Dal Mainstage del WMF il più grande Festival sull’Innovazione Digitale del Pianeta, l’intervento di Giorgia Soleri, l’attivista e influencer che dal web è riuscita a generare un movimento per il riconoscimento della Vulvodinia fino ad arrivare in Senato.
Il racconto di Giorgia Soleri
Ospite al WMF2022 appena concluso alla Fiera di Rimini il 18 giugno, la scrittrice, attivista ed influencer Giorgia Soleri ha raccontato sul Mainstage del Festival il suo percorso e la sua lotta contro l’ignoranza e l’indifferenza verso la vulvodinia, una neuropatia di cui non si riesce ad individuare una causa ben precisa. Ma perchè raccontare sintomi e dolori? Ce lo spiega Giorgia.
Di vulvodinia soffre una donna su 7, il ritardo diagnostico è di 5 anni in media e lei ne ha alzata notevolmente la media, perchè ne ha impiegati ben 8 per capirlo. Sono stati anni difficili, di dolore cronico. Giorgia in psicoterapia da quando aveva 12 anni, ne ha parlato per la prima volta solo quando ha ricevuto la diagnosi, il 2 settembre 2020.
“Ne ho parlato perchè 8 anni sono stati terribili. Mi dicevano fossero dolori psicosomatici come se il dolore della mente dosse di serie B. Non lo era”.
La Soleri afferma che ancora oggi ci sono tante persone che ne soffrono e hanno intenzione di raccontare la propria esperienza, ma spesso vengono silenziate, persino dall’algoritmo di Instagram. La malattia più grave, che si estende a macchia d’olio, pur essendo silenziosa, è l’indifferenza – dice Giorgia.
“La diagnosi è stata una grande liberazione, perché dare un nome al proprio dolore significa legittimarlo e dargli spazio nella propria vita” ha spiegato Soleri che prosegue “Il linguaggio crea la realtà e non avere una parola per definire ciò che provi e ciò che senti non le da spazio nella tua vita. Da qui sono diventata un’ attivista”.
Giorgia, influencer e scrittrice, è stata in grado di coinvolgere il suo seguito social per rendere la sua battaglia una guerra collettiva, volta al riconoscimento anche in Parlamento della vulvodinia.
La proposta di Legge
Il gruppo di esperti e attivisti del “Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo” ha presentato infatti di recente alla Camera dei Deputati il testo della proposta di legge con cui riconoscere le due patologie come “croniche e invalidanti”.
Con la legge si ha intenzione di creare centri territoriali appositi per la diagnostica e la cura, la formazione del personale sanitario che ancora oggi non è preparato ad approcciarsi alle pazienti, la sensibilizzazione della popolazione sul tema, la prevenzione nelle scuole e l’istituzione di fondi per la ricerca.
Giorgia Soleri, fidanzata di Damiano dei Måneskin, ma soprattutto seguitissima influencer di successo sui social conclude così il suo intervento:
“L’attivismo in piazza non è accessibile per chi soffre di dolore cronico. I social sono essenziali in questo senso, hanno creato un megafono per le nostre voci anche quando non possiamo andare in piazza”.
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.