Gli uomini non cambiano: il racconto del difficile rapporto uomo-donna

Fonte foto: radionorba.it

 

Gli uomini non cambiano” è la canzone con cui Mia Martini partecipa al 42º Festival di Sanremo, si piazza al secondo posto nella classifica finale e nella 18ª posizione della classifica dei singoli sanremesi. L’interpretazione è carica di pathos, la voce graffiante e la capacità di rendere viva ogni canzone, la rende uno dei brani più amati di Mimì.

Ma di cosa parla “Gli uomini non cambiano”? Racconta del difficile rapporto uomo-donna.

Sono stata anch’io bambina

Di mio padre innamorata

Per lui sbaglio sempre e sono

La sua figlia sgangherata

Ho provato a conquistarlo

E non ci sono mai riuscita

E ho lottato per cambiarlo

Ci vorrebbe un’altra vita”

Il primo uomo nella vita di una donna è il padre, che, come per ogni bambino, del resto, è un supereroe, un punto di riferimento importante, il primo uomo che guardiamo con gli occhi sognanti. Papà diventa più umano man mano che cresciamo, capiamo che non è perfetto, che è fallibile e, nonostante tutto, non smettiamo di ammirarlo e di chiedere un po’ di quell’amore incondizionato che gli riserviamo, non vogliamo essere amate a modo nostro, vogliamo essere amate come lui sa fare, amate per ciò che siamo; ma i genitori sono umani e, a volte, se tradiamo le loro aspettative, se non siamo o non riusciamo ad essere come loro vorrebbero, diventiamo quelli strani, sbagliati, “sgangherati”.

Ed è questo il primo amore difficile con cui ci scontriamo, il primo con cui ci misuriamo ed è papà il primo uomo che cerchiamo di compiacere, il primo uomo di cui cerchiamo di conquistare l’amore.

La pazienza delle donne incomincia a quell’età

Quando nascono in famiglia quelle mezze ostilità

E ti perdi dentro a un cinema

A sognare di andar via

Con il primo che ti capita e che ti dice una bugia

Amare è un atto di fede, di pazienza, una guerra di nervi, amare non è solo felicità. Impariamo la pazienza quando cerchiamo di conquistare l’amore del primo uomo che entra a far parte della nostra vita, papà, quando ci scontriamo con la sua umanità. La famiglia non è sempre facile e non lo è l’adolescenza, non lo è crescere. Non è facile trovarsi in quel limbo in cui l’infanzia è tramontata, ma l’età adulta non è ancora sorta, l’adolescenza è una notte senza luna e a tentoni, nel buio, devi trovare la tua strada. A fare da faro in nel buio sono i genitori, che lo temono e temono anche di più il disorientamento a cui porta, ma gli adolescenti hanno sete di libertà, hanno bisogno di trovare la loro luce da soli e, spesso, la necessità di libertà e le paure dei genitori portano, inevitabilmente, ad entrare in conflitto.

Ciò che un adolescente vuole è uscire da quel buio, da quella terra di nessuno, in cui credi di aver capito chi sei ed evadere da tutto è il solo desiderio, poco importa chi ti da la possibilità di farlo, il primo amore sembra quello eterno, la via di uscita da quel mondo di tenebra, ma non lo è.

Gli uomini non cambiano

Prima parlano d’amore

E poi ti lasciano da sola

Gli uomini ti cambiano

E tu piangi mille notti di perché

Invece, gli uomini ti uccidono

E con gli amici vanno a ridere di te”

Quello che impari con il tempo e l’esperienza è che gli uomini, pur di averti direbbero la qualunque, ti parlano d’amore come se ci credessero davvero, riescono a creare illusioni così reali, che neppure noti la differenza, pretendono di cambiarti e sono capaci di farlo, sono capaci di farti sentire in difetto e così come hai provato a compiacere tuo padre per avere il suo amore, provi a compiacere l’uomo che ami. Spesso ci insegnano che per essere amate dobbiamo compiacere l’altro, nessuno ci spiega che l’amore non è snaturarsi, non è compiacere chi abbiamo a fianco. L’amore passa per l’accettazione dell’altro. E invece gli uomini ti fanno belle promesse, ti fanno sentire in difetto, devi compiacermi se vuoi avermi, questo ci insegnano, solo che, spesso, gli uomini sono volubili, meschini e dopo tante belle parole, vuote e false ti lasciano sola, senza spiegazioni, senza un perché.

Gli uomini ci umiliano, ci deridono con gli amici, pensano di averne diritto, pensano che sia giusto. Non lo è.

Piansi anch’io la prima volta

Stretta a un angolo e sconfitta

Lui faceva e non capiva

Perché stavo ferma e zitta

Ma ho scoperto con il tempo

E diventando un po’ più dura

Che se l’uomo in gruppo è più cattivo

Quando è solo ha più paura

La prima volta che fanno l’amore, le donne, la vivono in maniera diversa dagli uomini, perché diverso il significato che gli si dà. Sarà anche frutto di retaggi culturali antichi e, forse, mai davvero superati, ma per una donna “la prima volta significa donare qualcosa di se, un pezzetto importante, qualcosa che ci renderà diverse ai nostri occhi e agli altrui. “La prima volta” siamo giovani, spaesati, dell’amore crediamo di sapere tutto e, in realtà, crescendo ci renderemo conto di non saperne quasi nulla; forse è per questo motivo che gli uomini non capiscono perché le prime volte per noi sono spesso traumatiche, difficili, sono momenti in cui combattiamo con il dolore, a volte, la paura e la presa di coscienza che, davvero, qualcosa sta cambiando. Quello maschile è un universo che impari a conoscere con il tempo, forse ci vorrà tutta la vita per conoscerlo bene e, forse, neppure basta, ma qualcosa la impari e per gli uomini non è poi tanto diverso. Crescendo impari che gli uomini si fanno forti quando dietro hanno un “branco”, soli, sono esseri spauriti, insicuri, disorientati, a volte.

Gli uomini non cambiano

Fanno i soldi per comprarti

E poi ti vendono la notte

Gli uomini non tornano

E ti danno tutto quello che non vuoi

Ma perché gli uomini che nascono

Sono figli delle donne

Ma non sono come noi

Ci sono alcuni uomini che pensano siamo merce, che il nostro amore sia proporzionato al loro portafogli, pensano di trattarti come gli pare, come se qualcuno di non ben definito, gli avesse legittimati ad arrogarsi un tale diritto. Gli uomini sono capaci di darti l’esatto contrario di ciò che vuoi, alcuni lo fanno per indolenza, perché pensano di conoscerti basandosi sull’idea che di te si son fatti, senza neppure sforzarsi di conoscerti davvero; alcuni perché pensano che l’amore sia proporzionato al loro portafogli, quindi le donne vengono trattate come merce, altri perché pensano tu sia in difetto se non cambi per compiacerli, se non rinunci a ciò che loro vorrebbero che tu rinunciassi, perché gli è stato insegnato che sono amati solo se chi hanno accanto li compiace. Gli uomini sono messi al mondo dalle donne, eppure sono tanto diversi da noi, un universo parallelo, a volte difficile da decifrare.

Amore, gli uomini che cambiano

Sono quasi un ideale che non c’è

Sono quelli innamorati come te

Ma vero è che ci sono le eccezioni, rare, quasi utopie. Ci sono quegli uomini, che sono capaci di amare chi hanno accanto senza pretendere di cambiarlo, capaci di amare l’altro nonostante i difetti, ma anche per quelli, uomini che amano così tanto che sentono il bisogno di cambiare, sentono la voglia e il desiderio di essere persone migliori per l’altro. Un cambiamento vero, sincero, non imposto da qualcuno, ma voluto da sé stessi per sé stessi, in primis, e per l’altro. Perché l’amore passa per l’accettazione dell’altro, perché il compagno, o la compagna, non è indispensabile, noi siamo completi da soli, noi bastiamo a noi stessi, il compagno, o la compagna, è un valore aggiunto, qualcuno che arricchisce le nostre vite, che ci da una pienezza nuova, diversa e che ci fa dimenticare cosa vuol dire essere soli.