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Lo scorso 18 dicembre sono state proiettate, sulle mura esterne di Castel Dell’Ovo, cento foto di Diego Armando Maradona. L’iniziativa di questo omaggio al Pibe de Oro, è stata presa da Mario Spada e Fabrizio Borbone, in collaborazione con CFI (Centro Fotografia Permanente), Asilo Filangieri e Area Live e promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Le foto, scattate da Mario Spada, raccontano i momenti più significativi del campione argentino, durante la sua permanenza a Napoli a partire dal 5 luglio 1984, giorno della sua presentazione allo Stadio San Paolo (ora Stadio Diego Armando Maradona), a cui accorsero ottantamila spettatori.
Gli scatti ripercorrono le emozioni vissute per i due scudetti, la Coppa Italia, la Supercoppa italiana e la Coppa Uefa, senza tralasciare i palleggi di Diego, gli abbracci dopo i gol e i festeggiamenti dei tifosi, compreso lo striscione appeso al muro di un cimitero, dopo la vittoria di uno scudetto e recante la scritta: ”E non sanno che se so’ perso”, a testimonianza della genuina ironia napoletana.
“Ogni volta che vedo queste immagini, le vado a rivivere sempre – ha dichiarato Mario Spada – Vado a rivivere quel periodo, quel momento, quelle sensazioni che sono qualcosa che ho impresso, non solo sulla pellicola, ma dentro di me. Sono emozioni che ho sempre voluto condividere con i miei concittadini, ma anche con chi ama e ha amato il calcio.”
L’iniziativa è stata appoggiata con entusiasmo da Eleonora Di Majo, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, che ha commentato: ”È incredibile come l’estro dei nostri artisti, si esprima così brillantemente nonostante le difficoltà dei tempi difficili che stiamo vivendo, offrendoci un entusiasmante ritratto-ricordo di Diego Armando Maradona firmato Siano e la possibilità di goderne collettivamente”.
Questa è la prima di tante iniziative che si stanno organizzando a Napoli, per commemorare il calciatore scomparso lo scorso 25 novembre; a breve sarà organizzata una mostra, al Museo Filangieri, dedicata al Pibe de Oro.
Napoli è stata come una madre per Maradona, una madre che lo ha amato, fin dal primo giorno che è apparso nella sua vita e non lo ha mai abbandonato, neanche nei suoi momenti più difficili; ogni volta che vinceva o dava spettacolo con le sue magie, urlava di entusiasmo, ogni volta che cadeva, lo aiutava a rialzarsi con quel sorriso che solo una mamma sa regalare.
Nato in un torrido ferragosto del 1968 a Milano, dove vive tutt’ora.
Si considera vecchio fuori, ma giovane dentro: in realtà è vecchio anche dentro.
La scrittura è per lui un piacere più che una passione, dal momento che – sua opinione – la passione stessa genera sofferenza e lui, quando scrive, non soffre mai, al massimo urla qualche imprecazione davanti al foglio bianco.
Lettore appassionato di generi diversi, come il noir, il thriller, il romanzo umoristico e quello storico, adora Calvino, stravede per Camilleri e si lascia trascinare volentieri dalle storie di Stephen King e di Ken Follett.
Appassionato di musica, ascolta di tutto: dal rock al blues, dal funky al jazz, dalla classica al rap, convinto assertore della musica senza barriere.
Nel 2020 è uscito il suo primo romanzo, dal titolo “L’occasione.”, genere umoristico.
Ha detto di lui Roberto Saviano:”Non so chi sia”.