Il mare per guarire

Quando si pensa al mare viene facile associarlo alle vacanze, all’estate, al prossimo viaggio da organizzare, in cerca di divertimento e tintarella, ma anche di relax e pace.

 

Questa risorsa naturale di cui beneficia il turismo ha, però, diversi valori aggiunti, riconosciuti a livello scientifico, per la cura del  corpo, della mente e dello spirito.

 

E’ risaputo che l’ambiente marino sia il più adatto per la cura o la prevenzione di alcune patologie respiratorie, cardiocircolatorie, o delle articolazioni attraverso l’azione combinata dei tre elementi fondamentali , ossia, il clima, l’acqua e la sabbia. Parliamo dunque della talassoterapia che si suddivide in: climatoterapia, sabbiature e balneoterapia.

 

L’ossigeno, lo iodio, il cloro, l’ozono e le radiazioni solari (per queste ultime bisogna fare attenzione ai modi e ai tempi di esposizione), influiscono beneficamente non solo sull’apparato respiratorio, ma anche su diverse problematiche fisiche come il rachitismo infantile, per esempio, o sugli stati allergici, sui problemi linfatici o cutanei o sugli stati di carenza immunitaria o su quelli convalescenziali. In particolare i raggi solari sollecitano in maniera positiva la pelle, il tessuto osseo, l’apparato neuroendocrino; inoltre pare che essi influenzino l’aumento dei globuli rossi del sangue, la diminuzione della glicemia (il cosiddetto zucchero nel sangue), l’aumento della calcemia (calcio nel sangue), l’aumento dell’ampiezza degli atti respiratori e il metabolismo basale (cioè il consumo di energia a riposo).

 

Le sabbiature svolgono la loro azione terapeutica grazie all’aspetto termico che caratterizza la sabbia e quello chimico-fisico, collegato alla composizione. Restare coperti dalla sabbia, dietro un’esatta indicazione medica, però, (perchè invece potrebbero recare danno ad alcuni soggetti più delicati) dà sollievo alle articozioni : cura artrosi e reumatismi, fratture, lussazioni e distorsioni, malattie allergiche e della pelle, osteoporosi ed addirittura obesità.

La balneoterapia, infine, sfrutta l’azione detergente e tonificante  dell’acqua di mare che aiuta la pelle a combattere il formarsi del sebo in eccesso. Inoltre il massaggio del moto delle onde aiuta i problemi a carico delle vene, arterie e capillari, portando giovamento, nel concreto, ai gonfiori delle gambe e , per le donne, agli inestesismi della cellulite.

 

Non meno importante, come beneficio che la balneoterapia apporta,  è la possibilità di praticare sport, come il nuoto, il surf, la vela o le immersioni. L’attività fisica sviluppa la produzione di endorfine, ormoni rilasciati dal cervello che influiscono positivamente sull’umore.   

 

Il mare e le emozioni

 

Si entra qui, in un discorso più intimo e sensoriale, quasi poetico. La letteratura e la poesia sono ricchissime di contributi su tale aspetto. Non è questo l’ambito, però, di disquisire sulle citazioni di opere e di autori, ma possiamo fare un accenno meno giornalistico e più emozionale, sulla guarigione del cuore e della mente che il mare offre. 

 

Ci possono essere, infatti,  momenti nella vita in cui ci si sente letteralmente a terra. Si ha difficoltà a ritrovare se stessi. Tutto sembra oscuro ed assordante. Si stenta a mettere ordine nella testa e il cuore si affatica nello stare dietro ai sentimenti di angoscia, paura, solitudine, frustrazione, rabbia. Sembra che qualcuno abbia spento la luce, a volte anche senza un motivo.

 

Spesso, in questi momenti, sembra che nessuno riesca a riempire quel vuoto che ci spaventa, ci opprime. Un vortice maligno risucchia le energie e prevale quella parte di noi che non conoscevamo e che non ci piace. Ci capita così, di allontanare relazioni anche importanti, che si tradiscono inconsapevolmente. Il mondo ci appare nemico, le giornate inutili, i piaceri inesistenti. Il dolore  scende nell’anima e gonfia le vene del veleno più tossico, che toglie lucentezza agli occhi. Ci sfugge l’antidoto, come una chimera beffarda.  Esistono, però, dei fili invisibili che non si percepiscono nettamente, ma che ci tirano verso rifugi preziosi. Ed ecco che un giorno, dopo mille e uno sempre in più, di stanchezza soffocante, potremmo ritrovarci in riva al mare, senza sapere come. Può essere inverno o piena estate, può esserci il sole che splende e sorride, o nuvole cupe che tuonano tempeste imminenti. Ci può essere la luna, lassù nel cielo a specchiarsi nel nero disteso sul mondo e mille stelle a farle il solletico, o niente: solo buio tra soffitto ed acqua, ma comunque quel rifugio magico, offre doni preziosi.

 

Il solo ascoltare il mare ci costringe a fare silenzio, a mettere ordine. Quando è agitato dai venti forti come la nostra rabbia dopo un tradimento o fallimento,  la sua ira schiumosa, il suo tumulto potente , il suo roco ruggito affiancano il nostro e insieme, affannati e dannati in una danza sfrenata,  bruciano nel cuore fino a ridurre in cenere motivi e rancori, ragioni e torti, e quei tradimenti e quei  fallimenti, stremati, si esauriscono Quando al contrario, è calmo e limpido,  possiamo sederci davanti a lui, come vicino ad un caro amico, per contemplarne la maestosa bellezza e lasciare che il suo tono pacato e languido, docile, accarezzi le ferite e accolga le preghiere. In quelle volte, possiamo affidargli i nostri sogni, senza vergogna. Possiamo confidargli ogni segreto, chiedendogli di cullarlo fino al bacio con il cielo, dove un giorno andremo a riprenderli. Lui ci  promette, in quei giorni,  un viaggio speciale, attraverso cui ritrovare la nostra dimensione, consegnandoci un respiro aspro di sale , ma forte di vita. A guardar bene, potrebbe venire su dal verde del suo fondale, una medusa leggera a mettere in mostra l’eleganza e la perfezione, la sinuosa ombra slavata, simile ad un fantasma, finemente contornata di un violetto filiforme, che gioca con l’onda lenta del mare. Affiorando potrebbe, con un sorriso, in un soffio leggero ma corposo, sussurrare il suo coraggio. Quello che troppo spesso agli uomini manca. Lei, essere vacuo che tutti odiano e scansano terrorizzati, che molti tentano di uccidere per non essere ustionati, è lì, bellissima, indifferente e regale, tranquilla : nulla la scalfisce, nulla la turba e contemplandola, non la si teme più. Se poi appaiono nugoli di pesciolini argentati che, increspando l’acqua di bagliori ballerini, sembrano coriandoli festosi spruzzati per farci una carezza, ci potremmo ritrovare a sorridere e così, silenziosamente  potrebbe scendere una lacrima, come se quell’effusione avesse aiutato il malessere a venir fuori dentro quella goccia salata. Davanti al mare possiamo allungare lo sguardo verso l’infinito, e la cromoterapia d’azzurri e verdi che ingoieremmo , potrebbe sollevare le polveri sottili che annebbiano la nostra mente, disperdendole nella luce. Potremmo anche ricevere, poi, un bacio lieve. Sarà la brezza marina, fiato vivo del mare, che con un bisbiglio caldo, domerà le paure, sciogliendole piano. Passeggiando per un pò sulla battigia, che morbida accoglie le nostre impronte, potrebbero sembrarci sole, sulla sabbia, pesanti e ancora un po’ tristi, ma basterà trascinare un ricordo felice, come un ramo lasciato lì dalla marea, assieme ad alghe e conchiglie vuote.  Ci farà compagnia. Altre volte il mare, dio da sempre e per sempre, ci racconterà favole eterne, di amore ed amicizia, di speranze e progetti. Tutte sono scritte e raccolte fra le onde e sono pronte per essere udite, specie a sera, per guidare nella notte i cuori trafitti e quelli vagabondi, quelli forti e quelli appena nati. Perciò, quando il sole scende a visitare gli abissi, e la luna sale per svelare i mille suoni delle onde, bisogna, almeno una volta nella vita, sedersi immobili ad aspettare che la riva restituisca la magia di ogni esistenza che dalla creazione fino a noi, ha trovato pace tra le acque. In quelle notti, anche se senza stelle, la mente insegue un volo ardito. Scrive sulla sabbia le ferite, catalogando ogni spigolo, ogni livido, ogni taglio e per ognuno trova cura, cosicchè all’alba, nell’arrossir del cielo prima, e poi scivolando dall’arancio al rosa acceso, verso un azzurro tenue e poi brillante, il giorno sia possente di progetti ed energia e il cuore sarà guarito.