la regina del palco in un intenso dialogo musicale con il pubblico.
Lina Sastri appare in scena eterea, vestita di bianco. L’impatto visivo è immediatamente sovrastato da quello vocale: Voce ‘e notte di Roberto Murolo, intonata dalla Sastri, apre un’ora e mezzo di un ricercato, intenso e profondo spettacolo fatto di note e voce. Un teatro-canzone che l’attrice ha in passato creato e sperimentato con straordinario successo calcando i più importanti palscoscenici (da “Lina rossa” a “Cuore mio”, da “Corpo celeste” a “Mese mariano” fino a “Eduardo mio” andato in scena proprio lo scorso anno.
Voce ‘e notte, in un incastro perfetto tra musica e teatro, parla d’amore, quello passionale, tenero, struggente e tormentato, animato dalla napoletanità insita negli stralci del maestro De Filippo, in Medea o ancora in Casa di Ninetta; nei classici della musica napoletana, nelle canzoni di Pino Daniele e persino nel ricordo d’infanzia condiviso, cosi vero ed intimo, del ballo dei genitori in cucina.
Lina Sastri anima e ammalia la platea come solo una sirena partenopea sa fare. Ipnotizza con vivace malizia nei racconti delle canzoni napoletane che diventano sue, nel cambio d’abito in scena, da bianco a rosso; è lei a guidare lo spettatore in un racconto che è un viaggio senza tempo nella musica. Emoziona più che mai, la Sastri: canta ed incanta come ha visto fare dalla sua stessa madre, con la voracità di quella bambina sognatrice che prendeva parte alle recite dell’asilo; la stessa che è riuscita a costruirsi una luminosissima carriera, la stessa che ha vissuto la realtà del rione ed ha saputo farne un talento.
La voce di Lina Sastri è potente, forte, diretta e sincera. Come l’applauso fragoroso che a fine spettacolo domina l’intera platea.
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.