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ll cinema italiano cambia il look per l’estate 2020. Non più sedie o poltrone, ma lettino a bordo piscina o materassino in acqua, con la giusta distanza sociale. Dopo l’esperimento dal sapore vintage del Drive-In, la nuova frontiera del cinema d’estate si sposta al di là delle semplici arene all’aperto e approda, dunque, in piscina.
Si tratta dell’idea, presa in prestito dall’estero, sognata e messa in pratica da una piscina privata e area polifunzionale sportiva a Mascalucia, in provincia di Catania, Cinepool di Etna Flow. È partita da poco, infatti, con la proiezione di “L’ora legale” di Ficarra e Picone, la sua programmazione cinematografica : il primo cinema in piscina d’Italia. Duecentocinquanta sdraio, più i materassini gonfiabili da usare in acqua, da dove godersi un film sul grande schermo, in una location raffinata ed esclusiva che ha per sfondo l’Etna. Le proiezioni saranno due volte a settimana alle 21. A queste si aggiungerà una terza, riservata ai bambini.
Il format è già stato da tempo sperimentato negli Stati Uniti dove l’idea è stata realizzata con una rappresentazione del film Lo Squalo, che ha reso ancora più suggestiva l’esperienza, e a Londra. Sembra che i britannici amino paricolarmente questa soluzione e che nel Hot Tub Cinema ci sia sempre il sold out.
L’idea è allettante per chi ama l’acqua. Sentirsi dondolato dal suo moto dolce, godere del fresco, dopo un bagno rigenerante e rilassarsi guardando un film è sicuramente stimolante. Un modo diverso per unire due hobby, assieme ad amici o da soli, senza correre rischi di assembramento in luoghi chiusi, dove d’estate si ricorre ai condizionatori per il ricambio d’aria e soprattutto per renderla fresca. Certo, qualcun altro, invece, potrebbe obiettare che s’incorre in molte più distrazioni che impediscono di godere a pieno della visione di un film, ma forse mettendo sulla bilancia i pro e i contro , il piatto penderebbe per i pro. Bisognerebbe però almeno provare!
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.