Un doppio appuntamento con l’arte di Felice Casorati (1883-1963) è in corso in questi giorni, sino al 29 giugno, a Milano. Una grande antologica a titolo:”Casorati” presso le sale di Palazzo Reale e una selezione di undici opere con il titolo:”Casorati. Silenzi e assonanze” presso la galleria Tornabuoni Arte.
L’artista
Nella sua lunga carriera l’artista piemontese ha avuto modo di raccontare il suo mondo artistico cimentandosi in diverse discipline: dalla pittura alla scultura, dalla scenografia al design, dalla grafica all’illustrazione.
Esponente di spicco della corrente Simbolista (anche se a volte avvicinato anche alla corrente del Realismo Magico), ha però spaziato nell’intero ambito delle avanguardie novecentiste. Già ventiquattrenne ha esposto per la prima volta una sua opera alla Biennale di Venezia del 1907 e da allora sia i riconoscimenti nazionali e internazionali che le esposizioni in tutto il mondo, si sono susseguiti.
La sua filosofia artistica così ispirata dalla tradizione figurativa trecentesca e quattrocentesca, si traduce in una plasticità fatta di piani e volumi quasi statici ma al contempo vibranti di sensibilità, metafore e un cromatismo tonale.
“Vorrei saper proclamare la dolcezza di fissare sulla tela le anime estatiche e ferme, le cose mute e immobili, gli sguardi lunghi, i pensieri profondi e limpidi […] ”
Felice Casorati
La Mostra a Palazzo Reale
Fonte foto: Giuseppe e Luciano Malcangi
In collaborazione con l’Archivio Felice Casorati e con raccolte private e museali, come la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, l’esposizione presenta più di cento opere esaustive della poliedrica produzione dell’artista.
Nelle quattordici sale a lui dedicate si ripercorrono cronologicamente i diversi periodi della produzione di Felice Casorati: dagli esordi, alla fase simbolista, alle varie sperimentazioni, sino alla fine degli anni cinquanta, corredati da fotografie e documenti che esplicitano anche la vita e la poetica dell’artista piemontese che seppe apportare contributi significativi in molti campi.

Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.