In questo articolo, desidero condividere una panoramica del DOP ovvero il disturbo oppositivo provocatorio, discutendo le sue manifestazioni, le possibili cause e i trattamenti più efficaci. L’obiettivo è fornire strumenti e conoscenze che possano aiutare educatori, genitori e caregiver a navigare con maggiore consapevolezza le sfide di questo disturbo, promuovendo un ambiente di crescita positivo e di supporto per tutti i bambini e per le loro famiglie.
La mia esperienza con il DOP
Come educatrice che ha lavorato a stretto contatto con bambini e adolescenti affrontando una vasta gamma di sfide comportamentali, ho avuto l’opportunità di osservare da vicino le difficoltà e le complessità associate al Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP). Attraverso queste esperienze, ho potuto comprendere quanto sia cruciale un approccio informato, empatico e strutturato nel supportare efficacemente chi soffre di questo disturbo.
Influenza del disturbo nel sociale
Il DOP non è solo una sfida per i bambini che ne sono affetti, ma influisce profondamente -e soprattutto- anche sulle loro famiglie e sui contesti educativi che li circondano. La mia esperienza mi ha insegnato che l’educazione e il supporto possono trasformare positivamente la vita di questi bambini, facilitando la loro integrazione sociale e scolastica e migliorando le loro relazioni interpersonali.
Che cosa significa DOP?
Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) è un disturbo del comportamento diagnosticato prevalentemente in età infantile e adolescenziale. Si caratterizza per un pattern ricorrente di comportamenti ostili, disobbedienti e provocatori nei confronti delle figure autoritarie. I bambini con DOP possono mostrare un atteggiamento costantemente irritabile, possono essere spesso litigiosi e tendono a sfidare apertamente le regole e le richieste degli adulti.
Sintomatologia
I sintomi del DOP si manifestano tipicamente prima degli 8 anni e raramente dopo i 12. Tra i comportamenti tipici si includono:
- Rabbia e irritabilità: il bambino può facilmente perdere la calma, essere suscettibile e irritabile.
- Discussioni e provocazioni: tende a litigare frequentemente con gli adulti, sfidando attivamente le regole e le istruzioni.
- Vendicatività: mostra atteggiamenti vendicativi o rancorosi, spesso tentando di vendicarsi per torti percepiti.
- Rifiuto delle regole: si oppone attivamente alle richieste o alle regole degli adulti.
Cause e fattori di rischio
Le cause del DOP sono multifattoriali e possono includere una combinazione di fattori genetici, biologici e ambientali:
- Genetica: una predisposizione ereditaria può giocare un ruolo importante nello sviluppo del disturbo.
- Ambiente familiare: un ambiente familiare instabile o stressante, con dinamiche relazionali negative, può contribuire all’insorgenza del DOP.
- Fattori psicologici: difficoltà nella regolazione delle emozioni e problemi di autostima possono essere fattori di rischio significativi.
Fonte: La donna Sana
Diagnosi
La diagnosi di DOP viene effettuata da uno psicologo o psichiatra infantile attraverso una valutazione approfondita che include l’osservazione dei comportamenti del bambino e colloqui con i genitori e insegnanti. È essenziale differenziare il DOP da altre condizioni come il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) o i disturbi dell’umore, che possono presentare sintomi simili.
Trattamento
Il trattamento del DOP spesso coinvolge un approccio multimodale e multidisciplinare che include:
- Terapia comportamentale: insegnare al bambino strategie per gestire la rabbia e migliorare le abilità sociali.
- Psicoterapia familiare: lavorare con la famiglia per migliorare la comunicazione e le dinamiche familiari.
- Intervento educativo: collaborare con le scuole per sviluppare piani educativi personalizzati che supportino il bambino.
I libri che aiutano
Gli albi illustrati possono essere un ottimo strumento per aiutare i bambini a comprendere e gestire i loro sentimenti, specialmente quelli con Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP). Ecco alcuni libri illustrati che potrebbero essere particolarmente utili:
- “La Coloriterapia” di Aurelie Chien Chow Chine – Questo libro usa i colori e le tecniche di respirazione per aiutare i bambini a gestire le emozioni. È molto interattivo e può essere particolarmente utile per i bambini che hanno difficoltà a esprimere e controllare i loro sentimenti.
- “Il Coccodrillo Arrabbiato” di Elisenda Roca e Cristina Losantos – Questo libro tratta il tema della rabbia e mostra ai bambini come può essere difficile gestire questa emozione, ma offre anche strategie per farlo in modo efficace.
- “Il mostro dei colori” di Anna Llenas – Attraverso le avventure del piccolo mostro dei colori, questo libro esplora una varietà di emozioni, aiutando i bambini a identificarle e a capire come si sentono.
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“Respira come un orso” di Kira Willey e Anni Betts – Un libro che contiene esercizi di respirazione e di consapevolezza per aiutare i bambini a calmarsi, concentrarsi e gestire meglio le loro emozioni.
Conclusione
Il Disturbo Oppositivo Provocatorio può rappresentare una sfida significativa per i bambini e le loro famiglie. Tuttavia, con una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato, è possibile gestire efficacemente i sintomi del DOP e migliorare il benessere complessivo del bambino. La collaborazione tra genitori, educatori, insegnanti, compagni è fondamentale per ottenere i migliori risultati possibili.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.