Il 27 gennaio di ogni anno è ricorrenza internazionale celebrare il Giorno della Memoria, una giornata indetta per commemorare le milioni di vittime dell’Olocausto.
In epoca recente, il cinema e la televisione fungono da mezzo di comunicazione fondamentale, anche per le nuove generazioni, per raccontare una delle tragedie più drammatiche della storia moderna, perché non si ripetano i terribili avvenimenti avvenuti nella prima metà dello scorso secolo.
Nel contesto della Seconda Guerra Mondiale, infatti, si verificò la deportazione di milioni di prigionieri in campi di lavoro e campi di concentramento. Il 27 gennaio come data per ricordare le vittime della tragedia è stata scelta dalla Assemblea delle Nazioni Unite nel 2005: in questo giorno, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nell’offensiva in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Abbiamo selezionato cinque film, prevalentemente di genere drammatico, che raccontano questi avvenimenti.
1. Il pianista
Adattamento cinematografico tratto dal romanzo omonimo autobiografico scritto da Władysław Szpilman. Il racconto del secondo conflitto mondiale viene visto attraverso gli occhi di un pianista ebreo che sopravvive all’occupazione della Polonia da parte delle truppe tedesche a partire dallo scoppio del secondo conflitto mondiale.
Adrien Brody interpreta egregiamente il protagonista, riuscendo a narrare attraverso uno sguardo sentimenti, sensazioni e paure. Le note melodiose ed allo stesso tempo tristemente struggenti che accompagnano il musicista costituiscono un elemento di forte impatto per lo spettatore, che si trova irrimediabilmente immerso in una spirale di memoria e dolore messi in scena magistralmente.
2. Il bambino con il pigiama a righe
Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di John Boyne. Questo film del 2008 diretto e sceneggiato da Mark Herman è ambientato durante la seconda Guerra mondiale e racconta da vicino l’amicizia tra il giovane figlio del comandante di un campo di concentramento ed un bambino ebreo che vive all’interno del campo.
Il filo spinato e la recinzione che separa i due bambini non limita l’accrescere della loro amicizia: i bambini non vedono differenze tra di loro, e stringono un profondo legame, nonostante le difficoltà causate dalla distanza. Complice un finale straziante, il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui un premio Goya per il miglior film europeo.
3. Schindler’s List
Pellicola del 1993 diretta da Steven Spielberg. Ispirata al romanzo “La lista di Schindler“, scritto da Thomas Keneally, è basato sulla vera storia di Oskar Schindler, un industriale tedesco che a costo di mettere a rischio la propria carriera e vita, riesce a salvare migliaia di ebrei dallo sterminio. Considerato dalla critica specializzata uno dei migliori film della storia del cinema, ha ricevuto 7 statuette ai premi Oscar nell’anno della sua pubblicazione.
La pellicola è stata girata interamente in bianco e nero, ad eccezione di alcune scene particolarmente di impatto tra cui la popolare immagine della bambina con il cappotto rosso, presente anche nella copertina ufficiale della versione fisica del film.
4. La vita è bella
Pellicola che ha scritto la storia del cinema italiano, consacrando inoltre l’immagine internazionale di Roberto Benigni, che ha scritto, diretto ed interpretato da protagonista il film. L’attore ha infatti ottenuto il premio Oscar per il migliore attore protagonista, ma il film ha ottenuto anche altre due statuette, tra cui quella di miglior film. Ambientato durante la dittatura fascista. Guido Orefice è un giovane ebreo trasferitosi da poco nella campagna toscana. Qui conosce Dora, con cui ha un figlio.
Nel corso degli anni, le leggi razziali peggiorano notevolmente le condizioni di vita della famiglia, fino a quando l’uomo viene deportato assieme alla moglie ed al figlio in un campo di concentramento. Per proteggerlo dagli orrori del luogo, il protagonista escogita un piano: fare credere al figlio di essere parte di un elaborato gioco. Il film mescola elementi comici e drammatici, riuscendo a trasmettere nello spettatore sensazioni diverse (dalla commozione alla risata) per tutta la durata.
5. Il diario di Anna Frank
Film più datato della lista. La pellicola risale infatti al lontano 1959, ma per le tematiche trattate, per la messa in scena magistrale e per la recitazione notevole degli attori risulta ancora oggi estremamente attuale. Basato sull’adattamento teatrale del diario, è stato girato a distanza di appena quattordici anni dalla morte di Anna Frank.
La pellicola racconta la vita della ragazza ebrea nella soffitta in cui era rinchiusa per nascondersi dalle truppe tedesche: sono costretti a camminare a piedi scalzi, non possono guardare fuori dalle finestre durante il giorno e devono inoltre evitare di fare qualunque minimo rumore o movimento che possa destare sospetti. Sono seguiti a questo film numerosi remake e adattamenti che hanno come soggetto Anna Frank, soggetto dell’autobiografia da cui sono tratte le opere cinematografiche.
Nato ad Udine e studente di Comunicazione, Tecnologie e Culture digitali all’Università La Sapienza di Roma. Appassionato di cinema, serie tv, sport ed attualità. Con esperienze pregresse per 4 testate giornalistiche, il mio sogno è intraprendere un percorso di giornalismo internazionale.