Bergamo si tesse di luce con Daniel Buren

È nel contesto molto suggestivo della Sala delle Capriate, nel Palazzo della Ragione di Bergamo Alta, che la GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea ha aperto la mostra Daniel Buren. Illuminare lo spazio, lavori in situ e situati.

 

L’artista è noto per i suoi progetti di arredo urbano basati sulla luce, per il suo continuo interesse nei confronti del potenziale anche estetico della fibra ottica e per il suo pattern più ricorrente, quello delle righe colorate dipinte su una tenda da sole nel 1965 e da allora diventate soggetto dell’artista per tutti i suoi lavori.  Per la prima volta in Italia, Daniel Buren porta a Bergamo la sua luce, con 24 opere colorate: alcune progettate in situ, appositamente per il luogo della mostra, altre “situate”, ovvero create per essere adattabili in futuro anche ad altri luoghi.

 

Il risultato è sorprendente: i colori accesi delle tele luminose illuminano la Sala delle Capriate, le cui pareti custodiscono antichi affreschi e dipinti trasferiti qui da antiche chiese, monasteri e palazzi della città, tra cui opere del Bramante e L’Ultima Cena di Allori una volta appartenente al Monastero di Astino. L’installazione di Buren taglia lo spazio centrale della sala, donando una nuova luce ai dipinti sul perimetro in un sapiente mix di antico e moderno, di luce e penombra.   

 

Il progetto di Daniel Buren per Bergamo ha anche un valore simbolico oltre a quello, immenso, artistico e di ricerca: è rappresentazione di una fase di ripartenza, della luce dopo il periodo buio del lockdown. La mostra, come dichiara il direttore della galleria Lorenzo Giusti, è “ il segno più visibile della volontà della GAMeC di essere vicina alla comunità di Bergamo anche in questa delicata fase di ripartenza”, a fianco di diversi altri eventi studiati per accompagnare adulti e bambini nel corso dell’estate.

 

La mostra è visitabile gratuitamente fino al primo novembre 2020, dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 22.00. L’ingresso è contingentato secondo le norme previste e nella sala possono sostare al massimo 30 visitatori.