Fonte foto: Latimes.com
È tempo di nuove uscite per il mondo del cinema, così come per le varie piattaforme di streaming. Molto interessante a questo proposito risulta essere il nuovo trailer di “The Lost Daughter”, proposto da Netflix, primo lavoro che vede nel ruolo di regista e sceneggiatrice Maggie Gyllenhaal (attrice e sorella del forse più famoso Jake Gyllenhaal ). L’opera è un adattamento cinematografico del romanzo di Elena Ferrante “La figlia oscura” ed è già stato presentato in concorso alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ottenendo molti riscontri positivi.
La storia vede come protagonista Leda, interpretata dall’attrice britannica Olivia Colman (The Crown, La Favorita), una donna di mezza età con alle spalle un matrimonio concluso con un divorzio, docente universitaria di letteratura italiana. La donna, approfittando della partenza delle sue due figlie verso il Canada, si concede una vacanza nelle vicinanze di Corinto, in Grecia.
In questo scenario idilliaco, in cui la donna ritrova un po’ di pace e spensieratezza, irrompe in modo invadente una famiglia del Queens di origini greche che probabilmente ha qualcosa a che fare con la malavita organizzata.
Dopo il fastidio iniziale Leda comincia ad osservare con curiosità Nina, la giovane madre che fa parte del gruppo, e si interessa al rapporto di questa con la sua bambina: tutto ciò riporta alla memoria dell’insegnante la propria esperienza con le due figlie, ormai ventenni, che ha rappresentato in qualche modo una relazione complessa e conflittuale che ha inevitabilmente ostacolato il desiderio di Leda, brillante linguista, di avere una carriera nel mondo dell’accademia letteraria.
Si preannuncia un dramma psicologico da non perdere!
Il film sarà distribuito su Netflix il prossimo 31 Dicembre e nel cast, oltre Olivia Colman, troveremo Dakota Johnson, Peter Sarsgaard, Alba Rohrwacher, Ed Harris.
Laureata in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale alla Federico II di Napoli. All’età di 5 anni volevo fare la “scrittrice”, mentre adesso non so cosa di preciso mi riserverà il futuro. Ma una cosa certa è che la scrittura risulta essere ancora una delle mie attività preferite, una delle poche che mi aiuta di tanto in tanto ad evadere dal mondo.