“Abbandonare un gatto’’ è il nuovo libro di Murakami, uscito per Einaudi il 17 novembre 2020. In 76 pagine, lo scrittore parla per la prima volta dei suoi ricordi d’infanzia e della sua famiglia, regalandoci uno splendido memoir sapientemente illustrato da Emiliano Ponzi. In particolare, il racconto si concentra sul padre, e mescola ricordi toccanti con episodi di vita quotidiana.
Lo scrittore
Haruki Murakami è uno scrittore giapponese, ormai famoso in tutto il mondo. Le sue opere sono state tradotte in cinquanta lingue diverse, viaggiando tra milioni di lettori di tutte le età. Prima di diventare uno scrittore professionista, ha gestito per anni un bar assieme alla moglie. Ha iniziato a scrivere seriamente quando ha compiuto 29 anni, conquistando nel tempo la fama che sappiamo. Ciò che lo contraddistingue, è una scrittura scorrevole e per certi versi minimalista, fatta di termini semplici e chiari. Per alcuni versi, ricorda alcuni autori della letteratura americana. Inoltre, alcuni personaggi inventati dall’autore compaiono ciclicamente nei suoi romanzi, creando continuità d’azione. Il suo stile è chiamato “Realismo magico’’.
Realismo Magico
Questo stile letterario è spesso direttamente collegato a Gabriel Garcia Marquez e alla sua opera ”Cent’anni di solitudine”. Ciò che accomuna i testi che ne fanno parte, sono gli elementi di paranormale nella storia, il numero elevato di descrizioni relative ai cinque sensi e le molteplici leggende popolari citate.
Norwegian wood
La prima opera famosa nel mondo occidentale è stata “Nel segno della pecora’’, uscita nel 1982. È la storia di un pubblicitario trentenne che attraversa un periodo complicato e si ritrova, per cause fortuite, a compiere un percorso di ricerca della felicità. Ma quella che ne ha davvero decretato il successo internazionale è “Norwegian wood’’, uscita nel 1987.La storia si basa su un flashback narrato in prima persona da Watanabe Toru. Essa è ambientata negli anni Settanta, ma i moti rivoluzionari dell’epoca fanno solo da sfondo ai problemi del giovane protagonista. Il ragazzo è quasi ossessionato dal ricordo del suo amico morto e della rispettiva fidanzata. Anche in questo caso, il protagonista affronta un cammino di crescita personale (tema ricorrente nei suoi romanzi), finndo col capire che il dolore è parte integrante della vita e non la sua nemesi.Tra i suoi altri libri, ricordiamo in particolare “Dance, dance, dance’’, in cui il tema principale è l’abbandono, “Kafka sulla spiaggia”, in cui compare la filosofia hegeliana, e “1Q84”, che parla del disagio dei ragazzi nel cercare di ambientarsi e relazionarsi nella società contemporanea.
Nel 2009, Murakami ha ricevuto l’onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere di Spagna’’.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.