A Bari l’esposizione dell’artista Pop Ugo Nespolo

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Si concluderà il 17 ottobre l’esposizione, presso la Contemporanea Galleria D’Arte di Bari (via N. Piccinini), di trenta opere uniche, che l’artista  Ugo Nespolo ha appositamente realizzato per questa mostra.

Ugo Nespolo è considerato uno dei più grandi artisti Pop italiani, viventi. Le sue creazioni caratterizzate da un vivace cromatismo, da inserti  di vari materiali  e diverse tecniche, esplicano una visione ironica e gioiosa del fare arte. Le sue ricerche nella seconda metà del secolo scorso, lo porteranno ad esplorare le visioni Futuriste, Dadaiste e Concettuali, fino ad avvicinarsi alla filosofia del movimento “Fluxus” (Tutto è arte) e a cimentarsi anche con l’aspetto filmico  e relativo alle innovazioni artistiche delle arti applicate ( elementi di arredo, macchine, Oggetti Condizionali) che lo porteranno alla ribalta della scena internazionale.

La Patafisica

Dopo le sue interazioni con le corrente artistiche e intellettuali del nativo Piemonte, dove in quegli anni stava nascendo il Concettualismo e l’Arte Povera, e le frequentazioni espositive nel panorama cosmopolita dell’Arte (incontrerà, tra gli altri, artisti del calibro di Andy Worhol, Yoko Ono, Ben Vautier), Nespolo approda alla “Patafisica” insieme al collega e amico Enrico Bay (1924-2003), con il quale negli anni settanta aprirà a Milano del “Premiato Studio d’Arte Bay & Nespolo”.

La Patafisica definita dal suo creatore, lo scrittore francese Alfred Jarry, come la “Scienza delle soluzioni immaginarie”, ha attirato nel tempo vari tra scrittori, filosofi, cineasti, matematici e critici, nonché, appunto, artisti. Questa “logica dell’assurdo” rispecchia una visione del particolare integrativa e contrapposta allo stesso modo alla concezione   generalistica della percezione delle cose; giungendo sino all’enunciazione dell’equivalenza dei contrari.

L’esposizione barese

Organizzata dal gallerista Giuseppe Benvenuto, l’esposizione barese è caratterizzata da un filo conduttore che racchiude l’evoluzione stilistica dell’artista e il suo spirito ironico e immaginifico insieme alla volontà di rendere alcuni omaggi ai maestri del Novecento come Dalì e De Chirico. Durante la serata inaugurale l’artista ha inoltre presentato il suo ultimo libro: “Per non morire d’arte”, pubblicato dalla Casa Editrice Einaudi.


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