Barocco Globale; il mondo a Roma nel secolo di Bernini è il titolo della mostra presente alle Scuderie del Quirinale fino al 13 luglio 2025. Ideata insieme con la Galleria Borghese su progetto di Francesco Freddolini – docente di storia dell’arte all’Università La Sapienza di Roma – e di Francesca Cappelletti– direttrice della suddetta Galleria e docente all’Università di Ferrara-la mostra si avvale della collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica Corsini e Barberini, oltre al VIVE Vittoriano e a Palazzo Venezia, alla Presidenza della Repubblica e alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore; di rilievo anche l’apertura per l’occasione del Salone dei Corazzieri, della Cappella Paolina e della Sala del Mascarino all’interno delle Scuderie.
Finalità e varietà della mostra Barocco globale
“La città del Papa […] rivela una prospettiva nuova: quella di una città veramente globale in cui gli artisti guardano al mondo che si dispiega sotto i loro occhi grazie alla continua presenza di ambascerie straniere, dal Giappone, dalla Persia e dal Congo, all’arrivo di materiali preziosi da ogni parte dell’universo […], mentre esotico e fantastico si fondono e caratterizzano il linguaggio dei grandi artisti e dei loro capolavori”
Così afferma Francesca Cappelletti nell’intervista che spiega come è stata realizzata la mostra. Quindi un sincretismo mondiale rendeva Roma cosmopolita ai tempi del Bernini: con lui Pietro da Cortona o Nicola Poussin “dialogano” con i loro dipinti con Antoon van Dyck, Rubens e Rutilio Manetti nel ritrarre la deportazione degli Africani nel mondo occidentale, ma anche i viaggi dei missionari, degli ambasciatori di Persia come dei cattolici inglesi, dell’esotismo egiziano con le principesse etiopi, le icone sacre cinesi con il fantastico del Giappone.
Rio de la Plata di G. L. Bernini: modello preparatorio per la Fontana dei Fiumi
Opere di particolare interesse nel “Barocco globale”
Sorprende lo spettatore proprio il busto in marmo con cui si apre la mostra: è quello di Antonio Manuel Ne Vunda, ambasciatore del Congo- scolpito da Francesco Caporale e presente nella Basilica di Santa Maria Maggiore-giunto a Roma dopo un lungo viaggio e morto in Vaticano prima dell’Epifania nel 1608. E’ stato paragonato, ma anche raffigurato pittoricamente, a Baldassarre dei Re Magi, e la sua missione celebrata perché evangelizzò con successo i popoli africani. Altrettanto interessante è il bozzetto monumentale della Fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona in cui c’è la personificazione del Rio de la Plata con un personaggio caratteristico dell’Africa centrale. Di particolare pregio anche Annibale che attraversa le Alpi di Poussin, che ritrae un elefante ispirandosi a quello che fu ospitato a Palazzo Venezia all’epoca, attirando folle di curiosi: grazie a questo evento, Cassiano del Pozzo decise di ispirarsi alla Seconda Guerra Punica per poterlo raffigurare. Ispirati dall’ esotismo egiziano sono Cesare che rimette Cleopatra sul trono di Pietro da Cortona e l’Andromeda di Rutilio Manetti e Armida, vestito indossato da Maria Mancini Mazzarino, ispirato alla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, dove mito ed epica cavalleresca si fondono sapientemente con sfarzo di vestiti, acconciature e animali di un mondo immaginario altro e lontano dalla realtà romana. Infine le tele di Rubens che ritraggono il missionario francese Nicolas Trigault in abiti cinesi, i quadri che ritraggono Robert Shirley, ambasciatore cinese, con la moglie in abiti persiani di Van Dyck (1622) sono stati prestati eccezionalmente dal National Trust for Scotland per esemplificare l’arte dei due grandi pittori che imprimono esotismo contaminando la realtà con esotismo favoloso delle città da loro visitate.
N. Poussin- Annibale attraversa le Alpi a cavallo di un elefante
Storie di scambi culturali e artistici, di cosmopolitismo e globalizzazione, di interculturalità e di contaminazione tra tradizioni, vestiti, acconciature, animali e piante esotiche: tutta questa straordinaria varietà rese già nel XVII secolo Roma una città in grado di comporre la diversità, tessendo una grande rete mondiale di ponti e di collegamenti universali.
B. Fioravanti - Maria Mancini Mazzarino in veste di Armida