27 agosto 1967: muore Brian Epstein, il quinto Beatle

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Definito il “quinto Beatle” per l’importanza che ha rivestito nel supporto mediatico della band e nella diffusione della loro fama, Brian Epstein diventò un imprenditore musicale inglese, che gestì gli affari dei Beatles dal 1962 fino alla sua morte.

Egli, quando li notò in un famoso – ma all’epoca misero – pub sotterraneo di Liverpool, (il Cavern Club) non aveva alcuna esperienza nella gestione di band, ma aveva fiuto per riconoscere i talenti e soprattutto aveva le abilità per promuoverli attraverso la sua “parlantina” e la facilità con cui riusciva a creare contatti nel settore.

Una personalità influente

Da ragazzo non aveva una gran voglia di studiare, voleva fare l’artista e il designer, ma il padre che era commerciante “vecchio stampo” lo mandò a lavorare nelle varie attività di famiglia. Prima lavorò nelle vendite nel negozio di mobili e antiquariato, e dimostrò spiccate capacità commerciali. La sua brillante personalità gli faceva vendere oggetti costosi, che le persone non pensavano neanche lontanamente di volere, prima di varcare la soglia del negozio.

Ma la svolta ci fu quando si incaricò dell’espansione del negozio di musica di famiglia, il “NEMS“: quest’ultimo diventò un punto di riferimento per tutti gli appassionati, crescendo fino ad aprire in poco tempo un secondo punto vendita grazie alle abilità di marketing di Brian.

Epstein si occupò di ridefinire l’immagine dei Beatles, agli esordi eccessivamente trasandata e hippie per i suoi gusti, spingendo per uno stile di abiti più sobrio, elegante, pulito e identico per tutti i componenti – così come il taglio dei capelli – per renderli subito riconoscibili.

Loro non erano assolutamente nella top ten delle band che cercavano di sfondare, e già da un paio d’anni tentavano di emergere senza grande successo. Eppure il loro nuovo manager aveva scoperto una delle band più grandi di tutti i tempi, e lui sapeva di averci visto giusto.

Grazie alla sua propensione naturale nel riuscire a creare occasioni importanti, in ambienti di sempre maggior livello per l’esibizione della band, l’ascesa fu rapida ed esponenziale: in pochi mesi i Fab Four arrivarono ad essere conosciuti a livello internazionale.

La triste notizia

Il 27 agosto 1967, Epstein venne trovato morto dalla governante nella sua abitazione privata dell’elegante quartiere di Belgravia, a Londra. Anche se era solito assumere un sonnifero in quantità piuttosto elevate – il Carbrital, di cui ne prese 6 pillole – questa volta gli fu fatale (forse perchè mischiato con alcol e perchè ormai ne era troppo assuefatto) così venne registrato tra i decessi per overdose.

Fu un durissimo colpo per il quartetto, che si sentì subito spaesato perchè Eppy (come lo chiamavano affettuosamente) li accompagnava ovunque… era il loro manager, ma anche amico, consigliere e quasi “papà” come lo definì John Lennon: grazie al suo savoir faire e alla sua disinvoltura, sapeva sempre dove dirigere la barca del loro successo.

Spesso si dice che dietro un grande uomo c’è in genere una grande donna, che resta più defilata dai riflettori ma che in sua assenza nulla o quasi sarebbe possibile. Ecco, in questo caso, ora sapete che dietro una grandissima band c’era un uomo formidabile dall’intuito eccezionale, che ha creduto in 4 ragazzi che altrimenti, forse, non sarebbero mai diventati i Beatles.


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