La prima immagine che viene associata alla regione francese della Provenza è quella di un’infinita distesa viola di campi profumati di lavanda. Molti di noi hanno il desiderio di ammirarne la fioritura, e questo è il periodo giusto: da metà giugno alla fine di luglio la lavanda sboccia in tutto il suo splendore. La buona notizia è che non è strettamente necessario andare in Provenza per ammirarla. La lavanda infatti ci offre paesaggi meravigliosi anche in Italia, non troppo lontano da casa!
Il Piemonte è la regione che darà più soddisfazioni agli appassionati di lavanda. Per la Valle Stura, infatti, la lavanda è stata una risorsa economica molto importante fino al secolo scorso, soprattutto per via dell’olio essenziale che vi si ricava. La destinazione da impostare su Google Maps per ammirarla è Demonte, piccolo paese in provincia di Cuneo, dove la lavanda è chiamata isop, parola in lingua occitana. Qui ancora oggi è presente l’Antica Distilleria Rocchia, che già nell’Ottocento estraeva olio essenziale di lavanda.
Restiamo in provincia di Cuneo, ma ci spostiamo nella frazione di Andonno, dove ogni estate, nel mese di agosto, si tiene la Festa della Lavanda, interamente dedicata a questa pianta, con eventi che spaziano tra rappresentazioni delle tecniche di distillazione e raccolta e passeggiate enogastronomiche in mezzo ai campi viola.
L’ultima tappa della nostra gita piemontese alla ricerca della lavanda è Sale San Giovanni, piccolissimo borgo di poco meno di 200 abitanti, che si è reinventato grazie alla coltivazione di lavanda e di molte altre erbe officinali. I dintorni del borgo sono quindi un tripudio di colori e profumi.
Dal Piemonte alla Liguria
Il nostro tour attraverso la lavanda italiana prosegue poi in Liguria: anche qui la pianta fu un importante fonte di reddito nel secolo scorso, e si iniziò a coltivarne interi campi quando la lavanda selvatica non fu più sufficiente. Ora, la fioritura si può ammirare principalmente a Drego, in Valle Argentina, ma ci sono altre due mete importanti per gli appassionati. La prima è il Lavandeto di Arnico, a Levaggi, che offre visite al suo interno ed eventi per grandi e piccini. La seconda è il Museo della Lavanda di Carpasio, che riapre proprio quest’anno, perfetto per chi è interessato anche ai diversi utilizzi e alle numerose proprietà della lavanda: antisettiche, disinfettanti, cicatrizzanti. Sapete infatti che i raccoglitori di lavanda, quando vengono punti dalle api sempre numerose attorno ai fiori viola, curano le punture con olio essenziale di lavanda?
La lavanda in Toscana
Tra le regioni della lavanda, non può mancare la Toscana: Civitella Marittima è il posto dove andare per vedere i campi viola maremmani. Anche il Lazio non delude: a Tuscania ogni anno si svolge una Festa della Lavanda, e poco lontano dal borgo si trova anche l’Abbazia di San Giusto, circondata da campi fioriti.
Insomma, non vi resta che scegliere il luogo più vicino a voi, preparare la macchina fotografica e riempirvi gli occhi di campi viola profumati e accarezzati dal vento.
Eterna indecisa e vagabonda, mi sono laureata in Lingue e poi in Economia, studiando tra Italia, Spagna e Francia. Ora divido le mie energie tra il lavoro in ambito export, Hermes Magazine e il mio blog The Worldwide Journal. Oltre a scrivere e organizzare compulsivamente viaggi e gite, leggo parecchio. Ho un debole per i soffitti affrescati, l’est del mondo e i cactus.