Gli amanti della musica e dello spettacolo sono già in fermento: è in arrivo l’Eurovision Song Contest 2025.
Giunto alla 69ª edizione, il festival canoro europeo (che si ispira al nostro Festival di Sanremo, ndr) continua a unire nazioni attraverso la musica e lo spettacolo.
Vincitore della scorsa edizione è stato l’artista Nemo, quindi ecco che la Svizzera si prepara a ospitare l’evento per la terza volta nella sua storia nella città di Basilea, nelle serate del 13, 15 e 17 maggio presso l’arena St. Jakobshalle.
Una conduzione tutta al femminile
Una delle novità più entusiasmanti di questa edizione riguarda la conduzione, che sarà tutta al femminile.
Michelle Hunziker, nata a Sorengo nel Canton Ticino, sarà una delle presentatrici dell’evento. Nonostante sia naturalizzata italiana, la conduttrice mantiene forti legami con la Svizzera e, grazie alla sua poliedricità linguistica (parla italiano, tedesco e inglese, ndr), si rivela la scelta più azzeccata per una manifestazione internazionale come l’Eurovision.
Accanto a Michelle, sul palco, ci saranno Hazel Brugger, attrice e presentatrice svizzero-americana, e Sandra Studer, nota conduttrice televisiva svizzera.
Con questi presupposti, siamo sicuri che brio e professionalità non mancheranno di certo.
Chi rappresenterà l’Italia?
Per quanto riguarda la partecipazione italiana, come da tradizione, sarà il vincitore del Festival di Sanremo 2025 a rappresentarci all’Eurovision. Nel 2024 è stata Angelina Mango a portare alta la bandiera italiana col brano La Noia, classificandosi al settimo posto. Un ottimo risultato di cui siamo fieri.
Angelina Mango all'Eurovision Song Contest 2024
Ad oggi non possiamo ancora sapere chi calcherà il palco dell’Eurovision, visto che il Festival di Sanremo 2025 si terrà a febbraio. Nel frattempo, gli altri paesi stanno completando le loro selezioni nazionali e l’elenco completo dei partecipanti sarà reso noto solo nelle prossime settimane.
Svolgimento della competizione
L’Eurovision Song Contest 2025 vedrà la partecipazione di 38 paesi. Oltre ai 37 partecipanti dell’anno precedente, infatti, torna in gara il Montenegro dopo due anni di assenza.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito ufficiale dell’Eurovision e sul suo canale YouTube. Per il pubblico italiano, le serate saranno trasmesse sulle reti Rai, su Rai Radio 2 e in streaming su Rai Play, con commenti in italiano che guideranno gli spettatori attraverso la competizione.
Le modalità in cui si svolgerà la gara rimangono invariate rispetto alle edizioni precedenti. L’Eurovision si articola in tre serate: due semifinali e una finale.
I cosiddetti Big 5 (Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, ndr) insieme al paese ospitante, la Svizzera, accedono di diritto alla finale del 17 maggio. I loro rappresentanti, comunque, si esibiranno anche durante le semifinali, pur senza essere soggetti a votazione in quelle serate.
Le restanti nazioni partecipanti si sfideranno nelle semifinali del 13 e 15 maggio, con 16 paesi in gara per ciascuna serata. Solo 10 paesi per semifinale, selezionati attraverso il televoto, accederanno alla finale, portando il totale dei finalisti a 26.
Da ricordare che il pubblico di un paese non può votare per il proprio rappresentante, e l’Italia avrà la possibilità di votare in una delle due semifinali, che sarà comunicata a breve.
Un evento che celebra la diversità e incoraggia l’unione
L’Eurovision non è una semplice competizione musicale: si tratta di un evento culturale che celebra la diversità e l’unità attraverso la musica.
A parlare sono i numeri: ogni anno, milioni di spettatori si sintonizzano per scoprire nuovi talenti e assistere a performance spettacolari in un clima di unione e condivisione internazionale.
L’edizione di quest’anno si preannuncia ricca di energia e divertimento, quindi non ci resta che sintonizzarci il 13, 15 e 17 maggio sulle reti Rai per godere di uno spettacolo formidabile.
Da bambina mi chiamavano “la piccola scrivana”, forse perché stavo sempre con carta e penna in mano. Soprannome profetico? Chi sa. Intanto porto in borsa biro e taccuino, non si sa mai.