My Way di Frank Sinatra, poche canzoni hanno lasciato un’impronta così indelebile come questa, nel vasto panorama della musica internazionale. Registrata nel 1968, questa iconica canzone ha fatto la storia della musica, diventando un inno universale all’autenticità e alla determinazione nel percorso della vita. In questo articolo esploreremo la storia dietro la registrazione di My Way e sveleremo il profondo significato che ha reso questa canzone un classico senza tempo.
Chi è Frank Sinatra
Frank Sinatra, nato nel 1915 a Hoboken, New Jersey, è stato un’icona della musica del XX secolo. Conosciuto come The Voice, ha iniziato la sua carriera giovanissimo, diventando uno dei più grandi cantanti e attori di sempre. La sua vita personale, segnata da amori tumultuosi e rapporti non troppo limpidi con la mafia italo-americana, ha aggiunto dramma alla sua carriera luminosa. Sinatra ha incantato il mondo con la sua voce unica, lasciando un’eredità indelebile nel panorama musicale con capolavori come My Way.
La registrazione epica che compie 55 anni
La registrazione di My Way è stata un’epica impresa musicale che ha coinvolto un team di talentuosi musicisti, arrangiatori e, naturalmente, il leggendario Frank Sinatra. Il 30 dicembre 1968, il crooner entrò negli studi di registrazione con la ferma intenzione di creare qualcosa di straordinario, un pezzo che raccontasse la sua storia e riflettesse la saggezza maturata nel corso della sua vita. La melodia, composta da Claude François e Jacques Revaux, fu adattata in lingua inglese da Paul Anka, che lavorò in collaborazione con Sinatra per personalizzare il testo. La registrazione finale catturò l’essenza della personalità unica di Sinatra, con la sua voce profonda che conferiva alla canzone un tocco di intima maestosità.
My way: il testo
And now the end is here
And so I face that final curtain
My friend I’ll make it clear
I’ll state my case, of which I’m certain
I’ve lived a life that’s full
I traveled each and every highway
And more, much more
I did it, I did it my way
Regrets, I’ve had a few
But then again too few to mention
I did what I had to do
I saw it through without exemption
I planned each charted course
Each careful step along the byway
And more, much, much more
I did it, I did it my way
Yes, there were times I’m sure you knew
When I bit off more than I could chew
But through it all, when there was doubt
I ate it up and spit it out
I faced it all and I stood tall and did it my way
For what is a man, what has he got?
If not himself then he has naught
Not to say the things that he truly feels
And not the words of someone who kneels
Let the record shows I took all the blows and did it my way
Il Significato Profondo di “My Way”: Un Inno alla Vita e all’Autenticità
Siamo alla fine degli anni ’60 e la musica sta cambiando: il pop e il rock guidano la rivoluzione musicale (di lì a poco ci sarebbe stato Woodstock!), dei valori, degli usi e dei costumi. I giovani non vogliono più ascoltare vecchi standard jazz ricantati da anziani crooner. Il mondo ribolle. Ed è su questo sfondo che Frank Sinatra si pone delle domande e, durante una cena con l’amico Paul Anka, parla della sua stanchezza, del suo sentirsi fuori tempo, non più in sintonia con il suo pubblico e con un mondo intorno che non riconosce più. Confessa che vuole smettere di cantare e fa i conti sulla sua carriera, le sue scelte, i successi e gli insuccessi, la sua strada.
Paul Anka, che aveva acquistato (per un dollaro, si racconta!) i diritti della melodia del brano francese Comme d’habitude, di Claude François, già riscritta da Jacques Revaux, riversa lo sfogo di Sinatra in un testo potente, che si sposa perfettamente proprio con quella melodia.
Il testo di My Way, nelle mani di Paul Anka cambia completamente senso rispetto all’originale. Non più una canzone d’amore, ma la storia di un uomo che ripensa alla sua vita e non rinnega nulla, neanche i passi falsi, perché fatti sempre restando fedele a se stesso e ai propri desideri.
Il brano ha un significato universale e, seppur cantata da un uomo anziano, risuona con persone di ogni età e cultura. Il testo, che narra di sfide superate e scelte fatte con coraggio, incarna l’individualità e la determinazione nel percorso della vita. Sinatra canta delle gioie e dei rimpianti, ma, soprattutto, celebra il coraggio di seguire la propria strada, anche quando questa è costellata di difficoltà.
La canzone è diventata una sorta di inno personale per coloro che affrontano le sfide della vita con fierezza e autenticità. Un brano senza tempo che continua a ispirare e a emozionare, una testimonianza della potenza della musica nel trasmettere emozioni e connettersi profondamente con l’animo umano.
Classe ’84, laureata in lingue straniere e discipline dello spettacolo. Ama il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte e la scrittura. Indossa spesso gli occhiali da sole “per avere più carisma e sintomatico mistero”.
Ha scritto due fumetti (“I Voccapierto’s – Le Origini” e “I Voccapierto’s – Back to the Vocca”) e ogni tanto insegna quel poco che ha imparato in giro. Il resto del tempo aspetta che suo figlio si addormenti per leggere un libro.