Pisa è una bellissima città in Toscana che se non avete mai visto dovete assolutamente rimediare. Con questo articolo vi raccontiamo le sue peculiarità, ma anche le sue bellezze meno famose, per incuriosirvi e promuovere una prossima scelta di questa meta.
Parlare di Pisa e suggerire cosa andare a vedere durante una visita o una vacanza potrebbe sembrare quasi superfluo. La cittadina toscana, capoluogo dell’omonima provincia e sede della torre che è ormai diventata uno dei simboli della bellezza italiana nel mondo non ha certo bisogno di presentazioni.
Probabilmente chi si reca a Pisa non ha bisogno di indicazioni sui luoghi più rappresentativi della città perchè sicuramente saprà che la prima tappa di ogni viaggio che si rispetti qui non può che essere la Pizza dei Miracoli, i suoi bianchi palazzi che si stagliano sul verde acceso del prato d’erba: la cupola e la mole marmorea del Battistero, il Duomo di Santa Maria Assunta in cui, secondo la leggenda, Galileo Galilei ebbe la felice intuizione che lo portò a teorizzare le leggi sull’isocronismo del pendolo, la simmetria prospettica del Camposanto monumentale e, ovviamente la Torre di Pisa, la torre pendente più famosa al mondo.
Potrebbe sembrare che un soggiorno a Pisa debba concludersi una volta compiuto il pellegrinaggio laico in uno dei luoghi più emblematici del rinascimento italiano. In realtà la città ha molto altro da offrire. Vediamone alcuni esempi.
Borgo Stretto
fonte foto: Volognano
Si tratta di una delle vie più frequentate della città. I portici che lo proteggono e i negozi che lo affiancano sono ideali per una passeggiata nel cuore di Pisa, anche durante una giornata di pioggia. Su borgo stretto si affaccia anche il Casin dei Nobili, elegante palazzina settecentesca la cui facciata principale da su piazza Garibaldi e che, come lascia intendere il nome, offriva divertimento e svago alla nobiltà pisana.
Museo delle navi antiche
Fonte foto: Porta sesta
Pisa fu una delle repubbliche marinare e una testimonianza dell’antichità di questa vocazione navale e marinaresca è il Museo delle Navi Antiche e la curiosa storia che riguarda la sua nascita.
Nel 1998, durante gli scavi per l’edificazione di un palazzo, emersero i resti di antiche navi che dimostravano l’esistenza di un importante incrocio navale dove, nei primi secoli dopo Cristo, affondarono circa 30 navi in seguito a una serie di alluvioni. L’ottimo stato di conservazione delle imbarcazioni e l’importante mole d’informazioni che sarebbe stato possibile ricavare dal loro studio trasformò l’area in un cantiere scuola che oggi è visitabile su appuntamento. Il museo è stato definitivamente aperto nel 2019.
Museo delle Sinopie
fonte foto: worldpress.com
Si trova in Piazza dei Miracoli. Le Sinopie sono i bozzetti preparatori degli affreschi e devono il loro nome a Sinope, la città sul Mar Nero da cui proveniva la terra rossa con cui venivano realizzati.
In qualche modo questo museo deve la sua esistenza a una tragedia. In seguito all’incendio del Camposanto Monumentale, provocato da un bombardamento nel 1944, la necessità di salvare gli affreschi divenuti pericolanti, mise in luce l’esistenza delle sinopie preparatorie. Inizialmente esposte nelle sale dl Camposanto, le sinopie state trasferite al museo che ne porta il nome.
Queste sono solo alcune delle particolarità che la città può offrire al visitatore che la voglia conoscere in maniera meno superficiale, ma molte altre sono in attesa di essere scoperte: la Piazza dei Cavalieri, il Palazzo Dei Medici, il Palazzo Reale che ospita il museo nazionale, i romantici lungargini su cui passeggiare, l Piazza delle Vettovaglie o l’orto botanico sono altrettante testimonianze della bellezza di Pisa.
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.