Le vacanze invernali sono sempre state “dominate” dalla settimana bianca tra piste da sci e centri relax annessi. Oppure si sceglie di visitare le grandi città come Milano, Firenze, Roma o Napoli. Se vi dicessimo, invece, che esistono tantissime piccole località che, per quanto inusuali, si possono rivelare delle ottime destinazioni per una vacanza invernale? In quest’articolo si parlerà dei posti insoliti dove rilassarsi in inverno!
Cosa si intende per “posti insoliti”?
In effetti, posti insoliti vuol dire tutto così come non vuol dire nulla. Posso solo darvi un parere personale in quanto a definizione, ossia dei luoghi che non solo sono fuori dai classici circuiti turistici, ma che mai e poi mai avreste pensato di visitare, in particolar modo in inverno.
Più avanti troverete, dunque, quelli che per me sono alcuni dei luoghi più inusuali dove trascorrere le vacanze durante la stagione invernale. Tra questi, quasi sicuramente troverete delle località che nessuno ha mai sentito nominare, oppure dei borghi così piccoli che si possono visitare in meno di mezz’ora.
Come al solito, farò in modo di elencarne un paio, o poco più, per area geografica (si intende i classici nord, centro e sud), e stavolta cercherò di includere qualcosa anche per quanto riguarda le isole maggiori, che spesso vengono “sbattute fuori” dagli elenchi invernali.
Civita Castellana (VT) Fonte: foto di A. Lucchetti
Italia settentrionale
Sala Biellese (BI)
Lontani dai picchi innevati e dalle stazioni sciistiche (e nemmeno così tanto), approdiamo in Piemonte, più precisamente nella provincia di Biella. Qui troveremo Sala Biellese, un piccolo borgo di origini medievali situato nel cuore delle colline della Serra.
Circondato da boschi, Sala è costituita dal piccolo centro abitato dove troverete la torre campanaria, un tempo parte di un castello, e la settecentesca Chiesa parrocchiale di San Martino, e dalla Frazione di Bornasco, dove invece potrete trovare la Pasticceria Massera che dal 1920 produce prodotti tipici del Biellese.
Nelle immediate vicinanze potrete trovare diverse località che fanno parte della Collina della Serra, tra le quali si annoverano Torrazzo e Zubiena. Proprio in direzione di quest’ultima, troverete il Rifugio degli Asinelli, una ONLUS fondata nel 2006 che si occupa della tutela e della salvaguardia di asini e muli.
Rifugio degli Asinelli. Fonte: News Biella
Lerma (AL)
Rimaniamo sempre in Piemonte, ma stavolta ci spostiamo in provincia di Alessandria. Qui troviamo il borgo di Lerma, diviso tra il centro storico e il castello, conosciuto come Castello Spinola. All’interno della fortificazione, costruita in epoca altomedievale per difendersi dalle continue scorrerie di Ungari e Saraceni, è ubicata la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
Il borgo in sé, antistante al castello, possiamo considerarlo come il “tipico borgo medievale italiano” fatto di vicoli stretti e di piccole botteghe. Al suo interno possiamo trovare una piccola chiesa dedicata a Sant’Antonio, mentre a pochi passi dal centro si trovano i ruderi della Chiesetta di San Bernardo.
A pochi chilometri di distanza da Lerma si trova la località di Casaleggio Boiro, costituita da un centro abitato piuttosto recente ma che nelle immediate vicinanze “ospita” l’omonimo castello. Quest’ultimo fu scelto come set per rappresentare il castello dell’Innominato nel film I promessi sposi del 1967, diretto da Sandro Bolchi.
Castello Spinola, Lerma. Fonte: Solaxart 2020 (Preboggion.it)
Italia centrale
Vallombrosa (FI)
Siamo in Toscana, in provincia di Firenze. Tra il fiume Arno e l’Appennino troviamo un luogo insolito da visitare e dove trascorrere la settimana bianca. Si tratta della Riserva di Vallombrosa, il cui nome completo è Riserva Naturale Statale Biogenetica di Vallombrosa.
Infatti, qui troverete l’omonimo giardino botanico e gli arboreti sperimentali, oltre a un’immensa area verde che, durante l’estate, si riempie di turisti e di curiosi. Tuttavia, siamo in inverno, e per ovviare al “problema” dovete sapere che nel medesimo luogo troverete l’Abbazia di Vallombrosa, un enorme complesso che ospita anche un museo d’arte sacra.
Nei dintorni della riserva si trovano numerosi borghi dalle dimensioni veramente ridotte. Alcuni esempi sono la vicinissima località di Saltino, il borgo di Pelago (nelle sue vicinanze si trova il suggestivo Castello di Ferrano), il Castello di Nipozzano e le cittadine di Pontassieve e di Reggello, che ospita il Museo Masaccio.
Abbazia di Vallombrosa. Fonte: toscanainside.com
San Savino (PG)
Una località molto, molto piccola. Infatti, è il classico castellino tipico dell’Italia centrale, costituito da una torre circondata da una fortificazione più o meno conservata. Tuttavia, il borghetto di San Savino, per quanto insolito ed apparentemente disabitato, regala dei panorami davvero suggestivi: infatti, esso si affaccia sul Lago Trasimeno.
Oltre alla corte interna, alla torre, presto visitabile, e all’omonima chiesetta, non c’è molto altro. Nonostante ciò, nelle immediate vicinanze si trova l’Oasi Naturalistica La Valle, dove si trova il porticciolo simile ad un trabocco, visibile dal castello.
Siccome si tratta di una piccolissima località arroccata su una collina, qui non troverete alcun lungolago. Dunque, se desiderate passeggiare sulle rive del Trasimeno, dovrete spostarvi a San Feliciano, dove potete imbarcarvi per raggiungere l’Isola Polvese, oppure a Castiglione del Lago, nel cui centro storico, posto un po’ più in alto, potete trovare il Palazzo della Corgna e la Rocca del Leone.
Per entrare a San Savino. Fonte: foto di A. Lucchetti
Celleno (VT)
Siamo nell’Alto Lazio, in provincia di Viterbo. Qui si trova anche il borgo di Celleno, conosciuto anche come borgo fantasma (uno dei tanti sparsi per l’Italia). Infatti, nelle immediate vicinanze di quella che viene definita “la zona nuova” si trova il centro storico.
O meglio, ciò che rimane, perché negli Anni ’50 fu demolita una parte di esso per ragioni di sicurezza. Tuttavia è proprio da quell’avvenimento che il borgo si è via via spopolato fino al completo abbandono nel 1962. Dal 2017 è possibile visitare il Castello Orsini, che per molto tempo fu proprietà privata.
Nelle vicinanze di Celleno si trova il Lago di Bolsena, dove è possibile visitare alcune località menzionate in quest’articolo. Non solo: a pochi chilometri di distanza troverete Civita di Bagnoregio, conosciuta come La città che muore, la cittadina di Bomarzo, famosa per il suo Parco dei Mostri e numerosi borghi di tufo come Vitorchiano, Soriano nel Cimino e Vignanello.
Celleno, parte "fantasma". Fonte: roma.corriere.it
Italia meridionale
Conza della Campania (AV)
Siamo in Campania, come suggerisce il nome del luogo. Conza della Campania si trova in provincia di Avellino, e oltre ad essere un luogo non proprio vicino alle mete turistiche della regione (come Napoli, la Costiera Amalfitana e la Reggia di Caserta), è una località che nel 1980 fu rasa al suolo dal terremoto dell’Irpinia.
Dopo quel tragico evento, la città è stata ricostruita da zero. Nonostante ciò, la parte vecchia non è stata lasciata al triste destino dell’abbandono: infatti, l’area dove sorgeva il borgo medievale è stata “trasformata” in parco storico ed archeologico. In inverno, le visite guidate nell’area sono fruibili solo su appuntamento con la ProLoco.
Oltre a Conza (o Compsa), le località distrutte dal sisma furono Teora e Castelnuovo di Conza, entrambe ricostruite, ma nelle immediate vicinanze di ciò che è sopravvissuto del centro storico. I tre borghi si trovano, inoltre, non lontani dal Parco Regionale dei Monti Picentini.
Conza nuova e vecchia. Fonti: nuovairpinia.it e derivesuburbane.it
Mongiana (VV)
La Calabria è una di quelle regioni conosciute in gran parte per le località di mare. Invece, quella suggerita si trova nell’entroterra, in provincia di Vibo Valentia. Situata tra le Serre Calabresi (parte dell’Appennino Calabro), Mongiana non è il classico borgo medievale.
Infatti, essa ha origini relativamente recenti: la sua fondazione risale al 1771 ed era, a suo tempo, un villaggio operaio. Avete capito bene! Nelle immediate vicinanze del nucleo abitato sorgevano le Reali Ferriere di Mongiana, ossia quello che, fino alla sua chiusura avvenuta nel 1881, era considerato un polo siderurgico all’avanguardia. Sempre nei pressi del centro urbano si trovavano anche la Fabbrica d’armi e la Fonderia di Mongiana, oggi divenuta museo.
Mongiana ha una località con cui condivide le stesse radici: si tratta di Fabrizia e si trova nelle immediate vicinanze, a qualche chilometro di distanza. Se, invece, desiderate visitare un borgo medievale non molto lontano dalla città delle ferriere, allora la limitrofa Serra San Bruno potrebbe fare per voi, dal momento in cui si fa risalire al 1095 la sua fondazione.
Le Ferriere borboniche. Fonte: ilvibonese.it
Italia insulare
Mussomeli (CL)
No, non è una località di mare. Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, è uno dei tanti borghi che costituiscono l’entroterra siciliano, o Sicilia profonda, come direbbero alcuni “pensatori”. Località insolita dove trascorrere una vacanza già per il semplice fatto che non si trova sulla costa… figuriamoci in inverno!
La città in sé offre molte attrazioni tra architetture civili e religiose. Una menzione speciale va al Santuario Mariano, la Chiesa Madre di San Ludovico e il Palazzo Sgadari, oggi adibito a museo. Un itinerario interessante, comunque, si trova a circa 2km dal centro, ed è costituito dal Castello Manfredonico, una fortezza gotico-normanna costruita nel XIV secolo su una precedente fortificazione araba.
A pochi chilometri da Mussomeli troviamo il borgo di Sutera, di cui abbiamo già parato in quest’articolo, e quello di Cammarata, situato non molto lontano da due aree protette che, probabilmente, vale la pena visitare durante il soggiorno: la Riserva Naturale del Monte Caraci e il Parco dei Monti Sicani.
Il Castello Manfredonico. Fonte: tripadvisor (foto di Vittorio G)
Gesturi (SU)
Neanche questa è una località di mare, sebbene si stia parlando di Sardegna. Gesturi si trova nella provincia denominata “Sud Sardegna”, ed è abbastanza lontana da grandi città come Cagliari ed Oristano. In più, si trova nell’entroterra sardo, quello che viene ignorato dai più ma che nasconde luoghi inusuali da scoprire.
Ebbene, Gesturi è uno di quelli ed è davvero insolito trascorrere una vacanza qui in inverno. Probabilmente, qualora scegliate questa destinazione, troverete ben pochi “compagni di viaggio”, ma in questo modo potrete godervi la vicina Giara di Gesturi, dove poter ammirare l’omonimo cavallo selvaggio (il cavallino della Giara), ma soprattutto passeggiare in uno dei luoghi più belli dell’entroterra sardo.
Un entroterra che cambia notevolmente man mano che ci si avvicina all’area montuosa del Gennargentu, in parte inclusa nell’omonimo Parco naturale e costellata da borghi più o meno piccoli. Tra questi, i “meno lontani” da Gesturi sono Seulo ed Aritzo, ma quello che si trova più in alto è Fonni, situato a 1000 metri di altitudine.
La Giara e i cavallini. Fonte: sardegnahotelcagliari.it (Foto firmata come "a.m.m.")
Insoliti…
O semplicemente inusuali, specialmente in inverno. Comunque, si tratta di mete che possono rivelarsi piuttosto interessanti, considerando anche tutto ciò che si trova nelle loro immediate vicinanze, e che non sono state indicate casualmente.
Classe 1996. Sono appassionata di molte cose, tra cui la fotografia.
Nasco in un borgo del Centro Italia e quando ne ho la possibilità faccio dei piccoli viaggi (o gite fuori porta, come preferite) nei luoghi più disparati della mia terra, ossia proprio l’Italia Centrale.
Quella di Hermesmagazine è la mia prima esperienza in assoluto da pubblicista; dietro le quinte ho curato, insieme ad altre persone, i testi di alcuni articoli per il sito leviedelcinema.it (Rassegna del film restaurato che si tiene non molto lontano da casa mia). Nel tempo libero gestisco una piattaforma personale in cui ho catalogato i miei scatti in giro per il Centro Italia (e non solo) e in cui scrivo qualcosa riguardo i miei spostamenti.