Le Sise delle Monache è un dolce abruzzese controverso e che, nonostante le sue origini ed il tentativo di mitigarne la forme facendo alzar l’occhio sulla catena montuosa del Gran Sasso, invece che farlo cadere là dove il nome porta a guardare, forse anche grazie al film Atto di Forza (citazioni per gli intenditori del genere) oggi il tentativo puritano cade nel nulla. Ma scherzi a parte, vediamo insieme le sue origini.
Etimologia
Come spesso accade, nel nome delle cose c’è anche parte della verità. Il termine sisa è una variante regionale del termine zizza, che in larga parte del territorio italiano è sempre stato indicato come termine per indicare la mammella femminile. Il termine di uso comune possiede anche tutte le varianti del caso per specificarne la misura: sisètte, sisina e sisona.
Un po’ di storia
Si tratta di un modo terribilmente riduttivo quello di pensare, che il dolce sia dotato di tre seni a richiamo del fatto che alcune suore, per mascherare la propria prosperità, mettessero una sorta di imbottitura tra i seni per renderli meno evidenti.
La storia del monachesimo e la zona geografica in cui nasce questo dolce ci racconta qualcosa di molto più affascinante. La Regola monastica femminile viene scritta dal monaco cenobitico Pacomio nel corso del IV secolo nel territorio d’Egitto. Il monachesimo stesso nasce tra i deserti d’Egitto, dove molti monaci per mettersi alla prova vagano nel deserto in cerca della mano del Signore e per combattere le tentazioni. Questo significa che anche le prime monache e le loro tradizioni arrivano dal deserto egiziano. Quando Pacomio introduce la Regola femminile i monasteri femminili sono già attivi, poiché si tratta di un movimento che nasce spontaneamente. La mano dell’uomo che rappresenta il più alto esempio di monaco ne scrive la Regola per rendere omogenee e virtuose le pratiche. Proprio come siete portati a pensare le monache erano anche dedite al culto mariano ed è proprio qui che sta il nesso con il seno e con il dolce stesso.
La Madonna del Latte
Il culto della Madonna del Latte al quale è legato Guardiagrele, paese di origine della ricetta del dolce, trova le sue radici nel culto di Iside dell’Antico Egitto. Con più precisione è proprio l’iconografia originale della Madonna del Latte che richiama fortemente le rappresentazioni della Dea egizia in atto di allattare il sole Horus. Il culto della Vergina è fortemente intrecciato con quello di Iside, ed il seno trova terreno fertile anche grazie ai vari culti arcaici legati alla fertilità. Ecco quindi che è molto più lineare e razionale pensare che il terzo seno sia stato aggiunto semplicemente per mitigare la forma di un dolce a forma di seno o ancora, per leggerlo in chiave monastica, per lasciare la purezza della rappresentazione senza che possa allevare una serpe in seno. Infatti con questa forma la serpe potrebbe adagiarsi solo sotto forma del simbolo dell’infinito e dell’equilibrio e ancor di più del triskelis (le tre spirali della sacra unione divina che richiamano gli antichi culti del territorio della penisola). Perché lo si sa! La cucina è in grado di unire ogni cultura senza cancellarne nessuna.
Fonte foto: wikipedia
La ricetta
Adesso che abbiamo un quadro storico lineare possiamo passare alla ricetta. Dunque per preparare le Sise delle Monache servono:
- 4 uova medie;
- 80g di farina 00;
- 45g di fecola di patate;
- 80g di zucchero;
- crema pasticciera
Come potete vedere si tratta di un dolce dagli ingredienti semplici.
Procediamo
Montare gli albumi a neve, aggiungere gradualmente 120g di zucchero continuando a montare sino a raggiungere una montatura compatta, soda e lucida, facendo attenzione a fermarsi non appena si è raggiunta tale consistenza.
A parte lavorare i tuorli con la frusta aggiungendo i 30g di zucchero rimasti. Ottenuta una crema omogenea unirla lentamente agli albumi continuando a mescolare senza smontare gli albumi.
Ora è il momento di aggiungere farina e fecola di patate, sempre con delicatezza perché gli albumi montati devono conservare la loro morbidezza.
Trasferire l’impasto nella sac a poche e creare i tre seni su di una teglia da forno. Le Sise delle Monache devono essere infornate a forno caldo e devono cuocere per circa 15 minuti in forno ventilato a 180°. A cottura terminata è importante non lasciare che il dolce stemperi nel forno leggermente aperto per farne uscire l’umidità.
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.