Jesi è un comune della provincia di Ancona, posizionata lungo il medio corso del fiume Esino. È una città di antiche e importanti tradizioni industriali che le hanno valso, sin dalla fine dell’Ottocento, l’appellativo di “Milano delle Marche”.
A testimonianza del suo passato storico, che nel XII secolo l’ha vista piccola capitale della Repubblica Aesina, conserva un centro storico con monumenti, ancora circondato da una cinta muraria del XV secolo pressoché intatta. Persino l’ UNESCO nel 1969, ha indicato Jesi come “città esemplare” per il mantenimento nel tessuto urbano contemporaneo del castrum romano.
Ma cosa possiamo vedere e fare a Jesi? In questo articolo voglio proporvi alcuni luoghi e cose da fare.
Passeggiare tra le mura e il Montirozzo
La Jesi storica è racchiusa in un abbraccio dalle sue mura, tra le meglio conservate delle Marche. Camminando lungo la cinta da ammirare, sono le varie porte, i torrioni di forma diversa, le cortine coronate e le feritoie. Oggi le mura hanno una lunghezza di circa 1 Km e mezzo e il Torrione del “Montirozzo”, con la base a pianta ottagonale e l’aggiunta seicentesca di un torricino a due piani, è divenuto l’emblema della città ed è l’unico resto delle mura trecentesche di un tempo.
Il Duomo di Jesi
Dedicato a San Settimio, primo Vescovo della città, il Duomo di Jesi, sorge dove in età romanica era stato eretto il Tempio di Giove. Il bel portale in bronzo, realizzato per il Giubileo del 2000 dallo scultore marchigiano Paolo Annibali, invita ad entrare così come il simpatico annuncio del parroco.
“Siamo aperti da oltre 200 anni soprattutto la Domenica…”
Di fianco alla porta d’ingresso due statue di leoni di marmo sostengono le acquasantiere e un bell’affresco sormonta l’altare. Al lato destro le reliquie dei due patroni di Jesi, San Settimio e San Floriano, il campanile realizzato da Francesco Matellicani di Jesi imita quello vanvitelliano di Loreto.
Nonostante dall’esterno il Duomo di Jesi appaia come una costruzione relativamente recente, la qualità ed il pregio dei marmi e degli affreschi al suo interno sono da togliere il fiato.
Il Museo Federico II e la Piazza Federico II
Il museo Federico II, non è come quelli classici che conosciamo, infatti, è un vero e proprio viaggio nella storia attraverso un’esperienza multimediale davvero interessante, per i più piccoli sarà difficile non essere catturati dai video, dalle immagini e storie di dame e cavalieri, battaglie e conquiste. Un modo innovativo di raccontare il nostro passato ai più piccoli.
La Piazza Federico II è la più importante di Jesi e sorge sull’area dell’antico foro romano. La piazza negli anni ha subito molti cambiamenti prima di raggiungere l’attuale forma. La fontana-obelisco, opera del 1844 studiata per la Piazza della Repubblica dagli architetti Grilli e Amici, arrivò qui solo nel 1949. La piazza, così come Jesi, è nota in tutto il mondo perché proprio qui, il 26 dicembre 1194, nacque Federico II di Svevia, futuro Imperatore del Sacro Romano Impero. Tale avvenimento portò a Jesi enormi privilegi e il titolo di Città Regia.
Palazzi Nobiliari
Jesi è ricchissima di palazzi nobiliari, tutti meravigliosi e ricchi di storia, che aspetta solo di essere raccontata e ascoltata. Tra i più belli, che non possono mancare durante una visita a Jesi sono:
- Palazzo Pianetti
- Palazzo Ricci
- Palazzo Colocci
- Palazzo Honorati – Carotti
- Palazzo Bisaccioni
- Palazzo Baldeschi – Balleani
- Palazzo del Comune
Teatro Pergolesi
Il Teatro Pergolesi di Jesi, in origine detto “della Concordia”, risale ai primi dell’Ottocento, più precisamente tra il 1790 e il 1798. Oggi prende il nome dal musicista jesino Giovanni Battista Pergolesi. Se si ha la fortuna di potervi entare, potrete osservare il sipario storico dove è raffigurato il leggendario ingresso di Federico II a Jesi. Il teatro vanta il titolo di Teatro della Tradizione ed ospita ogni anno una ricchissima stagione di lirica, prosa e musica sinfonica.
Piazza Colocci e il Palazzo della Signoria
Se vi trovate nella Piazza Colocci, è d’obbligo visitare Palazzo della Signiria, infatti, è priprio qui che si erge il Palazzo, riconosciuto come uno dei più significativi palazzi pubblici delle Marche. Risalente al XV secolo ospita la Biblioteca Planettiana, ricca di oltre 115 mila volumi e l’Archivio storico comunale. Una vera perla di questo palazzo, è la sala Maggiore con il cinquecentesco soffitto ligneo a cassettoni e la settecentesca scaffalatura lignea dell’antica libreria Pianetti.
Immergersi nella natura della Riserva Ripa Bianca, Oasi WWF
Situata all’ingresso est della città, la Riserva Ripa Bianca, è attraversata dal fiume Esino, ed offre quattro diversi ambienti naturali: fluviale, agricolo, calanchivo e lacustre. Quest’ultimo è senz’altro il più suggestivo in quanto sede del più importante sito di nidificazione di aironi della Regione Marche facilmente osservabili da apposite postazioni di birdwatching. Potrete inoltre, percorrere numerosi sentieri tematici e raggiungere un belvedere situato in cima ai calanchi attraversando il fiume Esino tramite un ponte di zattere galleggianti.
Nella vita sono stata tante cose, ho sperimentato e fatto lavori che mi sono persino inventata di sana pianta. Sono stata la prima Business Teller in Italia per ben 3 anni, ho aiuto imprenditori e professionisti a raccontare la propria storia sotto forma di libro. Poi ho capito chi sono davvero e sono tornata al mio mondo di appartenenza, a quello che in fondo ho sempre fatto, la meditazione e il mondo spirituale ed energetico. E oggi sono una Guida Spirituale, aiuto le donne a fare pace con loro stesse, a ritrovare la pace interiore e non solo. In tutto questo sono anche una copywriter e articolista da quasi 9 anni.