Lo strazzo del carro della Bruna a Matera

Lo strazzo del carro della Bruna a Matera


Fonte foto: materacitytour.it

Ogni 2 luglio, si festeggia a Matera la festa patronale, ovvero la Madonna della Bruna. Ripercorriamo oggi le tradizioni di questa festa e del suo momento più importante, ovvero lo strazzo del carro della Bruna, fra storia e leggende.

La festa

Il 2 luglio è definito come il “giorno più lungo” per i materani. La festa ha inizio all’alba con la messa in cattedrale. Inizia in seguito la “processione dei pastori”, che porta nelle vie principali della città il quadro della Madonna della Bruna. Da mezzogiorno inizia poi la seconda processione, la statua della Vergine viene infatti guidata da autorità civili e religiose e scortata dai “Cavalieri della Bruna”, per molti fra i più fortunati dei materani.

Nel tardo pomeriggio, la statua viene poi collocata sulla “torretta” del carro, simbolo di questa festa e che si può iniziare ad andare a vedere a settimane prima della festa, durante le quali viene attentamente conservato, ma con la possibilità di vederlo. Il carro trionfale (o della Bruna) viene fatto sfilare fra la folla e la statuetta della Madonna viene in seguito conservata nella cattedrale.

Lo strazzo del carro

Una volta che la statuetta viene “messa in salvo”, inizia il rito dello strazzo del carro in Piazza Vittorio Veneto, la piazza principale di Matera. Durante lo strazzo, il carro viene per l’appunto distrutto e durante questo processo sono numerosissimi coloro che tentano di portare a casa un pezzetto e chi ci riesce lo conserverà probabilmente con orgoglio, in senso quasi di vittoria.

Il carro è in cartapesta, per questo è così facile distruggerlo. Inoltre ogni anno ha un aspetto diverso, quindi i “doppioni” sono impossibili. Ma da cosa nasce questa tradizione? Ci sono diverse leggende, ma tre le più famose.

Secondo la prima, un giorno una ragazza sconosciuta è apparsa ad un contadino che con un carro rientrava in città. La donna ha chiesto un passaggio all’uomo che l’ha condotta alle porte di Matera, vicino alla chiesetta del Piccianello. Qui la fanciulla, prima di trasformarsi in statua, ha detto al contadino: “Su un carro così addobbato, voglio entrare ogni anno nella mia città”.

La seconda leggenda, forse la più famosa, spiega che lo strazzo del carro trionfale è riferito all’antico assalto dei Saraceni. I materani, per impedire che le immagini sacre cadessero in mano agli aggressori, distruggevano il carro evitandone il saccheggio. La terza leggenda è riferita al Conte Tramontano, di cui in città c’è anche il castello. Si narra su di lui che i materani assaltavano il carro per costringere il loro “signore e tiranno” a mantenere le promesse fatte al popolo.

Qualunque sia la verità, si tratta di una tradizione estremamente antica. Voi la conoscevate?