Fonte: Tgcom24
Un disco con le sonorità dello swing registrato dal vivo con un’orchestra che ricorda e testimonia quell’immaginario collettivo italo-americano che ha contraddistinto gli anni Venti e che mostra un nuovo volto (poco conosciuto) di questo artista così versatile e pieno di nuove idee. L’abbiamo lasciato con un singolo che ci ha fatto ricordare un twist scatenato (Bam Bam Twist) ed ora lo ritroviamo in veste gentleman anni 20. Achille dimostra, anche con poco, di sapersi distinguere da una “trap” che sta prendendo sempre di più una piega generazionale, allontandosi da quello stile ma mettendo in luce le peculiarità della sua vastissima gamma di personalità. E lo fa attraverso questo nuovo lavoro in studio.
Presentando il nuovo progetto, l’anticonformista Achille Lauro (pseudonimo di Lauro de Marinis) ha voluto precisare ai suoi fan ma anche a tutto il mondo musicale di aver fatto esattamente ciò che gli piace davvero e quello di cui va più fiero: sperimentare e creare. Lauroha così esordito senza mezzi termini sui suoi social: «Sapete quanto io non sia mai stato interessato a seguire una logica dettata dall’industria musicale e le sue mode del momento. Ho sempre fatto la musica per il puro godimento che mi dà. Ci sto scopando».
Nato nel 1990 a Verona, con la sua spalla destra Boss Doms, ha fatto parlare di sè, dalla sua prima apparizione, fino ad arrivare sul palco di San Remo, restituendo a modo suo, un mondo che ad oggi non siamo abituati a vedere. Un album che conclude una “trilogia cantata” partendo dal ’69, facendo un salto nel tempo di settanta anni, nei primi anni ’90. Insomma l’abbiamo visto nelle vesti di un sacco di personaggi, ma ci ha raccontato tanto, attraverso questo suo stile eclettico e, a suo modo, del tutto innovativo.
L’ispirazione per questo progetto nasce da quel desiderio di leggerezza durante il proibizionismo dei primi anni del `900. Un interessante mix di generi e artisti diversi per un esperimento che si rinnova in una vera e propria jam Session. In questo album ci sono gli inediti, “Piccola Sophie”, “Pessima” e “Chicago”; e riedizioni di canzoni, come ““Piccola Sophie”, “Pessima” e “Chicago” L’album intitolato “Achille Lauro & The Untouchable Band” uscirà il 4 dicembre. Non mancheranno duetti e cover fra le quali una con Annalisa e una con Gigi d’ Alessio.
Continua sui social con questa frase, ribadendo che questo è il suo ultimo side project: “Con questo finisce la mia trilogia. (…).Poi cambierà tutto. E per sempre. Intanto divertitevi!». Un invito che va fatto, nonostante il periodo che stiamo passando. Forse è pure un bene fare un salto nel tempo e comprendere che pure in quegli anni, dopo una guerra mondiale c’era chi ancora aveva voglia di ballare. Forse dovremmo tornare a farlo, anche ora.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.