La “Bassa“, in Lombardia non è solo parte piu provinciale di Bergamo, ma anche la suddivisone della città stessa e capoluogo di provincia. Bergamo Alta, è un gioiello non solo per i Bergamaschi ma anche per la Lombardia, ma pure per tutta Italia.
Ma se città alta è un gioiello, Bergamo Bassa non è da meno e offre al turista degli scorci meravigliosi ed opere archittetoniche stupende e di tutto rispetto.
Il centro di Bergamo bassa è il cuore pulsante della vita commerciale della città, è stato un progetto fatto da Marcello Piacentini portato poi avanti con la supervisione di Luigi Angelini, dal 1914 e finito negli anni anni trenta. IL centro fa parte dell’area dell’antica fiera di San Alessandro e si snoda a partire dal cosiddetto e conosciutissimo Sentierone: un viale alberato fiancheggiato da portici attorno a un sistema di piazze collegate da logge e gallerie e negozio che ripropongono le tipiche caratteristiche delle città della regione. Di fronte al Sentierone, troviamo uno dei teatri che almeno una volta in gita, se sei di provincia ti ci portano: il Teatro Donizetti, un vero e proprio vanto cittadino inaugurato per la prima volta nel 1786, restaurato e ampliato poi nel corso degli anni, è oggi sede del celebre Festival Pianistico Internazionale di Bergamo e Brescia.
Fonte foto: La stampa (Teatro Donizzetti - interno)
Un’altra delle vie piu celebri di Bergamo è via XX Settembre: conosciuta anche come la strada dello struscio. Qui pullula lo shopping compulsivo. Gli acquisti, soprattutto di abbigliamento, continuano sulla via che sfocia in piazza Pontida dove, anche nel tardo Medioevo, le attività erano soprattutto commerciali e dei mercanti.
Nel Quattrocento, dovete sapere la piazza venne circondata dagli attuali portici, sotto ai quali si trova lo spazio polivalente Ottobarradieci; che ad oggi ospita mostre di design per la casa e vende complementi d’arredamento firmati da artisti noti ed emergenti bergamaschi e non. Dalla piazza si sale lungo via Sant’Alessandro tra due cornici di abitazioni e negozi. Sulla destra si apre il bivio con via Sant’Orsola, dove nel Seicento c’era il Convento delle Carmelitane Scalze. Tutta la strada è costellata da negozi tra cui tante soste golose base di torte (dolci e salate) e di biscotti artigianali fatti in casa con ingredienti biologici, accompagnati da un’ampia selezione di tè pregiati.
Fonte foto: TripAdvisor
Bergamo Bassa, nonostante pochi lo sappiano, o siano convinti del contrario, visto le grandi mura che circondano la Bergamo Alta, rappresenta la parte più vecchia ed è suddivisa in tanti Borghi e quartieri, uno più bello dell’altro, con caratteristiche diverse e differente, ma che si fondono in un unico armonioso complesso urbano.
Fonte foto: AmadeusMagazine
Il centro è solcato dal Viale Papa Giovanni XXIII, che collega la citta alla stazione a Porta Nuova. Un lungo viale che permette di arrivare al cuore pulsante al centro della città, Piazza Matteotti, dove sorge il Municipio, con meraviglisoa statua di Cavour, che occupa uno dei punti più belli della stessa piazza. Passeggiare lungo il bellissimo viale alberato, è rivitalizzante e rilassante, infatti un tempo esso era il fulcro della fiera di Sant’Alessandro. Questo “vialone” permette di visitare al meglio la città di Bergamo. Una lunga passeggiata fino alla bellissima chiesa di San Bartolomeo, al cui interno sono custodite opere di grande valore artistico, come la Pala di Martinengo raffigurante la Madonna con Bambino e i Santi. E poi? Girare come turisti senza meta tra gli splendidi edifici che circondano il centro della città: solo così si può apprezzare la ricercata bellezza di una città dall’antica storia. Uno dei luoghi che pero mi va di consigliare senza ombra di dubbio, è anche il grande Cimitero Monumentale, divenuto un simbolo importante sopratutto nei primi mesi di questa pandemia. La sua bellezza pero’ va oltre, l’ombra oscura, che aleggia sul suo conto, dentro di esso c’è molta piu vita di quanto crediate. Lo scopriremo meglio in un articolo a lui interamente dedicato.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.