Maurice Utrillo. Vita disordinata di un uomo che amava bere

Maurice Utrillo. Vita disordinata di un uomo che amava bere

Maurice Utrillo è stato un pittore francese vissuto a cavallo tra Otto e Novecento. Nato a Parigi nel 1883 e morto a Dax nel 1955, Utrillo ha condotto una vita disordinata, fatta prevalentemente di bevute e disagi mentali.

Maurice Utrillo, l’enfant prodige di Suzanne Valadon

Maurice Utrillo era il figlio di una modella che aveva la fama di posare per i più importanti pittori di fine Ottocento. Si chiamava Suzanne Valadon, e prima di essere musa, nonché amante, degli artisti a lei contemporanei, fece i mestieri più svariati, come la circense, poi la sarta, la fioraia, eccetera.

A 18 anni Suzanne rimase incinta, ma il figlio ebbe inizialmente una paternità sconosciuta. Maurice dovette aspettare di compiere undici anni prima di ricevere un cognome.

Si dice, infatti, che fu un artista spagnolo, tale Miguel Utrillo y Morlius, a presentare una documento legale che lo riconoscesse padre del bimbo. Alcuni invece sostenevano che il padre fosse Edgar Degas.

Un piccolo Maurice Utrillo ritratto accanto a sua madre
Fonte foto: frwikipedia.org

Suzanne era una donna avvenente ma soprattutto curiosa. Grazie alle relazioni intessute negli ambienti più frenetici della Belle Époque, si appassionò alla pittura. Fu lei stessa a spingere Maurice verso quest’arte, avendo notato nel figlio una naturale predisposizione al disegno.

Tuttavia, Suzanne – che è stata anche la prima donna ad entrare nella Société National Des Beaux-Arts – non trascorreva molto tempo con il piccolo Maurice.

Ad occuparsi di lui fu la nonna che, non sapendo come curare le frequenti crisi epilettiche del nipote, gli dava da bere il vino. Fu questo l’inizio di una vita trascorsa all’insegna dell’alcol.

La Rue Bayen à Paris
Fonte foto: Flickr

Maurice Utrillo: la fama e l’alcol

Pur avendo vissuto in estrema miseria sin dalla gioventù, Maurice Utrillo ebbe il modo di farsi conoscere negli ambienti artistici e, seppur tardi, egli ricevette la consacrazione a pittore talentuoso.

Come la madre, anche Maurice dipingeva nature morte, tuttavia nella prima parte della sua produzione artistica si dedicò principalmente a ritrarre il suo quartiere natale, Montmartre. Amava dipingere en plein air, come se le strade non fossero altro che corridoi di casa sua.

Maurice, tuttavia, ebbe scarsa consapevolezza del suo livello di notorietà e bravura, nonostante ottenne la Legion d’Onore dal governo francese nel 1928.

Conobbe molte personalità di spicco dell’allora ambiente bohémien, come il nostrano Amedeo Modigliani, con il quale condivideva l’amore per il bere.

Una leggenda dice che per gran parte della sua vita abitò sopra un’osteria, in modo tale che gli fosse più semplice procurarsi il vino.

Aux Vignobles de France, Boulevard du Montparnasse à Paris
Fonte foto: Artnet

Gli ultimi anni di vita al fianco di Lucie Valore

Maurice Utrillo dovette fronteggiare l’aggravamento della sua salute. Pur avendo ottenuto una certa notorietà, dissipava le poche ricchezze nel consumo di alcol.

Inoltre, con i disordini psichici che ereditò dall’infanzia Utrillo fece i conti anche con una devastante solitudine, vivendo appartato nella campagna parigina.

In età adulta si sposò con la pittrice Lucie Valore, e ridusse le uscite per andare a dipingere. Preferì chiudersi in casa, ritraendo gli scenari dalla finestra oppure imparava a memoria i paesaggi che avrebbe ritratto in un secondo momento.

Maurice Utrillo non conobbe mai il suo vero padre, ma fu circondato da forti figure femminili, dalla madre alla moglie, che seppero fargli coltivare il suo talento sostenendolo nei momenti più critici.

Pochi anni dopo la sua morte, un giovane Piero Angela si recò a una retrospettiva dedicata al pittore, realizzando un servizio televisivo che ricordasse il suo operato.