A Milano c’è un libraio molto speciale che porta i libri proprio dai lettori: un mitico libraio itinerante che si è inventato un nuovo modo di fare il suo mestiere. Un modo eco sostenibile, addirittura, che giova non solo alla sua salute, ma anche a quella di tutti noi. Stiamo parlando di un libraio che consegna i libri direttamente al domicilio dei lettori, in bicicletta. Una vera e propria libreria ambulante, sistemata su un carrettino rosso, che si sposta puntuale ed efficente in ogni angolo della città.
Tra i librai in Italia è il pioniere della consegna a domicilio. Qualcuno l’ha addirittura definito il “Don Chisciotte dei librai”, per la sua lotta contro i grandi rivenditori online come Amazon, che negli ultimi anni hanno divorato il mercato delle librerie indipendenti. Luca Ambrogio Santini è il suo nome. È un personaggio molto conosciuto dalle parti di corso San Gottardo, nella zona dei Navigli, perché titolare fino al 2013 della libreria in largo Mahler che si trovava davanti all’Auditorium. Un luogo che era molto apprezzato per la sua cura nel soddisfare le richieste dei clienti. Ma la concorrenza spietata di altre librerie in zona, gli alti e bassi della crisi economica che ha colpito il nostro paese e i costi troppo elevati di gestione, hanno fatto sì che nel 2013, appunto, la libreria di Luca chiudesse. Ma da questa triste esperienza, Santini non ha perso la sua voglia di fare, anzi, ha tratto quella spinta rivoluzionaria che gli ha permesso di reinventare il suo lavoro, perchéla passione del libraio Luca per il suo mestiere è troppo forte: cosa fare, dunque, se si è librai ma non si ha più una libreria? Grazie a una licenza da itinerante, Luca Santini apre “LibriSottoCasa”, a Milano, e diventa un libraio itinerante. Si sposta con una bicicletta rossa carica di libri, che si trasforma magicamente anche in banchetto all’occorrenza, e li consegna direttamente ai lettori.
È attivissimo il libraio Luca. Collabora con scuole, associazioni, biblioteche, partecipa a festival, fiere, mercati. È preparatissimo anche sui libri per bambini.Parla di libri con passione ed entusiasmo e asserisce che da quando si sposta con la sua libreria itinerante, ha scoperto il quartiere. Il suo lavoro, così, diventa missione: il contatto con il lettore è ciò che più lo emoziona, che lo gratifica. Con alcuni dei suoi lettori più forti ha instaurato un vero e proprio rapporto di amicizia dato che egli punta tutto sul ruolo che possono avere i consigli di un esperto libraio, anche nell’era dell’e-commerce. È commovente vederlo girare per le strade con la sua piccola e poetica libreria itinerante, come se la cultura lasciasse per le vie il profumo, l’eco delle storie e delle passioni.
“La mia è la libreria più piccola del mondo“, spiega. “Appena 2 metri quadri, in cui c’è tutto quello che serve. Quello che propongo oggi è un lavoro diverso. Nella libreria fisica avevo circa 12mila titoli, ora nel mio magazzino ne ho poco meno di mille. Devo essere sempre molto tempestivo per fare la mia proposta. Quotidianamente faccio ricerca per trovare i titoli più interessanti e validi da proporre al pubblico. È un duro lavoro, importante però per salvaguardare questa fetta di mercato”.
Un servizio che promuove da sempre, e che tanti suoi colleghi, sempre nel circuito indipendente, hanno deciso di promuovere durante questo periodo in cui la pandemia blocca molte persone e attività. Da quando Milano era entrata nella zona rossa, infatti, per lui (ma anche per tante altre piccole librerie della città) le richieste di consegne raccolte direttamente attraverso la sua pagina Facebook, ma anche su Whatsapp e via mail, erano aumentate (e di molto).
“Con la pandemia le persone devono uscire il meno possibile, quindi le consegne a domicilio e la promozione online sono determinanti. E non è facile per le librerie indipendenti. Dobbiamo resistere alla pandemia. Se è vero che l’e-commerce arriva anche laddove non ci sono librerie, è altrettanto vero che la presenza fisica del libraio che può consigliare e dialogare con il cliente è un valore aggiunto. Un elemento che sta scomparendo e che non dobbiamo perdere”.
“Vorrei essere più veloce di Amazon”, racconta il titolare di “LibriSottoCasa” e sottolinea che Amazon non può avere un rapporto sociale con un territorio: lui sì. Ed è questo che lo galvanizza ogni giorno.
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.