A Milano chiude il Megastore Mondadori di Via Marghera

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A fine anno Mondadori chiuderà il megastore di Via Marghera: abbasserà le saracinesche dopo ormai 20 anni di storia.  Il 2020 piazza un altro dei suoi “colpi”, vuoi per la pandemia, vuoi per la conseguente crisi economica. Questa volta a pagarne le spese è una libreria che con il passare degli anni era diventata casa per molti appassionati di libri e non solo. Letteratura, musica, accessori e negli ultimi anni perfino giocattoli. Il suo splendore è durato solo 20 anni.

 

Era proprio il 2000 quando fu inaugurato nei locali dello stabile dell’antica Officina Borletti, 3.700 metri quadrati destinati a ospitare quello che sarebbe diventato uno dei punti vendita della casa editrice di Segrate più forniti e  all’avanguardia, il “Mondadori Multicenter”: tre piani interamente dedicati al grande universo dei media, dalle riviste ai libri, dai computer ai palmari, dal video alla fotografia digitale, dalla telefonia a internet. A disposizione del pubblico anche un’agenzia viaggi, una biglietteria ticket online e centinaia di titoli in Dvd, con tanto di internet café all’ultimo piano e la sala conferenze pensata per eventi e attività culturali.

 

Un investimento, all’epoca, che arrivò a sette miliardi di lire, con un obiettivo di fatturato che doveva toccare i 70 miliardi. Ora, in piena pandemia, dopo due lockdown, si è generata una contrazione sempre maggiore dei ricavi della libreria, che sono andati sempre più in caduta libera. Una delle cause è anche da imputare al boom dell’e-commerce. Mondadori ha deciso, dunque, di concentrare le sue energie negli altri store presenti in città, in particolare su quello di Piazza Duomo, la storica libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele e il Mondadori Bookstore di via Pergolesi.Vista la preoccupazione degli addetti alle vendite, a Segrate si sta lavorando per mettere in atto tutte soluzioni alternative da proporre al personale. Ancora non è chiaro quale sarà il loro futuro. 

 

Nel frattempo, le vetrine del megastore sono ancora piene di copertine. Libri, dischi e altri prodotti – sui quali ci saranno certamente sconti superiori alla media – presto saranno rimossi.

 

 


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