Fonte foto: lacucinaitaliana.it
Esiste, originaria del sud Italia, una forma di pasta chiamata ziti. Di grano duro e dalla forma allungata e tubolare, la loro superficie è liscia e sono simili ai bucatini, ma dal diametro maggiore. La loro lunghezza è di circa 25 cm, però la tradizione dell’Italia meridionale vuole che si spezzino in quattro prima di essere messi in pentola. Proprio per questo, i racconti popolari narrano che nei vicoli di Napoli, la domenica mattina, si senta il rumore mentre li si rompe con le mani, tant’è vero che ogni pezzo è lungo quanto il palmo di chi compie questo gesto. Da qui il nome con cui molti la conoscono: la pasta spezzata.
L’origine del nome
Sapete perché si chiamano proprio “ziti“? Come già detto, questa forma di pasta è originaria del sud rd anche il loro nome è meridionale. “Zito” significa “persona fidanzata” ed infatti essi erano cucinati tipicamente dalla zita, ovvero la sposa, in occasione del pranzo nuziale.
Come prepararli
Gli ziti sono la classica forma di pasta perfetta per essere condita con sughi densi e corposi. Il più famoso è indubbiamente il ragù alla genovese, famoso primo piatto tipico partenopeo che viene preparato soprattutto durante pranzi formali e durante i giorni di festa. Se volete provare a cucinare il ragù genovese e leggere curiosità sulle sue origini, potete trovare ricetta e storia qui.
Vi è poi un’altra ricetta tipica, ovvero gli ziti lardati. Piatto calorico e saporito, appartiene alla tradizione contadina napoletana e, come suggerisce il nome, viene preparato con il lardo, che in antichità veniva conservato sotto sale nelle cucine di campagna. Ad esso si aggiungono cipolla, pomodori e formaggio grattugiato.
Gli ziti sono perfetti anche per la preparazione di timballi e pasticci al forno. A questo proposito, voglio lasciarvi una ricettina semplice semplice che vi farà leccare i baffi. Ecco cosa ci occorre.
Ingredienti per preparare gli ziti al forno
- 250 g di ziti;
- 200 g di salsiccia piccante;
- 150 g di scamorza affumicata;
- 400 g di pomodori pelati;
- 1 scalogno;
- 1 dl di vino bianco secco;
- basilico fresco;
- olio extravergine di oliva q.b.;
- sale q.b.
Preparazione
Tritiamo lo scalogno e poniamolo con l’olio in una padella. Uniamo metà della salsiccia sbriciolata e senza budello, facciamo rosolare e sfumiamo con il vino bianco. Aggiungiamo i pomodori pelati e un pizzico di sale. Copriamo la pentola con un coperchio e lasciamo cuocere la salsa per circa 30 minuti a fuoco moderato. Nel frattempo, tagliamo la scamorza a fettine. Spezziamo gli ziti in quattro parti e mettiamoli in acqua bollente salata; scoliamoli al dente e condiamo con il sugo preparato, aggiungendo il basilico fresco.
A questo punto mettiamo gli ziti conditi in una pirofila unta di olio di oliva e formiamo un primo strato di pasta; mettiamo sopra la scamorza a fettine e una parte della salsiccia restante; fare un secondo strato di ziti e proseguire in questo modo fino ad esaurire gli ingredienti, terminando con la pasta. Cospargiamo la scamorza a dadini e facciamo gratinare al forno per circa 20 minuti a 200 gradi. Infine sforniamo e lasciamo riposare per qualche minuto prima di servire.
Buon appetito!
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.