La “Casa della poesia”, per una poesia libera e indipendente

Tanto tempo fa, In Campania, nei meandri della provincia di Salerno, qualcuno pensò che il mondo avesse bisogno di più poesia e che fosse necessario creare dei ponti artistici dove le distanze geografiche imponevano dei limiti. E allora, senza indugi e con fervente passione, venne creato un mondo nuovo, che si sarebbe occupato di poesia e l’avrebbe coltivata – si sperava – per tanto tempo, riuscendo a sfuggire alle degenerazioni che il mondo fino ad allora conosciuto stava manifestando. Nacque così la Casa della poesia. Questa breve narrazione sembra l’inizio di una favola per bambini, ma in realtà è una storia realmente accaduta, e per fortuna non riguarda soltanto i bambini. In effetti, togliendo il passato remoto e le espressioni idilliache, ciò di cui questo articolo vuole parlarvi è di una realtà nata qualche decina di anni fa e che rappresenta un faro che illumina l’orizzonte di questo mare in tempesta pieno di incertezze.

 

La Casa della poesia nasce nel 1996 a Baronissi, nell’area universitaria salernitana, come laboratorio libero e indipendente che promuove e diffonde attraverso vari strumenti la poesia internazionale. Famosa per la sua propensione ad affrontare temi di una certa complessità umana, nel corso della sua più che ventennale storia tale realtà ha conseguito importanti risultati, realizzando circa 50 grandi eventi e centinaia di incontri, letture e proiezioni, e coinvolgendo autori prestigiosi provenienti da ogni dove. Tra gli eventi che hanno conseguito maggiore successo, meritano di essere indicati “Napolipoesia” e gli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo, i quali sono dedicati a Izet Sarajlic, grande poeta di Sarajevo, Presidente onorario di Casa della poesia, cittadino onorario della città di Salerno e poeta amatissimo in Italia. Tale evento è nato nel 2002, a seguito della scomparsa del poeta bosniaco, con l’obiettivo di impedire che i terribili anni della guerra di Bosnia finissero nel dimenticatoio e di rendere Sarajevo il simbolo di questa memoria, facendo sì che tali incontri fossero guidati da principi puri quali la conoscenza, lo scambio e la fratellanza. Sarajlic ha reso un grande contributo alla nascita e allo sviluppo della Casa della poesia, accompagnando gli innumerevoli incontri organizzati in tutta Italia con la lettura delle sue opere, le quali si contraddistinguono per la loro vena allo stesso tempo ironica e malinconica.

 

 

 

Sulla scena internazionale risulta ancora essere una realtà unica nel suo genere, ed estrinseca il suo servizio di promozione attraverso vari strumenti. Diretta attualmente da Raffaella Marzano e Sergio Iagulli, la Casa gestisce anche una biblioteca, un gigantesco archivio audio sulla poesia, un archivio video e un piccolo centro di produzione audio e video. A partire dal 2006 si è dotata anche di una casa-alloggio per poeti.