Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

Un nuovo Osservatorio in città

Venerdì 10 gennaio 2025 a Napoli presso la sala congressi di Villa Doria d’Angri, struttura storico-artistica di Napoli situata nel quartiere di Posillipo e sede dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, è stato presentato l’ Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana.

Perché nasce l’Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

L’Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana nasce dalla collaborazione di vari enti con ‘Università degli Studi di Napoli “Parthenope” tra cui:  il Dipartimento scienze umane e sociali e patrimonio culturale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Dsu), l’Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) e la FIPE Confcommercio Campania.

Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

Foto di Stefanina Sgambati

L’obiettivo comune è stato quello di analizzare e comprendere le attività economiche collegate alla pizza napoletana, elemento culturale di grande impatto a Napoli e responsabile di introiti notevoli. Ma perché proprio un Osservatorio?

Tale esigenza nasce da un’osservazione resa palese dall’ Associazione Verace Pizza Napoletana che ha raccolto le istanze provenienti da imprese, professionisti ed esperti del settore.

Queste istanze sottolineavano l’esigenza di porre i riflettori, e di conseguenza l’attenzione, su di un business, come quello della pizza napoletana, soggetto a repentini cambiamenti.

La globalizzazione, l’inserimento de “L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano” nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco, un massiccio incremento del turismo e il rischio di Overtourism a cui è esposta la città di Napoli, potrebbero ledere a un prodotto che si identifica come passpartù della cultura napoletana.

Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

Foto di Stefanina Sgambati

Si sa, dalle esigenze nascono necessità, così la necessità si è fatta urgenza rendendo indispensabili collaborazioni con le istituzioni e le associazioni di categoria operanti sul territorio per creare una fitta rete che vada nella stessa direzione.

L’obiettivo dell’’Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

La pizza napoletana, simbolo autentico e inimitabile della tradizione partenopea, nasce da una lavorazione complessa che affonda le sue radici nei saperi antichi e nelle usanze locali.

L’Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

Foto di Stefanina Sgambati

Nonostante la sua natura profondamente legata al territorio e difficilmente standardizzabile, i recenti cambiamenti nel settore che la vedono protagonista hanno favorito la creazione di collaborazioni tra pizzerie e altri protagonisti della filiera, oltre a stimolare l’adozione di modelli di business innovativi e orientati all’internazionalizzazione.

L’Osservatorio si pone l’obiettivo di raccogliere, analizzare e organizzare dati e conoscenze sul business della pizza napoletana, offrendo un approccio strutturato in base a una prospettiva d’indagine economico-aziendale.

Un Osservatorio, quattro dimensioni

Le attività di ricerca dell’Osservatorio poggeranno su 4 dimensioni: la dimensione socio-culturale, economica, aziendale e tecnologica.

la prima dimensione, quella  socio-culturale, è collegata a alle tradizioni, all’arte ai costumi e agli antichi saperi che vengono tramandati da generazione in generazione e che sono particolarmente importanti per quanto riguarda l’arte della pizza napoletana.

La seconda dimensione è quella economica che si occuperà, attraverso indagini e gruppi di ricerca, di analizzare il settore e di stabilire il ruolo della pizza napoletana nel favorire lo sviluppo economico.

La dimensione aziendale è la terza. Il business della pizza napoletana è un business che è stato soggetto di diversi cambiamenti negli ultimi anni per i motivi già citati. Tutti questi cambiamenti, di fatto, hanno portato gli imprenditori a modificare le proprie scelte strategiche, i propri modelli di governance e di business passando da un modello di gestione tradizionale della pizzeria ad un modello più complesso. È qui che interviene l’Osservatorio che, attraverso la ricerca, ha il compito di monitorare e tenere traccia dei suddetti cambiamenti.

Infine, la quarta e ultima dimensione: la dimensione tecnologica vista però, essendo un osservatorio socio-economico, come la possibilità di sfruttare le collaborazioni e quindi tecnologie collaborative.

Il programma del convegno

Il convegno, ospitato nella magnifica cornice di Villa Doria d’Angri, si è aperto con i consueti saluti istituzionali del Prof. Antonio Garofalo, Magnifico Rettore dell’Università Parthenope, del prof. Raffaele Fiorentino, Direttore del Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici (DISAE) e dell’On. Antonio Marchiello, Assessore Attività Produttive, Lavoro, Demanio e Patrimonio della Regione Campania.

Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

Foto di Stefanina Sgambati

Tra i relatori il prof. Salvatore Capasso Direttore del Cnr-Dsu e il dott. Alfonso Siani, Dirigente di ricerca del Cnr-Isa.

Oltre che, relatori provenienti dall’Università Parthenope come la Prof.ssa Maria Rosaria Carillo, Coordinatrice CdS in Management delle Imprese Turistiche e la Prof.ssa Rita Lamboglia, Coordinatrice CdS in Fashion, Art, and Food Management; nonché le associazioni e le personalità dal mondo delle imprese.

Il Prof. Rocco Agrifoglio, neo Direttore dell’Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana, in chiusura di intervento ha presentato alla platea in anteprima il nuovissimo logo dell’Osservatorio.

Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

Foto di Stefanina Sgambati

Patrocinato dalla Regione Campania, il convegno è stato moderato dal giornalista e scrittore Marco Demarco.

Al termine, nelle regali stanze di Villa Doria d’Angri, un rinfresco a base rigorosamente di pizza napoletana offerto e preparato dalle abili mani dei pizzaioli dell’ Associazione Verace Pizza Napoletana.

Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

Foto di Stefanina Sgambati

Un plus che ha regalando un momento edonistico affacciati sul golfo più bello del Mondo.

Gli interventi

Villa Doria d’Angri via Petrarca 80, Napoli

Saluti istituzionali |11:00-11:30

Prof. Antonio Garofalo, Magnifico Rettore, Università Parthenope

Prof. Raffaele Fiorentino, Direttore del Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici, Università Parthenope

On. Antonio Marchiello, Assessore Attività Produttive-Lavoro-Demanio e Patrimonio, Regione Campania

Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

Foto di Stefanina Sgambati

Interventi | 11:30-13:00

Prof.ssa Maria Rosaria Carillo, Coordinatrice CdS in Management delle Im- prese Turistiche, Università Parthenope

Prof.ssa Rita Lamboglia, Coordinatrice CdS in Fashion, Art, and Food Management, Università Parthenope

Dott. Alfonso Siani, Dirigente di ricerca, Istituto di Scienze dell’Alimentazione (CNR-ISA)

Sig. Antonio Pace, Presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana

Dott. Massimo Di Porzio, Presidente FIPE Confcommercio Regione Campania

Prof. Salvatore Capasso, Direttore Dipartimento di Scienze umane e sociali, patrimonio culturale (CNR-DSU)

Prof. Rocco Agrifoglio, Direttore dell’Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana, Università Parthenope.

Le dichiarazioni degli attori coinvolti alla realizzazione dell’’Osservatorio Socio-Economico della Pizza Napoletana

Durante la presentazione ufficiale a Villa Doria il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, il Prof. Antonio Garofalo, durante il suo intervento ha avanzato l’idea di estendere l’Osservatorio a un network internazionale.

A seguire, l’Assessore regionale alle Attività Produttive, Dott. Antonio Marchiello, ha proposto di lavorare in sinergia, suggerendo inoltre la creazione di un’Accademia Campana della Pizza, un progetto ambizioso per valorizzare l’eccellenza del territorio.

Dichiarazione Direttore del Neo Osservatorio

“L’obiettivo dell’Osservatorio – ha sottolineato nel corso dell’incontro il Direttore, Prof. Rocco Agrifoglio – è quello di raccogliere, analizzare e condividere informazioni e conoscenze riguardanti il business della pizza napoletana attraverso una prospettiva d’indagine socio-economica. I risultati delle attività di studio e ricerca saranno condivisi con le imprese, i professionisti, le associazioni e le istituzioni presenti sul territorio e confluiranno all’interno di rapporti di ricerca che saranno resi pubblici. L’Osservatorio, inoltre, si propone di realizzare un ponte tra l’Università e il mondo delle imprese, contribuendo così allo sviluppo della dimensione sociale e culturale (Terza missione) dell’Università’.

Dichiarazione Direttore del CNR-DSU

‘Attraverso il contributo della ricerca del CNR – ha poi sottolineato il Prof. Salvatore Capasso, Direttore del CNR-DSU – l’Osservatorio si pone l’obiettivo di preservare e promuovere il valore culturale immateriale della pizza napoletana, approfondendo le sue radici storiche e le sue dinamiche economiche, affinché questo simbolo identitario possa continuare a rappresentare un patrimonio unico e un motore di sviluppo sostenibile per le comunità locali e globali’.

Dichiarazione il Presidente AVPN 

‘L’Osservatorio – per il Presidente AVPN Antonio Pace – rappresenta un’opportunità per creare una maggiore consapevolezza delle sfide e delle opportunità del settore, specialmente in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione e dall’aumento della competizione internazionale. L’arte e la cultura del pizzaiolo napoletano sono riconosciute dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità’.

Dichiarazione del Presidente FIPE Confcommercio Regione Campania

‘In Italia ci sono circa 40.000 pizzerie con somministrazione al pubblico e circa 15000 pizzerie da asporto; – ha poi sottolineato il dott. Massimo Di Porzio, Presidente FIPE Confcommercio Regione Campania – tra questi circa il 10% sono in Campania e molte a Napoli, la patria della pizza per antonomasia! Conoscere effettivamente l’andamento socio-economico della pizza napoletana rappresenta un plus a cui tutte le associazioni di categoria ed in generale la politica devono prestare grande attenzione, perché porta risorse importanti al territorio’.