Lo storico locale di Liverpool in cui John, Paul, George e Ringo, meglio conosciuti come i Beatles costruirono il loro successo, rischia la chiusura a causa del Covid – 19.
La notizia è di qualche giorno fa, ed è stata data dallo stesso sindaco di Liverpool, Joe Anderson attraverso il quotidiano di Liverpool Echo.
“Il rischio di chiusura del Cavern a causa del virus dovrebbe raccontare al Governo le difficoltà in cui versa la nostra industria e cultura musicale. La prospettiva di perdere un patrimonio nazionale come il Cavern è tremenda non solo per I fans dei Beatles in tutto il mondo, ma per tutti gli amanti della musica”
Sono 20, i dipendenti del Cavern che sono stati lasciati a casa, la perdita stimata di fatturato è di circa 30.000 sterline a settimana, tanto che la proprietà ha fatto richiesta di un aiuto governativo, senza il quale la chiusura del locale sarà più che necessaria.
Bill Heckle, uno dei responsabili del Cavern Club, ha riferito che la pandemia è stata una delle sfide più difficili della sua vita:
“Anni fa avevamo messo da parte più denaro possibile per poter un giorno reagire ad eventuali periodi problematici, ma non immaginavamo una situazione di queste dimensioni”.
La storia del Cavern Club
Il Cavern club aprì nel 1957 e ospitò quasi 300 concerti dei Beatles tra il 1961 ed il 1963, dopo il loro periodo ad Amburgo. In una di queste performance, i Fab Four conobbero il loro futuro manager Brian Epstein, artefice del loro grande successo assieme al produttore George Martin.
Il successo del Cavern non si è fermato con i Beatles, nel corso degli anni infatti, passarono, i Rolling Stones, Stevie Wonder, David Bowie, Elton John e in tempi più recenti, anche Adele e gli Arctic Monkeys.
Nel 1973 il pub venne chiuso e demolito. E successivamente ricostruito fedelmente, usando gli stessi mattoni, fu ufficialmente riaperto nel 1984. Da allora offre ai visitatoti, musica dal vivo praticamente a tutte le ore.
Ogni anno accoglie circa 800mila visitatori, e proprio quest’anno ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno.
“Fino a sette mesi fa non si poteva nemmeno immaginare uno scenario di crisi per il Cavern”, ha detto Heckle. “Alcuni anni fa abbiamo deciso di tenere più soldi possibile in banca per una eventuale ‘giornata di pioggia’, senza renderci conto che invece ci sarebbe stato un temporale”. I gestori del locale avevano quindi messo da parte “1,4 milioni di sterline in banca che ora sono dimezzati” a causa della pandemia. Anche il sindaco di Liverpool, Joe Anderson, rabbrividisce: “La prospettiva di perdere un gioiello nazionale come il Cavern è terribile “.
Non sappiamo come andranno le cose, quello che speriamo, però è che la situazione migliori e questo pezzo di storia della musica non debba chiudere per sempre.
Nella vita sono stata tante cose, ho sperimentato e fatto lavori che mi sono persino inventata di sana pianta. Sono stata la prima Business Teller in Italia per ben 3 anni, ho aiuto imprenditori e professionisti a raccontare la propria storia sotto forma di libro. Poi ho capito chi sono davvero e sono tornata al mio mondo di appartenenza, a quello che in fondo ho sempre fatto, la meditazione e il mondo spirituale ed energetico. E oggi sono una Guida Spirituale, aiuto le donne a fare pace con loro stesse, a ritrovare la pace interiore e non solo. In tutto questo sono anche una copywriter e articolista da quasi 9 anni.