Cucina indiana: il vademecum di tutto ciò che serve per cucinarla a casa tua


La cucina indiana è una tra le più apprezzate in occidente. Si caratterizza per i profumi intensi, un uso considerevole di spezie,  colori sgargianti delle pietanze e una notevole varietà di piatti sia a base di carne, che vegetariani. L’India presenta una netta distinzione di due culture culinarie: quella sviluppata al nord fa uso di carne mentre al sud si basa su una proposta principalmente vegetariana e con un cospicuo uso di spezie. Ma come cucinare indiano a casa? Cosa serve e, soprattutto, dove trovare gli ingredienti?

 

Un po’ come per la cucina giapponese, reperire gli ingredienti base risulta piuttosto facile grazie alla sempre maggior offerta di cibo etnico nei supermercati e alla diffusione degli asian market o agli store on line. Con le spezie giuste e una manciata di altri ingredienti potrete stupire i vostri ospiti (o voi stessi!) con manicaretti irresistibili.

 

Cucina indiana: i piatti più diffusi

 

In Europa la varietà più conosciuta della cucina indiana è quella settentrionale, ovvero quella che fa uso di carne. Molti tra i piatti maggiormente conosciuti hanno come ingrediente base il pollo ma se dobbiamo partire dall’inizio non possiamo dimenticare che alla base di tutto c’è però il riso, maggiormente utilizzato nella varietà basmati. È un riso molto profumato, utilizzato sia come base per altre pietanze che come “accompagnamento” ai piatti, quasi come fosse il pane per noi italiani. Già dopo pochi minuti di cottura vi renderete conto della fragranza del basmati invaderà la vostra cucina: non a caso il suo nome in hindi significa proprio “regina di fragranza”.

 

Con il riso basmati è possibile cucinare il riso pilaf, un piatto turco ma molto diffuso in tutto il medio oriente e proposto in quasi tutti i ristoranti indiani in gro per il mondo. È un piatto molto semplice ma profumato, che vuole esaltare i profumi naturali del basmati creandone un perfetto accompagnamento per piatti di carne o di pesce. Un’altra golosa ricetta che vi invitiamo ad andare a leggere è quella del riso biryani, basmati con gamberi fritti.

 

Con il pollo si possono facilmente realizzare piatti come pollo al curry (chicken tikka masala), bocconcini di carne speziati avvolti in una salsa a base di latte di cocco, o il pollo tandori, a base di pollo arrosto, yogurt e spezie. Sempre di carne sono spesso farciti i dosa, dei wrap simili a kebab o piadine, fatte con una pastella croccante e profumata.

 

Un ultimo importante filone della cucina indiana è quello caratterizzato dagli appetizer, come li definiremmo noi. Un misto tra un finger food e un aperitivo servito in monoporzione. Regnano in questa categoria i samosa, dei piccoli triangoli di pasta ripieni di carne o verdure e serviti fritti, insieme ai pakora, frittelle di verdure ma anche di carne e pesce.

 

Una bella raccolta di piatti dai nomi decisamente esotici ma facili da realizzare con cui è già possibile comporre un ottimo menù.

 

Le spezie giuste per cucinare indiano

 

Pilastro della cucina indiana sono le spezie: insaporiscono, colorano e profumano le pietanze dandogli carattere. Per cucinare indiano a casa non fatevi mancare in dispensa curcuma, cumino, coriandolo, peperoncino, cannella, chiodi di garofano, cardamomo, noce moscata, aglio e zafferano. Se già non li possedete potrete facilmente trovarli in qualsiasi supermercato.

 

Il curry è forse una tra le spezie, così erroneamente definite, dell’india: è infatti un misto composto da cinque a dieci spezie realizzati in maniera diversa in base alle diverse ricette tradizionali. Quando il nome del piatto è accompagnato da “masala” significa che questo è cucinato usando spezie.

 

I legumi, come riscoprirli con la cucina indiana

 

Avete ancora in dispensa un sacchetto di lenticchie risalenti al capodanno del 2015? Non c’è modo migliore della cucina indiana per utilizzare i legumi. Le lenticchie rosse sono la base del Dahl, che le vuole arricchite di spezie, ma sono oltre 50 le varietà di legumi utilizzate in tutta l’India. Piselli, fagioli in ogni varietà e anche cereali in un trionfo di proteine vegetali pronte da servire.

 

Il pane, irrinunciabile per la vostra cena indiana

 

Insieme al riso un ruolo importante lo svolge il pane. In India il pane viene servito sotto diverse forme e anche qui l’impronta preponderante è data dalla cultura culinaria del nord. Dimenticate però rosette e filoncini: il pane indiano ricorda molto una piadina o una focaccia. Anche il concetto stesso del pane è differente da come lo intendiamo in occidente: serve sì da accompagnamento ma pià spesso è utilizzato come “involucro” delle ricette o addirittura per prelevare le porzioni, essendo molto comune l’abitudine di mangiare con le mani.

 

Puri, Naan, Chole Bhature e Chapali sono quelli più conosciuti, tutti con in comune il fatto di non avere lievito all’interno.

 

Servono utensili particolari per cucinare indiano?

 

No. La cucina indiana fatta in casa non vi richiederà l’acquisto di particolari attrezzi e potrete iniziare da subito a sperimentare. Vi sarà capitato di vedere fotografati i piatti in tegami di rame, coccio o pietra, di derivazione artigianale. Il rame e il coccio sono inoltre ottimi per le lunghe cotture di stufati. Il tandoor è il forno utilizzato in india per le cotture. È realizzato in argilla, ha una forma cilindrica ed è alimentato a carbone. 

 

Non dimenticarti le salse!

 

Chiudiamo questa “guida” con il capitolo delle salse, irrinunciabili, golose e saporite. Anche in questo caso è necessario fare un viaggio da nord a sud dell’India. La scelta è davvero ampia: chutney, agrodolce e piccantina in tantissime varianti, la raita, a basa di yogurt e erbe una sorta di tzaziki indiano, anche questa declinata in numerose versioni. Le salse sono anche usate come legante delle pietanze, dove non mancano mai. On line troverete centinaia di ricette, sta a voi scegliere la preferita!

 

Infine, il dessert! I dolci tipici indiani

 

Ogni pranzo o cena che si rispetti termina sempre con un dolcetto e la cucina indiana è ricca di dessert (mithai) molto molto dolci e speziati. Sì, le spezie si trovano anche nei dolci specialmente nella forma del cardamomo e dello zafferano. Non manca mai la frutta secca e spesso il miele e il latte. Se non apprezzate l’eccesso di dolcezza potreste storcere il naso davanti a questi gusti estremamente dolcificati, è una costante dei dessert medio orientali. 

 

L’acqua di rose è altrettanto utilizzata, ma attenzione se siete inesperti: va bilanciata alla perfezione altrimenti si rischia il gusto “saponetta”! 

 

Non vi resta che fare qualche ricerca di ricette, mettere una playlist in stile Bollywood e iniziare a cucinare!