Nel 2018 il thriller svedese “The Guilty – il colpevole” (Den skyldige) fece parlare di se partecipando e vincendo alcune categorie di vari festival internazionali, tra cui il nostro Torino Film Festival, in cui gli vennero riconosciuti i premi di “miglior attore” a Jakob Cedergren e di “miglior sceneggiatura”. È però al Sundance Film Festival, paradiso indiscusso del cinema indipendente, che il film di Gustav Moller riuscì a trovare la definitiva consacrazione vincendo la categoria “Audience Award: World Cinema Drammatic.”, ovvero, il premio del pubblico.
Grazie a questi riconoscimenti, tra i produttori di Hollywood, sempre a caccia di idee già pronte per l’uso da rimpacchettare con budget capienti e cast di volti noti, partì la gara per accaparrarsi i diritti dell’opera, da cui il colosso dello streaming Netflix è uscito vincitore sborsando la modica cifra di 30 milioni di dollari.
La trama di The Guilty è incentrata su un’agente di polizia problematico che viene confinato a rispondere al centralino delle emergenze. Un lavoro vissuto con insofferenza, ma che presto si trasformerà in incubo, quando riceverà la chiamata di una donna in pericolo che gli consente di rimettersi in gioco. Per la versione americana, Netflix ha deciso di puntare sul regista Antoine Fuqua, il regista di “Training Day”, e su Jake Gyllenhaal come protagonista, dopo le fatiche da cattivo Marvel in “Spiderman: Far from home”. I due hanno già collaborato insieme nel film del 2015 “Southpaw – l’ultima sfida”, mentre lo sceneggiatore scelto per adattare la storia, Nic Pizzolato, creatore del cult televisivo pluripremiato di HBO “True Detective” (in Italia trasmesso su Sky Atlantic), che ha collaborato con Fuqua nel remake del classico western “I magnifici 7” nel 2016.
Jake Gyllenhaal si è detto entusiasta nel lavorare ancora con Fuqua, e che la precedente esperienza in Southpaw è stata una delle sue migliori esperienze artistiche, vedendo in The Guilty il potenziale di una storia speciale che entrambi sentono molto vicina.
Le riprese inizieranno a Novembre, seguendo i protocolli Covid-19.